Un tempo si usava dedicare un monumento a chi contribuiva in maniera significativa al bene della comunità. Ora si è molto più spicci, al massimo si usa mandare una lettera di ringraziamento! Comunque, oggi come ieri, penso che sia doveroso ringraziare chi condivide le nostre scelte ideali, chi dà testimonianza che in questa nostra società non ci sono solamente egoisti, ma pure persone generose, ed aziende particolarmente disponibili ad aiutare. Infine credo sia giusto prestare “voce” a chi riceve un dono e che non sempre ha la possibilità di ringraziare personalmente chi lo ha aiutato, e quindi si trovi il modo di trasmettere questo ringraziamento anche mediante un articolo di giornale o il post in un blog.
Partendo da questi presupposti, ho sentito il dovere di portare a conoscenza dei concittadini il nome degli ipermercati che ogni giorno destinano i generi in scadenza alle persone che si trovano in grave disagio economico. è vero che certi ipermercati vendono a prezzi scontati questi generi alimentari in scadenza recuperando così, almeno in parte, il relativo costo economico degli alimenti che non riescono a vendere; però vi sono pure, fortunatamente, molti altri ipermercati con maggior sensibilità sociale che rinunciano a questo piccolo provento per aiutare i poveri.
C’è poi il fatto che solamente la nostra organizzazione, con il supporto delle parrocchie, della Caritas, della San Vincenzo, riesce a captare i più poveri, ossia quelli che hanno più bisogno; mentre gli ipermercati che vendono a prezzi scontati i generi in scadenza riescono ad aiutare solamente gli acquirenti più intelligenti e furbi ma che raramente sono fra i più bisognosi.
Ho fatto questa lunga premessa perché ci si renda conto del fatto che sentiamo il dovere di segnalare alla cittadinanza le organizzazioni commerciali più sensibili al disagio economico, in maniera tale che i cittadini abbiano modo di ringraziarle, ammirarle ed anche di preferirle scegliendole per i loro acquisti.
In questo intervento vorrei per prima cosa scegliere la catena dei supermercati Cadoro, fondata dal compianto concittadino Cesare Bovolato, ed ora amministrata dai figli e dal direttore avvocato Moro. Azienda che è stata l’apripista di questa splendida solidarietà, alla quale si sono accodati col tempo molti altri supermercati, che segnaleremo uno ad uno in questo blog e su “L’Incontro” perché ci pare doveroso che la cittadinanza venga a conoscenza di questo aspetto veramente nobile della nostra società e che ognuno, a suo modo, si unisca a questa meritevole impresa di solidarietà.
Eccovi le sette strutture Cadoro esistenti a Mestre e nell’hinterland che ogni giorno ci forniscono con grande generosità generi alimentari di ogni specie, più o meno vicini alla scadenza fissata dalla legge, ma che in pratica sono quasi tutti commestibili anche oltre tale data:
- Cadoro di via Ca’ Rossa, 10 – Mestre;
- Cadoro di via Miranese, 256 – Mestre;
- Cadoro di viale San Marco, 152 Mestre;
- Cadoro di via Torino, 102 – Mestre;
- Cadoro di via Tito Ettore – Zelarino;
- Cadoro di via Macchiavelli – Mogliano Veneto;
- Cadoro di via Zermanese, 8 – Mogliano Veneto.
Qualcuno può anche pensare che vi sia uno o pochi altri artefici che hanno realizzato l’autentico e meraviglioso “miracolo” dell’”Ipermercato dei poveri”, mentre esso in realtà è opera di un gran numero di aziende, grandi o piccole, di singoli cittadini che stanno dando vita a questa nobilissima impresa.
Il grazie dei poveri giunga ai proprietari, ai responsabili e agli operatori della catena dei supermercati Cadoro; il grazie che è la ricompensa più gratificante. Però ad essa aggiungo la bella notizia, che il nome di coloro che fanno del bene è scritto nei Cieli, e che essi “riceveranno il centuplo e la vita eterna!”.