Da “SEGNO DI UNITÀ” – 25 FEBBRAIO 2018

Da SEGNO DI UNITÀ – 25 FEBBRAIO 2018
periodico della parrocchia Santa Maria della pace di Bissuola

Di interessante, dopo il pellegrinaggio cittadino assieme al patriarca che avverrà il 3 marzo, c’è una particolare via crucis che avrà come argomento di riflessione 14 personaggi del Vangelo e il parroco, don Liviano, spera di trovare dei laici a commentare le singole “stazioni”.

Il resto del giornale è occupato da attività normali della parrocchia e da due commenti sulle feste: “La cattedra di san Pietro” e “Santa Margherita da Cortona”.

don Armando

PELLEGRINAGGI0 MARIANO
sabato 3 marzo – ore 7.30

Ricordiamo ancora una volta l’appuntamento con il “Pellegrinaggio Mariano” guidato dal Patriarca Francesco che si svolgerà interamen­te nella nostra parrocchia. Il ritrovo sarà nel cortile della Scuola Materna “Madonna della Pace” in via Porto di Cavergnago (dopo l’inizio di via delle Messi). La processione/pellegrinaggio avrà il seguente percorso: v. delle Messi – v. Catullo – v. Rucellai – v. Linneo – (attraversamento via Bissuola) – v. Grassi – v. Sofocle – v. Varrone – v. Catone e quindi ingresso nella Chiesa Parrocchiale di S. Maria della Pace per la celebrazione della S. Messa.

Il pellegrinaggio è aperto, come nelle passate edizioni, alla partecipazione dei fedeli di tutto il territorio di Bissuola. Si auspica pertanto una forte presenza dei parrocchiani di S. Maria della Pace.

Al termine della s. Messa il Patriarca benedirà la nuova ala del Patronato e ai presenti sarà offerta la colazione (caffè, cioccolata, te, fette di torta, eccetera). A tale proposito si rivolge l’invito a dare il proprio contribu­to… in natura.

Sappiamo che la parrocchia annovera bravissimi/e pasticcere che vorranno dimostrare ancora una volta le loro capacità! Biscotti e torte possono essere portate in par­rocchia anche venerdì pomeriggio qualora sia possibile. Prendere accordi con don Liviano.

VÌA CRUCIS
venerdì 23 marzo – ore 20.30

La via Crucis di quest’anno proporrà delle rifles­sioni su alcuni personaggi dei Vangeli di Marco e Giovanni. È stato raccolto il suggerimento contenuto nel sussidio liturgico pastorale “Qua­resima e Pasqua” delle “Edizioni San Paolo” del quale è stato messo a disposizione dei fedeli un certo numero.

I laici che volontariamente vorranno offrire la propria disponibilità a proporre una propria riflessione, possono scegliere tra i temi che qui elenchiamo e che costituiranno le stazioni della Via Crucis del 23 marzo. Chi fosse intenzionato a dare il proprio contribu­to può fare sin d’ora la scelta più opportuna e comunicarlo a don Liviano.

1A staz.: Giovanni Battista (Marco 1,6-8) 2A staz.: Nicodemo (Giovanni 3,1-4) 3A staz.: L’adultera (Giovanni 8,9-11) 4A staz.: L’emorroissa (Marco 5,25-28) 5A staz.: Il cieco nato (Giovanni 9,1-3) 6A staz.: La vedova (Marco 12,41-44) 7A staz.: L’unzione di Betania (Marco 14,3-5) 8A staz.: Il sommo sacerdote (Marco 14,63-64) 9A staz.: Pilato (Marco 15,15) 10A staz.: La folla (Marco 11,8-10) 11A staz.: Giuda (14,43-46) 12A staz.: Pietro (14,70-71) 13A staz.: Il centurione (Marco 15,39) 14A staz.: Giuseppe d’Arimatea (Marco 15,42-43)

Nei prossimi numeri faremo il punto sulla situazione indicando i personaggi rimasti senza commento.

Da ”SAN NICOLÒ E SAN MARCO” – 25 febbraio 2018

Da SAN NICOLÒ E SAN MARCO – 25 febbraio 2018
settimanale della comunità cristiana di Mira

Il parroco, don Gino, nella sua rubrica settimanale, trasmette ai suoi fedeli, come sempre, la sua calda umanità e la sua fede nella bontà del Signore. Questa settimana ha parole di comprensione e di solidarietà verso gli insegnanti che oggi devono affrontare lo squallore del bullismo di certi ragazzi e parole amare nei riguardi di quei genitori che li proteggono nonostante tutto.

Questo parroco, saggio e pacato, usa parole di stima verso il presidente della nostra Repubblica sempre equilibrato e sapiente nelle sue prese di posizione nei riguardi del mondo politico come non mai irrequieto e sconvolgente.

Infine usa parole di calda stima nei riguardi di un vecchio parrocchiano che si prende cura dell’ornamento floreale del complesso della parrocchia.

Segnalo infine alcuni appuntamenti quanto mai interessanti che la parrocchia offre ai suoi giovani , ragazzi ed adulti.

don Armando

Appunti… di don Gino

POVERI INSEGNANTI

Conservo un ricordo bello della mia maestra delle elementari e dei professori che hanno curato la mia formazione negli anni delle medie e del liceo. Ricordo con gioia la loro passione e l’affetto con i quali hanno accompagnato la mia crescita. Mai mi sarei sognato di mancare loro di rispetto o peggio ancora, quanto purtroppo sta capitando in questo periodo, di rivoltarmi contro di essi per un voto basso o per una nota su registro. Anche in me c’era passione nello studio e rispetto sommo nei loro confronti. Qualche voto basso l’ho preso, note mai, ed è sempre stato lo stimolo per impegnarmi di più, con più serietà e con più attenzione. Se la scuola non sa trasmettere questo impegno rischia di fallire il suo compito. Ma se la famiglia ha come obiettivo di proteggere sempre e comunque il proprio “principino”, anche contro chi ha il compito di istruirlo e di formarlo per la vita, dovrà prepararsi a pagare un prezzo molto “salato”, quando la vita lo metterà alla prova e gli chiederà conto del tempo e delle occasioni perdute.

IL NOSTRO PRESIDENTE

Con la sua aria dimessa e quasi timida il nostro Presidente della Repubblica, sa comunicare cose belle e valori importanti in tutte le occasioni che gli si presentano, quando incontra le persone, soprattutto i ragazzi e i giovani. Di fronte agli episodi di diffidenza e di intolleranza che si stanno moltiplicando in questo periodo, dovuti anche alle schermaglie della campagna elettorale in vista delle elezioni, non ha avuto dubbi nell’affermare che la radice di tutto questo è l’egoismo, capace di distruggere l’armonia, la convivenza sociale, l’impegno a sentirci parte di una nazione e non di un partito. I problemi ci sono, talvolta anche molto gravi e pungenti, ma non si risolvono mai con l’intolleranza e la contrapposizione. Se l’egoismo, che porta sempre a pensare solo a se stessi, o alla propria piccola cerchia, non viene combattuto alla radice, non possiamo sognare un domani più bello, né possiamo risolvere i problemi che attraversano il nostro tempo e la nostra convivenza. Talvolta, ascoltando le parole del nostro Presidente, vorrei ringraziarlo con affetto, perchè è una delle poche voci che ci autorizzano a sognare un domani più bello e più sereno.

I PANSÉ

E’ da parecchie settimane che Oscar, tutti i giorni, dalla mattina alla sera, è chino sulle aiuole attorno alla chiesa e sui vasi disseminati nei cortili del patronato, per smuovere la terra, concimarla e piantarvi i pansé. Il suo impegno è encomiabile. Dovremmo essergli grati per la passione che ci mette nel preparare la primavera e l’estate. Perchè sono proprio i pansé i fiori che, insieme alle primule, sono l’annuncio della primavera. Questi fiori non temono il gelo e il freddo di queste settimane, ma sono già un annuncio delle belle giornate calde e luminose che ci attendono, perchè dopo l’inverno, c’è la primavera. Questi fiori semplici e belli la stanno già preparando, pare quasi di sentirne il profumo. Stamattina ho visto che il mandorlo nel giardino ha già le gemme. E’ già primavera!

CRISTO E’ INTERESSANTE?

I giovani di 5″ superiore e oltre, si ritrovano il prossimo giovedì 1 marzo, alle ore 20.45 nel patronato s. Nicolò, per riflettere sulla domanda fondamentale della fede: se con il Battesimo, Cristo sia ancora interessante per la vita quotidiana e per progettare il proprio futuro. La riflessione è guidata dal testo di padre Maurizio Botta che sarà nostro ospite per un incontro speciale di quaresima, il prossimo 23 marzo.

PER TUTTI I GRUPPI GIOVANI

II prossimo Venerdì 2 marzo, alle ore 20.30, tutti i gruppi giovani si ritrovano insieme per una serata dedicata alla preghiera, perché il tempo della quaresima possa offrire a tutti l’occasione di un momento sereno di riflessione e d’incontro con il Signore. E’ importante che tutti i gruppi possano condividere insieme questa occasione e questa esperienza.

CENA CRESIMANDI

Il gruppo di cresimandi che ha come catechisti si ritrova in patronato a s. Nicolò per condividere la cena con i genitori, dopo aver partecipato all’Eucaristia prefestiva delle ore 18.30. I catechisti comunicheranno le modalità di questo momento bello di condivisione in famiglia.

INCONTRO SU DON MILANI

Anticipiamo, così da potersi tenere liberi da altri impegni, che lunedì 12 marzo, alle ore 20.45, presso il patronato s. Nicolò, si terrà una serata di riflessione su don Lorenzo Milani. Il titolo dell’incontro è: “La Parola liberante: la spiritualità di don Lorenzo Milani”. Questo incontro vuole mettere in luce soprattutto la spiritualità di questo prete fiorentino che ha trovato nella sua fede e nella riflessione sulla Parola del Vangelo il motivo e la forza del suo impegno a favore dei poveri e dei ragazzi di Barbiana.

Papa Francesco, visitando la sua tomba nel piccolo cimitero sul Mugello, ha voluto testimoniare questo aspetto fondamentale che è la testimonianza vera dì questo prete che può essere un testimone anche per il nostro tempo.

Da “L’INCONTRO” – 25 febbraio 2018

Da L’INCONTRO” – 25 febbraio 2018
settimanale della Fondazione Carpinetum

Il periodico è nato a carattere monografico, ma non sempre rispetta questa scelta; in questo numero è più fedele di sempre e l’argomento è “viaggiare”. A questo argomento si sono dedicati i seguenti giornalisti: Sperandio, don Bonini, don Gianni, Borghi, Rossi, Mazzer e Bagnoli. Tema ed argomentazioni sono gli stessi adoperati dalla stampa cittadina.

Interessante, a proposito di cultura popolare, l’articolo di Sandro Vigani che tratta dei “cibi di quaresima” che nel passato si usava scegliere.

La signora Cercato, che è solita parlare dei personaggi del nostro tempo, in questo numero parla di Gorbaciov il quale, pur non essendo un benefattore dell’umanità, collaborò alla fine della guerra fredda e questo non è poco.

Segnalo pure l’articolo del dottor Barizza che parla della “Mestre fedele” che ora tenta per la quarta volta il divorzio.

don Armando

Il punto di vista
Turismo religioso
di don Fausto Bonini

Le chiese costituiscono un patrimonio di cultura spesso non adeguatamente valorizzato Grazie alla tecnologia si possono percorrere vie nuove come la catechesi attraverso l’arte

Turismo religioso a Napoli e a Venezia

Scrivo da Napoli dove sono in visita a un carissimo amico. Naturalmente ho approfittato dell’occasione per visitare questa città straordinaria che, per molti versi, assomiglia a Venezia. A Napoli manca l’acqua dentro la città, ma ci sono chiese ogni due passi. Come a Venezia. Anzi molto di più di Venezia. E tutte molto belle e ricche di tesori d’arte. Come a Venezia. La grande differenza è che Napoli è vissuta dai suoi abitanti, mentre Venezia è “invasa” dai turisti. A Napoli incontri i napoletani, a Venezia non incontri i veneziani. Turisti dappertutto, che a Napoli fatichi a incontrare perché sono mescolati a una folla di napoletani. Vi voglio raccontare un’esperienza particolare che ho vissuto in questi giorni napoletani. Accanto al Duomo ci sono due grandi chiese con annessi i rispettivi monasteri. I fedeli sono pochi, i monaci e le monache non ci sono più, come a Venezia, e allora hanno trasformato le due chiese in un vasto museo diocesano. Fin qui tutto normale. Quello che mi ha colpito è la trasformazione di questi luoghi in un meraviglioso percorso artistico ben illustrato e illuminato. Dei segni ben visibili per terra ti accompagnano e a mano a mano che avanzi si accendono le luci che illustrano un percorso pittorico sulla storia della presenza cristiana in particolare nel napoletano. Una “catechesi” straordinaria. Poi il percorso continua nell’illustrazione degli aspetti architettonici e dei numerosissimi affreschi presenti sui muri degli edifici. Altra “catechesi” straordinaria per i turisti in visita.

Un modo nuovo di raccontare la nostra fede

Poi sono andato al Museo Archeologico di Napoli. C’è tutta la storia di Napoli raccontata con scritte illustrative e con numerosi reperti. Fin qui niente di straordinario. All’ingresso viene offerto al turista il collegamento a una rete Wi-Fi dedicata che permette l’accesso a un servizio di guida diversificato per adulti e per bambini. Praticamente sostituisce il vecchio servizio di audio guide. Ognuno ascolta le spiegazioni nel suo cellulare o nel suo tablet. Soluzioni abbastanza normali comunque, ma non ancora utilizzate nelle nostre chiese che ormai vedono la presenza di pochi fedeli e di molti turisti. In questo caso la formula “chiesa in uscita” la possiamo vivere in casa nostra e ritengo che noi cristiani, religiosi e laici, abbiamo a portata di mano un’ottima occasione di catechesi e una grande responsabilità di raccontare la nostra fede attraverso le opere d’arte che i turisti vengono a visitare. Almeno le chiese più visitate dovrebbero garantire questo servizio di catechesi attraverso l’arte. Ottimo il servizio di apertura di alcune chiese di Venezia gestito da Chorus, ma un passo avanti si potrebbe fare. Sarebbe quanto mai interessante e utile che Chorus si facesse portatore di questa facile e utile innovazione. In ambito diverso, mi dicono che alla Fenice, per esempio, esiste già questo sistema di visita. Mi auguro che qualche parroco o laico illuminato provi a percorrere questa strada. Si arricchirebbe il cosiddetto turismo religioso di una nuova dimensione, quella della catechesi indiretta attraverso le opere d’arte. Da non trascurare anche la possibilità di veicolare queste informazioni attraverso le numerose strutture ricettive religiose.

Tradizioni popolari
I cibi della Quaresima
di don Sandro Vigani

In Quaresima si mangiava rigorosamente di magro nei giorni di digiuno e astinenza: solo ai malati era permesso di mangiare carne. Durante il regno di Carlo Magno la trasgressione era punita con la pena di morte, e spesso la vendita di carne, il venerdì, era addirittura vietata. In tutta la cristianità il periodo di Quaresima ha ispirato la “cucina di magro”, che comprendeva verdure e pesci poveri. Carnevale è rappresentato da un uomo tarchiato dal grande ventre, siede a cavalcioni di una botte e si reca alla battaglia con uno spiedo sul quale troneggia una testa di maiale. Di fronte a lui la Quaresima, scarna, vestita di un povero saio. Non era difficile per la gente di campagna mortificare il corpo con cibi poveri, giacché il cibo non abbondava mai. Ma, rappresentazioni a parte, quali sono i cibi “di magro” della tradizione gastronomica italiana? Spiccano pane, polenta, zuppe o minestre di ortaggi, tortelli ripieni di erbe, pesce fresco o conservato. Vero “companatico” della povera gente era l’umilissima aringa: arida e secca, ma forte di sapore ed economica. È il mercore grot, il mercoledì triste, oggi l’occasione per un’imperdibile sagra dea renga, la sagra dell’aringa.

Nel Trevigiano l’aringa essiccata o sotto sale arrivava dal mare del nord via Venezia, diffondendosi poi nell’entroterra. Le famiglie più povere l’appendevano con uno spago a una trave della cucina accontentarsi di insaporirvi, a turno, una fetta di polenta strofinandola ripetutamente sul pesce. La “polenta e renga” veneta si prepara dissalando ie aringhe, mettendola sulla brace e quindi togliendo la testa e le lische. Si pongono i filetti su un piatto e si ricopre con olio, aglio e alloro: le aringhe, in questo modo, si possono conservare per diverse settimane, nonché utilizzare per condire la polenta. In alternativa le aringhe si possono anche bollire per un minuto e ripassare in padella, prima di essere messe sottolio. Non solo: la povera “renga” è ottima anche con i bigoli, talmente tanto che potrebbe apparire “peccaminosa”… Il pesce, in Quaresima, era generalmente di canale: allora l’acqua del canale era limpida, tanto che spesso veniva anche bevuta.

La pesca con la canna, la schiraetta (il retino da pesca), el bartorel (una particolare rete da pesca fatta ad imbuto e fissata sul fondo o sulle rive del canale), la fiocina o la bilancia aperta tra le due rive del Piave e dei grandi canali procurava alla famiglia pesce gatti, tinche, lucci, ziègol (cefali) ed altro pesce povero, che veniva cotto nei modi più differenti a seconda della taglia. E poi risi col latte, risotto con patate, brodo con gnocchi di semolino, minestroni con verdure di stagione, verze sofegae, cavoli lessi. Anche le patate lesse costituivano un piatto unico, purché condite con aglio, cipolla, prezzemolo, abbondante pepe e un po’ di olio e aceto. Con le patate si preparava il purè, aromatizzato con noce moscata.

Ma il modo più semplice per mangiare le patate era quello a scotadeo (lett. a scottadito): le patate venivano cotte sotto la brace della cucina economica, spellate, cosparse di sale e mangiate passandosele da una mano all’altra perché, appunto, scottavano. Cibo delizioso nel freddo delle giornate invernali. Le uova nelle case contadine non mancavano mai. La frittata con erbette di campo e cipolla era molto gradita. Ma anche te uova al funghetto: lessate, tagliate a metà e fatte cuocere in padella con conserva di pomodoro. E pure le uova strapazzate con un po’ di cipolla e prezzemolo, o qualche fetta di pancetta. Il baccalà che un tempo costava molto meno di oggi, veniva servito nei giorni di festa e in Veneto era cucinato in umido con salsa di pomodoro. Altro piatto povero, da servire fuori dai giorni di digiuno, soprattutto la domenica, era costituito dalle frattaglie del pollame tagliate a pezzetti e lessate e ripassate in padella con cipolla e un po’ di conserva di pomodoro. 1 durelli del pollame a volte costituivano un piatto unico, lessati e poi cotti in umido con conserva di pomodoro e altre verdure e così anche i figadini (fegato). Alcuni dolci accompagnano il tempo della Quaresima: si tratta di biscotti dall’aspetto generalmente austero, creati con ricette differenti nelle varie regioni d’Italia, che sembrano avere in comune l’ingrediente della mandorle.

Da “IL PUNTO” – 25 febbraio 2018

Da “IL PUNTO” – 25 febbraio 2018
settimanale delle parrocchie di Catene e Villabona di Marghera

La notizia più importante è l’arrivo delle suore in parrocchia ed è una notizia tanto rara ed importante che sarà il Patriarca stesso ad accogliere queste nuove suore a Catene.

Apprendo poi dal settimanale altre due notizie positive. La prima è che queste suore si impegneranno a servizio sia di Catene che di Villabona. La seconda che si dedicheranno soprattutto degli ultimi, ossia di chi è in difficoltà.

L’altra notizia di un qualche rilievo è l’annuncio dei pellegrinaggi a Lourdes, Medjugorje e in Terrasanta. Queste esperienze religiose sono quanto mai tonificanti per la vita religiosa dei parrocchiani.

don Armando

Iscrizione ai pellegrinaggi

Ricordiamo che si raccolgono in segreteria parrocchiale le iscrizioni ai pellegrinaggi a:
Lourdes (25 aprile-1 maggio)
Medjugorje (8-12 settembre)
Terrasanta (16-23 ottobre)
E anche possibile (ed auspicabile) che qualche anima buona aiuti con una offerta chi avesse il desiderio di partecipare ai pellegrinaggi ma si trova in difficoltà economica, specialmente i giovani che prestano servizio a Lourdes e che, essendo studenti, non lavorano. Anche questa è vera e concreta carità verso i bisognosi!

II 22 marzo a Villabona l’ingresso delle suore

L’ingresso delle Suore Ancelle della Visitazione a Villabona avverrà giovedì 22 marzo alle ore 18.00. Sarà il Patriarca ad accoglierle e la Madre Generale del loro Istituto a presentarle alla Collaborazione Pastorale e al Vicariato. In seguito definiremo i dettagli e le modalità per dare degna accoglienza alle suore. Dopo l’appello rivolto alle due comunità di Catene e Villabona per arredare la casa delle suore, sono arrivati degli aiuti; mancano ancora:

* lenzuola da letto singolo
* coperte
* asciugamani
* tovaglie e canovacci
* lavatrice
* ferro da stiro e asse da stiro

Si pensava di prendere la lavatrice e un aspirapolvere con le eventuali offerte che ci perverranno. Per quanto sopra fare riferimento direttamente al parroco.

Le Ancelle della Visitazione sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio; il 2 febbraio 1981 la pia unione fu approvata come congregazione religiosa di diritto diocesano dal cardinale Ugo Poletti, vicario di Roma, e l’8 settembre 1999 le Ancelle della Visitazione ricevettero il riconoscimento di istituzione di diritto pontificio. Le suore si dedicano soprattutto all’accoglienza e servizio agli ultimi.

Da “VITA PARROCCHIALE” – 25 febbraio 2018

Da “VITA PARROCCHIALE” – 25 febbraio 2018
settimanale della parrocchia Santa Maria del Carmelo del Terraglio

Non ho quasi mai recensito questo foglio parrocchiale perché non avevo modo di reperirlo facilmente. Sennonché un amico di questa comunità si è impegnato a mandarmelo ogni settimana via posta elettronica. Quello di oggi è il primo numero che ricevo.

Questa parrocchia conta 4750 anime, si avvale di un solo sacerdote che celebra ogni domenica una santa messa alle ore 8 ed una alle 10.

Il foglio A4, avanti e retro, oltre che una breve nota del parroco sulla Quaresima, offre notizie che non riguardano in maniera diretta la pastorale, per esempio “I vari inquinamenti”, “Giornata nazionale della lingua italiana”, “Ritorno e solitudine dei reduci”.

Penso che la lettura e il confronto con qualche altro periodico parrocchiale potrebbe aiutare la redazione a dare al settimanale una impronta più pastorale.

Segnalo a mo’ d’esempio “La giornata internazionale della lingua madre”.

don Armando

Giornata internazionale della Lingua Madre

Mercoledì 21 febbraio è stata celebrata come ogni anno, a partire dal 2000, per promuovere le diversità linguistiche e culturali. Nel 2007 è stata riconosciuta dall’Assemblea Generale dell’Onu.

Nel mondo l’inglese è la lingua più studiata, essendo la più usata nel mondo della tecnologia, della scienza e del commercio. Ma non è la più parlata. Viene superata in diffusione dal cinese, con un numero di madrelingua che di aggira intorno al miliardo e 200 milioni di persone. Lo spagnolo viene parlato da 400 milioni di persone. Subito dopo l’inglese. Al quarto posto troviamo l’hindi, seguito da arabo, bengali, portoghese, russo, giapponese. Tedesco, francese si battono per avere la decima posizione.

Per trovare l’italiano bisogna arrivare al ventunesimo posto della classifica. (Tratto da Avvenire 9/01/2018)

Sono 26 il numero di paesi in cui si parla italiano, anche per via della forte emigrazione all’estero, a suo tempo verificatasi. I discendenti di questi emigrati continuano a parlare l’italiano o iniziano a ristudiarlo come ritorno alle origini in paesi come America Latina, Stati Uniti e Australia. In Europa ci sono alcune comunità italiane soprattutto in Germania, Francia e Belgio.

Complessivamente sono state catalogate più di 6.000 lingue parlate, anche se il 30% circa di queste sono usate da poco più di 1.000 persone. Un grande ventaglio di possibilità che ci vengono offerte soprattutto se viaggiamo con frequenza. Nel mondo globalizzato, conoscere una lingua diversa dalla propria è diventato essenziale. Permette di accedere a culture diverse e a comprendere usi, abitudini di altri popoli. Parlare una o più lingue straniere è ormai una delle competenze fondamentali nel mondo del lavoro.

Da “UNA VOCE NELLA RIVIERA” – 25 febbraio 2018

Da “UNA VOCE NELLA RIVIERA” – 25 febbraio 2018
settimanale dell’unità pastorale delle parrocchie del Sacro Cuore di Gesù di Ca’ Sabbioni e di San Pietro in Bosco e Santa Maddalena di Oriago

Come sempre segnalo le tre riflessioni del parroco, don Cristiano, contenute nella rubrica “Pensieri in libertà di un parroco della Riviera”. Don Cristiano parte sempre da eventi concreti per sviluppare la sua riflessione su determinati argomenti della vita spirituale. Nella prima “La carne e lo spirito” dimostra che la preghiera è viva quando si ha una vita coerente. Nella seconda afferma che la carità è monca se non è attenta alle povertà spirituali. Nella terza dimostra che nulla avviene per caso e sempre bisogna fidarci del Signore.

Interessante è pure la celebrazione della Giornata Mondiale del Malato organizzata a Ca’ Sabbioni dai volontari della San Vincenzo.

Interessanti sono pure tre conferenze: “I ruoli di mamma e papà nell’educazione”, “Le lezioni per casa” e “Pericoli da internet”.

La pagina 6, che contiene la rubrica “Le tre campane” è da leggersi tutta perché dimostra la vivacità della vita religiosa di queste parrocchie.

don Armando

Lungo il fiume

Pensieri in libertà di un Parroco della Riviera
di don Cristiano Bobbo

La carne e lo spirito
Questa sera, con un gruppo di giovani, ho affrontato il tema dell’importanza della preghiera nella vita del cristiano. “Pregare è fondamentale ma non sempre ci riesco” ha commentato uno di loro. “Capita che la preghiera, a volte, diventi insipida, noiosa, senza vita” ha aggiunto un altro. È vero, può succedere che la nostra preghiera risulti un po’ anemica o sia paralizzata da molte ragioni. Tuttavia, ho detto loro, è necessario domandarsi quale tipo di vita stiamo conducendo: se la nostra vita è tutta rivolta alle cose materiali, alla permissività, incline alla gola, o semplicemente è impostata più secondo la carne che secondo lo spirito, non costituisce certamente un terreno fertile per la preghiera. Come ci ricorda San Paolo, la carne e lo spirito sono contrapposti. Gesù ha trascorso quaranta giorni e quaranta notti pregando e digiunando.

Gli apostoli hanno trascorso nove giorni e nove notti pregando e digiunando. Non possiamo avanzare in una vita mistica seria guidata dallo Spirito se non siamo passati per la vita ascetica di sacrificio, mortificazione e penitenza. Insomma, preghiera e penitenza si richiamano a vicenda, senza l’una non si dà l’altra. Ci siamo lasciati con il proposito di fare un po’ di penitenza durante la settimana per verificare se la nostra preghiera ne troverà giovamento. Mi sono già detto sicuro del risultato…

Fraternità
Qualche settimana fa abbiamo inaugurato ufficialmente la nuova sede della San Vincenzo. Dopo i lavori di straordinaria manutenzione che hanno richiesto risorse e sacrifici, siamo stati contenti siamo contenti di aver consegnato questo spazio parrocchiale ai volontari di un’associazione che, da sempre, si dedica a soccorrere i poveri cercando di sconfiggere anche le cause della povertà attraverso un’azione attenta e responsabile secondo lo spirito del Vangelo. La distribuzione dei generi alimentari e la visita a domicilio delle persone in difficoltà, contraddistinguono il loro operato. Un’azione senz’altro meritoria e generosa ma che deve essere sempre attenta ai richiami delle nuove povertà. Dal mio punto di vista ritengo, infatti, che la povertà più silente ma non meno pericolosa di quella materiale, sia oggi la solitudine che comincia ad avanzare, a tutti i livelli, come un deserto che divora la costruzione umana, già nelle famiglie, e anche a livello degli stessi legami comunitari. Ai nostri giorni il primo servizio caritativo non può più esaurirsi nell’elargizione di beni di consumo, ma deve volgersi ad un’azione di tessitura di legami fraterni capaci di vincere solitudini e chiusure, traducendo in scelte concrete e profetiche le indicazioni di fraternità e solidarietà che si trovano nel Vangelo. Il primo passo che, fin da subito, una Comunità cristiana potrebbe compiere per vincere la causa di questa povertà, è essere vicina alla famiglia per sostenerla, affermarla, difenderla dalla devastante rivoluzione antropologica operata in questi anni, che sta mettendo fine alla più antica e solida istituzione umana, la famiglia appunto, che è l’alveo concreto della fratellanza. Una responsabilità per tutti e, in primis, per quanti operano la carità!

La novità dell’amore
Una coppia di fidanzati mi ha raccontato la storia del loro primo incontro: tutto sembra essere nato quasi per caso, ma poi la vita ha assunto una direzione precisa che li porta ora a decidere la data delle loro nozze avendo capito che sono fatti l’uno per l’altra e che possono intraprendere un’intera vita insieme. Credo che nessuno possa prevedere in anticipo l’incontro fatale perché si tratta sempre di una sorpresa e di una scoperta perché gli incontri si fanno sempre con persone vive che hanno i loro tempi che chiedono di essere rispettati. Intanto è sufficiente questo per iniziare il cammino insieme, lasciando sempre aperta la porta della sorpresa che rende ricco ogni incontro, anche quello più quotidiano e normale. L’importante è che i giorni che passano lascino sempre qualcosa di nuovo nel cuore di chi ama.

LA XXVI GIORNATA MONDIALE DEL MALATO A CA’ SABBIONI

Da ben 12 anni, la San Vincenzo di Ca’ Sabbioni fa visita a persone ammalate e anziane di età avanzata (ultrasessantacinquenni). I Volontari si suddividono le strade, preparano gli elenchi dei residenti e, quindi, suonano i campanelli delle abitazioni e si presentano. A ciascuna famiglia o persona singola porgono i saluti, invitano a recitare la preghiera stampata sul retro dell’immagine come consiglia la Pastorale della Salute diocesana, il tutto accompagnato da un fiore in segno di stima e di condivisione. A voler descrivere i diversi sentimenti di emozione, di gioia e di riconoscenza che scaturiscono spontanei dal pur breve incontro, ci vorrebbero parecchi fogli come questo. Pensiamo, però, sia utile manifestarne qualche spunto in maniera succinta. Normalmente lo scambio dei saluti e il dialogo che ne segue, dura qualche minuto ma, in parecchi casi, l’incontro si protrae anche oltre la mezz’ora: molte persone, infatti, colgono l’occasione per aprire il loro cuore e rendere partecipi della loro sofferenza gli stessi volontari. E non sono solo sofferenze fisiche, ma anche spirituali: solitudine, dolore per la morte di congiunti, amarezza nei riguardi di figli o nipoti che non trovano adeguata sistemazione nella società e paura di essere soggetto di violenze e ruberie (solo per citarne alcune); per gli anziani, in particolare, dolori fisici di vario genere, acciacchi e disturbi in più parti del corpo. I volontari, però, raccolgono anche espressioni di gioia da tantissime persone: “Finalmente – dicono – qualcuno è venuto a trovarci e ci ascolta; grazie di vero cuore”. Ecco, quindi, che questa iniziativa crea un clima di fiducia, di stima e anche di amicizia per promuovere ulteriori incontri.

Concludiamo con una battuta:
PROVARE PER CREDERE!

A cura dei Volontari della S. Vincenzo di Ca’ Sabbioni

Da “INSIEME !” – 25 febbraio 2018

Da INSIEME !” – 25 febbraio 2018
settimanale della comunità cristiana SS. Martino e Benedetto di Campalto

Pubblico la relazione di Francesco sulla assemblea straordinaria del consiglio parrocchiale, soprattutto perché il relatore è onesto nel confessare perplessità, delusioni e sconforto nel constatare le difficoltà incontrate per tentare di coniugare l’attività pastorale delle tre parrocchie che compongono la relativa collaborazione.

Leggendo i vari bollettini, a proposito di questo problema, si notano assai di frequente scelte che tutto sommato perseguono lo “status quo”. C’è molta, molta strada da fare almeno per chi è onesto e non si presta a coprire queste gravi difficoltà con la solita “foglia di fico”!

Interessante la battuta finale in cui si afferma che il 2% del bilancio sarà destinato all’Avapo e ai “corridoi umanitari”: è poco, ma perlomeno è qualcosa. Spessissimo questo problema le parrocchie neanche se lo pongono:

Interessante pure la storia di Campalto.

don Armando

PER ASCOLTARE E TESTIMONIARE…

CONSIGLIO DI COMUNITÀ
Nell’Assemblea Straordinaria del Consiglio Parrocchiale di mercoledì 21, il tema che ha occupato la maggior parte della discussione è stato la Collaborazione Pastorale, con l’intento di chiarire le idee di ognuno.

I sentimenti più diffusi tra i consiglieri sono stati lo stupore, lo sconforto e anche la delusione, dopo la riunione dei componenti dei consigli pastorali delle tre parrocchie che costituiscono la Collaborazione, avvenuto a Tessera nella serata del 24 gennaio u.s., visto l’esito negativo di quell’incontro.
Superata l’amarezza questo momento iniziale, nel confronto reciproco le idee hanno iniziato ad affiorare, all’inizio in modo un po’ disordinato per la verità, ma interessante.

Una delle questioni emerse è il protagonismo dei laici nella conduzione della vita comunitaria della parrocchia, per non lasciare questa responsabilità solo ai preti. Si è preso coscienza inoltre, che l’autonomia e l’autorevolezza del laicato è direttamente proporzionale alla sua formazione. Questa formazione non dove essere di carattere accademico o scientifico, ma di tipo “popolare”, come quella che viene proposta con la presentazione di eventi significativi, con l’incontro di relatori di grande rilievo, come, ad esempio, quelli programmati per il cinquantesimo anniversario della dedicazione della Chiesa di S. Benedetto, oppure dal magistero di papa Francesco espresso nella “Evangelii Gaudium” e nella “Amoris Laetitia”.

Un punto critico affiorato sempre nel nostro Consiglio di Comunità, è stato che probabilmente questo progetto della collaborazione tra parrocchie ha obbiettivi poco chiari anche ai presbiteri. In ragione di questo, si è chiesto ai preti di chiarirsi le idee e di fare loro una proposta su come portare avanti questo progetto, anche in vista della visita pastorale del Patriarca nell’autunno prossimo. Dopo questa ampia prima parte ci si è confrontati su come vivere il Triduo pasquale. Alla luce di quanto detto si è ritenuto che ogni parrocchia vivrà la Pasqua nella propria realtà. Si studierà l’opportunità di fare qualcosa assieme alla parrocchia del Villaggio Laguna e di proporre una Via crucis con le altre due parrocchie, in data e luogo da definire.

II Consiglio si è concluso con la delibera di donare il 2% del bilancio parrocchiale in parti uguali al progetto dei Corridoi Umanitari e all’Avapo.

Francesco

Da “VITA DI COMUNITÀ” – 25 febbraio 2018

Da “VITA DI COMUNITÀ” 25 febbraio 2018
settimanale della parrocchia Santa Maria Goretti

Il periodico esce col suo stile consueto fatto di appuntamenti o di resoconti di appuntamenti che si sono realizzati.

Segnalo il pellegrinaggio a Lourdes a fine aprile, quello dei ragazzi ad Assisi all’inizio di maggio, e il ritiro spirituale per tutta la comunità per il 18 marzo.

don Armando

PELLEGRINAGGIO IN TRENO A LOURDES
DAL 25 APR. AL 1°MAG. 2018

Proponiamo a chi non avesse ancora vissuto un pellegrinaggio a Lourdes, di decidere per questo anno, 160° dell’apparizione dell’Immacolata alla piccola Bernardetta.
Liturgie e funzioni assumeranno una particolare solennità per festeggiare questo anniversario.
Le iscrizioni si ricevono, da lunedì 5 febbraio a venerdì 20 aprile, a Marghera in Via Fratelli Bandiera, 112 nei giorni di lunedì – mercoledì – venerdì dalle 15.30 alle 18.00.
Informazioni tel. 041 930920.

RAGAZZI DELLE MEDIE AD ASSISI
Dall’11 al 13 maggio, pellegrinaggio ad Assisi per ragazzi delle medie.

Accompagnati dai loro animatori e catechisti, da don Pierpaolo e don Narciso, vivranno un’esperienza indimenticabile.
Il pellegrinaggio è organizzato per tutti i ragazzi che hanno celebrato la Cresima lo scorso anno (3A media) e che si stanno preparando (1A e 2A media).
Quota viaggio e pensione completa per 2 giorni euro 140. (All’iscrizione 50 euro). L’alloggio sarà all’Hotel Villa Verde di Rivotorto.
Partenza venerdì 11 maggio ore 14. Rientro domenica 13 maggio ore 20 circa.

RITIRO SPIRITUALE DELLA COMUNITÀ
DOMENICA 18 MARZO

Un invito a tutti: Consiglio pastorale, catechisti, animatori, cellule di evangelizzazione, genitori dei bambini e ragazzi del catechismo e tutti i parrocchiani che vogliono capire la bellezza della Settimana Santa e vivere la Pasqua ben preparati.

“SIGNORE,
VOGLIO QUELLO CHE TU VUOI,
PERCHE’TU LO VUOI,
COME TU LO VUOI,
FINCHÈ ‘TU LO VORRAI”.

Albino Luciani

Da “LA COMUNITÀ” – 25 febbraio 2018

Da LA COMUNITÀ – 25 febbraio 2018
periodico della parrocchia del Sacro Cuore di via Aleardi

Di particolare il periodico presenta una riflessione dei “catechisti della iniziazione cristiana” ossia dei catecumenali su “Cammino di quaresima”.

Segnalo poi che la quarta facciata A5, oltre i consueti appuntamenti della quaresima, informa con rilievo che in questo tempo di preparazione alla Pasqua avranno luogo in parrocchia “I vespri solenni alle ore 18,30”. Questa, penso, sia un delle poche parrocchie che “cantano di vespri”!

don Armando

CAMMINO DI QUARESIMA
“IO TI BENEDIRÒ CON OGNI BENEDIZIONE”

Nei diversi episodi biblici, che incontriamo nelle letture delle domeniche quaresimali dell’anno B, vi è una costante cioè l’immagine di Dio sempre pronto a fare il primo passo per andare incontro all’uomo, fedele alle Sue promesse al di là di ogni delusione e tradimento. In questa “storia di amore”, che è stata intessuta per tutti noi, ecco comparire Abramo. E’ colui che risponde “Eccomi!” e che fa volentieri la volontà di Dio senza comprendere fino in fondo il senso delle Sue richieste. In famiglia, a scuola, alla catechesi constatiamo che i bambini e gli adolescenti sono esperti in questo campo; quante e quali cose sono loro richieste delle quali non ne capiscono la ragione! Noi cerchiamo di far loro comprendere che Gesù ci insegna che l’obbedienza dei figli non è cieca sottomissione, ma una risposta d’amore ad una offerta di amore che, partendo dagli adulti, è volta al loro bene.

Dio benedice Abramo per la sua fiduciosa obbedienza e gli promette una discendenza “come le stelle del cielo”. La storia di amore, che si realizza in Gesù Cristo e che ha visto come “collaboratore” Abramo, chiede anche a noi di farne parte e di riconoscere che Dio opera cose grandi nella nostra vita. Per coinvolgere in questa storia anche i bambini e i ragazzi, oggi diamo loro questo suggerimento: “REGALA AI TUOI AMICI PAROLE CHE POSSANO FARLI STAR BENE” . Saranno parole che regalano fiducia nei riguardi di coloro che incontreranno nella loro giornata e certezza di volerne conservare l’amicizia.

I Catechisti dell’Iniziazione Cristiana

In questo tempo sacro di quaresima ogni domenica nella nostra chiesa parrocchiale celebriamo

I VESPRI SOLENNI ALLE ORE 18.30

È un modo bello, per chi vuol vivere la propria fede cristiana, di concludere la domenica, giorno del Signore, in questi giorni santi che ci conducono alla Pasqua.

Da “UNA COMUNITA’ SULLA VIA DI SAN PAOLO” – 25 febbraio 2018

Da “UNA COMUNITA’ SULLA VIA DI SAN PAOLO” – 25 febbraio 2018
periodico della parrocchia omonima di via Stuparich

Il periodico “odora” ormai di Pasqua occupando tutta una pagina con un incontro sul Risorto per il 28 marzo preparato dai giovani della parrocchia per tutta la comunità.

La pagina 3 ha per titolo “Quaresima, istruzioni per l’uso”. II periodico poi riferisce la critica della nostra rassegna on-line sul numero del bollettino del 25 gennaio, da cui si evince che il direttore segue la nostra rassegna. Presenta quindi, come di consueto, gli articoli principali di Gente Veneta – le celebrazioni quaresimali comunitarie del vicariato e preannuncia molto per tempo il triduo pasquale.

don Armando

QUARESIMA ISTRUZIONI PER L’USO

1. RICONCILIATI
Approfitta di questo tempo per recuperare il tuo rapporto con Dio attraverso la confessione. Elimina quello che ti allontana da Chi davvero può riempire di luce la tua vita donandoti il Suo perdono.

2. DATTI UNA PRIORITÀ
Non occorre fare mille propositi di digiuni e sacrifici, né stravolgere completamente stile di vita e di preghiera da un giorno all’altro: inizia con un piccolo impegno che ti prendi, che sia la messa quotidiana o una piccola rinuncia fatta con il cuore.

3. APRI IL CUORE AGLI ALTRI
Durante la Quaresima cerca di spostare la tua attenzione su Dio e sugli altri, cura la qualità delle tue relazioni. Dona tempo e vicinanza al tuo prossimo, che è la persona più vicina a te, quella che forse solo tu puoi aiutare.

4. CERCA IL DESERTO
Ogni giorno trova del tempo di qualità per stare con Dio. Partecipa a un weekend di ritiro spirituale, o prenditi un giorno di silenzio e meditazione in un posto bello. Nel silenzio il cuore si allena a riconoscere l’unica Voce che parla di eternità.

5. FAI LA VIA CRUCIS
Meditare il racconto della passione è un modo per farsi vicini a Gesù, alla sua sofferenza. È un modo per capire che la nostra vita, di cui spesso ci lamentiamo, vale il sacrificio di Dio stesso.

6. VIVI NELLA GIOIA
La gioia cristiana non è la falsa felicità data dal benessere materiale, ma la certezza che la Vita avrà l’ultima parola. Metti da parte lamentele e malinconie, e vivi nella Gioia per prepararti a testimoniare la speranza della Resurrezione.

Da “IL FOGLIETTO” – 25 febbraio 2018

Da “IL FOGLIETTO” – 25 febbraio 2018
settimanale della parrocchia Santa Maria Ausiliatrice della Gazzera

L’articolo più interessante illustra la “Giornata dello sport” celebrata dalla scuola dell’infanzia Santa Maria del Suffragio di Asseggiano e quella di San Giovanni Bosco della Gazzera.

Mi pare importante segnalare, ancora una volta, che nonostante la discriminazione economica con la quale Comune, Regione e Stato mortificano gli asili infantili delle parrocchie in maniera ingiusta e indegna, queste scuole dimostrano con i fatti di essere all’avanguardia in questo settore e continuano ad operare non godendo minimamente dei contributi che ricevono le scuole comunali e statali.

don Armando

Scuole S.Giovanni Bosco e Madonna del Suffragio

I bambini in festa con la Giornata dello Sport

La nostra scuola dell’infanzia, in collaborazione con la Scuola dell’Infanzia Madonna del Suffragio di Asseggiano, ha organizzato nella giornata di venerdì 16 febbraio una giornata dedicata allo sport. Questa iniziativa si è svolta nell’ambito delle Giornate dello Sport promosse dalla Regione Veneto e rivolte a tutti gli studenti di ogni ordine e grado.

Si è aperta la giornata con il saluto dei parroci don Ottavio e don Marco, alla presenza del Presidente regionale Fism Stefano Cecchin e dell’Assessore comunale per la coesione sociale Simone Venturini.

Hanno collaborato alla realizzazione di questa giornata alcune associazioni sportive presenti nel territorio: C.S.A. Asseggiano, Coin gruppo atletico, Pianeta Sport A.S.D.,A.S.D.CR.Q16.

Le associazioni hanno proposto ai bambini dai 3 ai 5 anni diverse attività sportive: calcio, atletica, pallacanestro, zumba. Nel pomeriggio i bambini hanno avuto la possibilità di vedere l’esibizione di un freestyler, che ha fatto acrobazie con palloni da pallacanestro.

Anche i bambini più grandi del Nido Integrato hanno vissuto questa esperienza attraverso un’attività motoria adatta per la loro età, svolta presso il salone della nostra Scuola dell’Infanzia assieme ai bambini della sezione primavera della Scuola dell’Infanzia Madonna del Suffragio.

Di questa nostra esperienza ne ha parlato la stampa locale e quella diocesana ed è stata presente anche sui social (Facebook). Al giorno d’oggi c’è sempre più bisogno di divulgare queste buone pratiche, con l’auspicio che possano svilupparsi sempre di più in futuro.

Per i bambini è stata un’esperienza positiva, di condivisione e di divertimento.

Per le insegnanti è stata una prima occasione di collaborazione, utile per dare il via ad altri momenti comuni tra le nostre realtà parrocchiali e sociali.

Da “INSIEME” – 25 febbraio 2018

Da “INSIEME” – 25 febbraio 2018
settimanale della parrocchia di San Giovanni Evangelista della Bissuola

In occasione del cinquantesimo della fondazione della parrocchia (1968-2018) il periodico esce in maniera assai elegante e a colori.

Di particolare il periodico pubblica, a firma di Andrea Piccolo, una bella testimonianza su “Mamma e papà”, i suoi genitori. Il padre attraverso una serie di foto che ritraeva momenti belli e importanti della loro famiglia, risponde alla ragazza del bar che chiedeva “come si fa a stare cinquant’anni assieme?” “Visto come?”

don Armando

La posta di Margherita
La creazione della donna

L’ultima volta ci siamo soffermati sulla solitudine dell’uomo nel Paradiso Terrestre, prima del peccato originale; solitudine per il fatto che non trovava tra tutte le creature nessuna PERSONA. Vale a dire che non c’era nessuno simile a lui con cui comunicare.

Allora Dio, vedendo ciò, decide di fargli un aiuto simile a lui e crea la DONNA (Gn.2,21-24) Giovanni Paolo II approfondisce questo passo soffermandosi su tre punti:

1) “Dio fece cadere un torpore sull’uomo che si addormentò“; a proposito di questo “sonno” il Papa fa un lungo commento in cui fa capire come il torpore sia sempre segno di un qualche intervento divino radicale che prepara un’ Alleanza fra Dio e l’uomo.

Il terrore esistenziale che accompagna questo torpore nasce dalla posta in gioco di ciò che sta per accadere come conseguenza della libera risposta dell’uomo, perché Dio vuole che questa alleanza sia sancita proprio dalla libera risposta dell’uomo (così accade anche quando Dio sigilla la sua promessa mediante il patto con Abramo (GN.15,9-12) e quando, nel Getsemani, i discepoli si assopiscono mentre sono con Gesù, angosciato in preghiera (MT.26,36-68) Il “sonno” dell’edam è infatti un contraccolpo nei confronti di tutta la storia dell’umanità, momento in cui si realizza l’Alleanza radicale fra Dio e l’uomo ed è anche il momento più solenne di tutta la creazione (che fino a quel momento non è ancora realizzata): l’uomo non è ancora immagine di Dio, non lo sarà che dopo la creazione della donna.

2) “gli tolse una delle costole e (…)plasmo’ una donna”. Il fatto che Dio modella la donna partendo dalla COSTOLA dell’edam (che da quel momento possiamo chiamare Adamo), significa che essa è tratta dalla sua stessa vita e che essa condivide con lui in maniera totale la medesima umanità: è dunque la sua perfetta uguale (da notare che nella scrittura sumerica ,il segno cuneiforme che indica la costola significa anche vita e ancora come hanno sottolineato i rabbini, se Dio avesse voluto che la donna fosse schiava dell’uomo l’avrebbe creata dai suoi piedi; se l’avesse voluta dominatrice l’avrebbe creata dalla testa di Adamo; creandola dal suo fianco parte nobile del corpo e indispensabile per vivere, perché sede del cuore l’ha destinata a essere la sua compagna, in tutto e per tutto alla pari )

3) “Osso delle mie ossa e carne della mia carne” è il primo canto nuziale.
Per ben capire quest’espressione bisogna ricordare che la lingua ebraica al posto del superlativo (che non esiste nella sua grammatica) duplica la parola. Inoltre gli ebrei non distinguono l’anima dal corpo: le ossa esprimono l’essenza stessa dell’essere umano (vedi Salmo 139) e la carne esprime tutta la personalità. Perciò la donna è “l’essere del mio essere”, il mio “altro io”, la persona della mia persona, pur avendo caratteristiche somatiche diverse. E questo che suscita quell’esultanza da cui sgorga questo CANTO D’AMORE con cui l’uomo celebra la dimensione del corpo, nei segni stessi della mascolinità e della femminilità, perché, dopo la dolorosa esperienza dell’angoscia esistenziale della solitudine, trova un altro se stesso e finalmente potrà donarsi, e realizzare così la sua vocazione di persona che è la comunione e la comunione mediante il corpo.

Da “CAMMINIAMO ASSIEME” – 25 febbraio

Da CAMMINIAMO ASSIEME – 25 febbraio
settimanale delle parrocchie di San Pietro e Sant’Andrea di Favaro Veneto

Il periodico, come sempre, è essenziale e spesso, come per questo numero, pare non raggiunga nemmeno l’essenzialità.

Bella la preghiera per la quaresima, bella pure la relazione dell’incontro dei giovani con una famiglia siriana giunta in Italia a mezzo dei corridoi umanitari e della quale le parrocchie di questo vicariato si sono fatte carico. Purtroppo si ritorna un po’ troppo di frequente su questo evento che, per la solidarietà, non può essere considerato come un evento di rilievo per la pastorale di tutte queste parrocchie.

don Armando

PREGHIERA PER LA QUARESIMA

Signore Gesù, inizia il tempo di quaresima.
un periodo per stare con te in modo speciale,
per pregare, per digiunare,
seguendoti così nel tuo cammino
verso Gerusalemme, verso il Golgota
e verso la vittoria finale sulla morte.
Sono ancora così diviso!
Voglio veramente seguirti,
ma nel contempo voglio anche seguire
i miei desideri e prestare orecchio alle voci
che parlano di prestigio, di successo, di rispetto
umano, di piacere, di potere e d’influenza.
Aiutami a diventare sordo a queste voci
e più attento alla tua voce,
che mi chiama a scegliere la via stretta verso la vita.
So che la Quaresima
sarà un periodo diffìcile per me.
La scelta della tua via dev ‘essere fatta
in ogni momento della mia vita.
Devo scegliere pensieri che siano i tuoi pensieri,
parole che siano le tue parole,
azioni che siano le tue azioni.
Non vi sono tempi o luoghi senza scelte.
E io so quanto profondamente resisto a scegliere te.
Ti prego, Signore:
sii con me in ogni momento e in ogni luogo.
Dammi la forza e il coraggio
di vivere questo periodo con fedeltà,
affinché, quando verrà la Pasqua, io possa gustare
con gioia la vita nuova che tu hai preparato per me.
Amen.

J.M. Nouwen

incontro dei giovani inizio quaresima

Tanti sono stati i ragazzi e i giovani che, come me hanno partecipato all’incontro che si è tenuto martedì 20 febbraio nella nostra parrocchia.

Occasione unica e imperdibile che ci è stata proposta durante il tempo di Quaresima, in cui abbiamo avuto modo di riflettere tutti insieme, guidati dalla signora Mara; una delle collaboratrici che, con altri operatori sta seguendo concretamente, con molto impegno e dedizione il progetto dei Corridoi Umanitari, che hanno preso a cuore, aiutando sostenendo e supportando con molto interesse, forza e determinazione nonostante le difficoltà e i problemi, una giovane famiglia siriana composta oltre ai genitori da cinque bellissimi bambini, che da qua di un anno è arrivata nel nostro paese e che abbiamo avuto il piacere di conoscere e ascoltare, condividendo con loro momenti di gioia e di preghiera. Ciò che mi ha colpito di più è stata la felicità, l’allegria, ma in particolare i sorrisi che brillavano sui volti dei bambini, la loro dolcezza e pura spontaneità nel raccontarci come procedono le cose a scuola, i momenti più belli della loro accoglienza nella nostra comunità.

E stato molto importante per me aver visto con i miei occhi e aver toccato con mano un aspetto di realtà quotidiana e attuale, nutrita da un sentimento di costante fratellanza, solidarietà e umanità che mi hanno posto sempre più nell’ottica che è più facile costruire ponti che innalzare muri.

Valentina

Da “IL DIALOGO” – 25 febbraio 2018

Da “IL DIALOGO” – 25 febbraio 2018
settimanale della parrocchia San Michele Arcangelo di Quarto d’Altino

In questo numero non c’è nulla di particolare se non il lungo articolo mediante cui il parroco don Gianpiero annuncia ai suoi fedeli la visita pastorale del Patriarca per la prima metà del prossimo aprile. Questa visita abbraccia tutta la “collaborazione pastorale”, quindi Quarto, Altino e Portegrandi.

La descrizione è molto dettagliata tanto che leggendola si capisce che essa è non soltanto nuova, ma complessa e ricca di incontri.

Nella seconda pagina vi sono due notiziole quanto mai preoccupanti. La prima riferisce che “La raccolta fondi” ammonta a 25 euro, la seconda che sulle 2000 buste consegnate per raccogliere fondi ne sono tornate solo 156. Pochine!

don Armando

IN CAMMINO COME DISCEPOLI DEL RISORTO
Il programma della Visita Pastorale

Sul portale della nostra chiesa è apparso lo striscione, raffigurante gli apostoli Pietro e Giovanni che corrono al sepolcro e che ricorda a tutti la visita che il Patriarca Francesco farà dal 13 al 15 aprile prossimi alle comunità della Collaborazione Pastorale del nostro territorio. A differenza del passato, la VP non è più rivolta alle singole realtà parrocchiali, bensì a quella nuova entità pastorale che va sotto il nome di “Collaborazione Pastorale”; si tratta di una realtà che mette insieme (mantenendo la distinzione) le tre parrocchie, coordinandone le attività e la pastorale. Il calendario è stato così definito. Venerdì la VP inizierà con la visita del Patriarca ad un malato non credente, per mettersi in ascolto e sottolineare una Chiesa vicina a chi soffre e che si mette in dialogo. Seguirà l’incontro con i membri del Cenacolo (rappresentanti delle varie comunità che da qualche anno si ritrovano per maturare insieme un nuovo spirito pastorale ed ecclesiale).

La sera è previsto un incontro con i giovani e i ragazzi del territorio; di tutti, soprattutto di quelli che non frequentano. Si stanno contattando le diverse associazioni sportive e culturali giovanili con un’ottima accoglienza da parte dei responsabili. Sabato vi sarà l’incontro del Patriarca con i catechisti, gli educatori e gli animatori dei vari gruppi che si occupano di catechesi e formazione dai fanciulli agli adulti.

Seguirà l’incontro festoso in chiesa con i bambini-ragazzi dell’Iniziazione Cristiana e i loro genitori. Alle ore 11.00 il Patriarca dedicherà il suo tempo a parlare ai genitori e agli insegnanti delle scuole paritarie del territorio. Il pomeriggio, vi sarà l’incontro con i malati presso la casa dell’Anfass, dove il Patriarca celebrerà la s. messa ed impartirà l’unzione degli infermi. Quindi ci si trasferirà a Portegrandi per un momento di preghiera mariana davanti alla statua della Madonna Nera. Altro trasferimento ad Altino per partecipare ad un momento di meditazione sulle letture domenicali.

Ritorno a Quarto per la catechesi che il Patriarca terrà a tutta la collaborazione pastorale nel salone del patronato alle ore 20.45. Domenica 15, alle 9.00 il Patriarca incontrerà i gruppi del volontariato e, forse, un gruppo di persone che usufruiscono dei servizi della Caritas. Alle ore 10.00 il Patriarca si recherà presso il municipio per incontrare il sindaco e gli amministratori locali, poi alle ore 11.00, sotto il capannone dell’area attrezzata del patronato, si celebrerà la s. messa per tutta la collaborazione pastorale. In questo periodo, il Cenacolo della collaborazione ha già iniziato gli incontri con le realtà delle nostre parrocchie avendo attenzione ai tre “fuochi” che il Patriarca ha indicato come di fondamentale importanza per la vita della nostra Chiesa: i giovani, le giovani famiglie, la catechesi degli adulti. Oltre al lavoro organizzativo, c’è bisogno della nostra preghiera per invocare fin dalla preparazione della VP, la grazia del Signore su tutti noi.

Don Gianpiero

Da “PROPOSTA” – 18 febbraio 2018

Da “PROPOSTA” 18 febbraio 2018 Modifica data e ora
settimanale della parrocchia di San Giorgio di Chirignago

La notizia più bella è certamente quella che annuncia l’annuale corso di esercizi spirituali aperti a tutti i parrocchiani. Di certo ci vuole del coraggio a promuovere un’iniziativa del genere con un costo di 40 euro. Domenica prossima spero di essere in grado di riferire sui risultati. Don Roberto si duole poi perché la trentennale festa di carnevale quest’anno è stata un flop. Tutto si usura!

Do Roberto si lagna infine perché quasi ogni domenica c’è un gruppo che organizza dei banchetti per autofinanziarsi pretendendo che lui ne faccia propaganda dal pulpito, mentre lui è del parere che ognuno diventi autonomo per farsi pubblicità e per questo offre spazio nel settimanale.

Interessante la festa del trentennale degli scout e più ancora il calendario della settimana che testimonia la vitalità di questa parrocchia.

don armando

ESERCIZI SPIRITUALI 2018

ORARI.

Venerdì 9 marzo

Ore 20,45:

Inizio degli esercizi in chiesa Canto del Vespero e prima meditazione

Sabato 10 marzo

Ore 8,/8,30

Accoglienza

8,30:

Lodi

9.00

1A meditazione e tempo di silenzio

10,30:

Lavoro di gruppo

11,30:

S. Messa

12,30:

pranzo (in sala S. Giorgio)

15.00:

Ora media

15,15: 2A meditazione

17.00 : Lavoro di gruppo

18,30 Vespero e adorazione

19,30: Conclusione

Domenica 11 marzo

Mattinata con sorpresa (sarà una mattina diversa da quelle degli altri anni)

Si terminano gli esercizi con il pranzo in sala S. Giorgio.

A predicarli sarà P. Francesco, il responsabile dei giovani frati del convento dei Cappuccini del Redentore di Venezia. La quota di partecipazione sarà la stessa di quattro anni fa 40 Euro (comprensivi dei due pranzi e dell’offerta che dovremo dare al predicatore). Iscrizioni da subito in Canonica

IL CALENDARIO DELLA SETTIMANA
(19 – 25 FEBBRAIO 2018)

Lunedì 19 Febbraio:
Pomeriggio: Visita alle famiglie di V. MONTESSORI 1-0- 24 (pari)
Ore 18.00: TRE SERE DEI GIOVANI – 6 A COMANDAMENTO: NON COMMETTERE ATTI IMPURI
Lo guida Don CORRADO CANIZZARO professore di Teologia morale del Seminario

Martedì 20 Febbraio:
Ore 15.00: In cimitero
Rosario e S. Messa
Ore 16.00: GRUPPO FAMIGLIARE ” S. CATERINA” presso ANGEKA DONOLATO
Ore 18.00: TRE SERE DEI GIOVANI – 6A COMANDAMENTO: NON COMMETTERE ATTI IMPURI
don CORRADO CANIZZARO

Mercoledì 21 Febbraio:
Ore 9.00: S. MESSA DEL MERCOLEDÌ
Ore 17.00: Incontro delle catechiste in centro
Ore 19.00: AGAPE PER LA COMUNITÀ’ GIOVANILE IN SALA S. GIORGIO E TESTIMONIANZA DI UNA COPPIA DI SPOSI FATTA DI PAROLE E CI CANZONI
Ore 20,45: GRUPPO FAMIGLIARE DI V. ORIAGO presso LUIGINA E GIORGIO SIMION

Giovedì 22 Febbraio:
Pomeriggio: Visita alle famiglie di V. Montessori 35-49 (dispari), 26-36 (pari) e Asilo Vecchio
Ore 17.00: GRUPPO FAMIGLIAR DI V. SATURNIA presso SANDRA CESARE
Ore 20,45: GRUPPO FAMIGLIARE “EFFATA” presso MARCO LONGO
Ore 20,40: IL FATTO DEL MESE di don SANDRO VIGANI

Venerdì 23 Febbraio:
Ore 15.00: VIA CRUCIS
Ore 17,15: CORETTO
Ore 20,45: GRUPPI FAMIGLIARI SAN GIUSEPPE in CENTRO; EUCARISTIA, presso LUISA e MATTEO ZAMENGO; F. CAVANIS presso MARISA E NICLA LOMBARDI. 2000 presso ELISABETTA E ANDREA BRIGO

Sabato 24 Febbraio:
Pomeriggio: CONFESSIONI
Ore 18,30: GRUPPO FAMIGLIARE “LUCIANI” in CENTRO

UDITE UDITE!

Anche per il gruppo scout Chirignago 1 è giunto il momento di festeggiare il suo trentesimo compleanno e, dato che è un’occasione molto speciale, vorremmo che fosse veramente una festa con i fiocchi! Perciò invitiamo tutti voi ad una serata in compagnia il giorno 7 APRILE. La serata si svolgerà in questo modo: ore 17.00 celebrazione Santa Messa ore 18.00/15 spostamento verso Sala San Giorgio ore 18.30 momento di convivialità ore 19.00 cena ore 20.30 serata tutti assieme Che aspettate?!

Vi attendiamo con gioia per le iscrizioni i giorni 24 e 25 FEBBRAIO davanti alla chiesa in orario di Messa (18.00-19.45 per il sabato e 8.00-12.15 per la domenica). Nel caso in cui foste assolutamente impossibilitati ad iscrivervi in presenza, vi chiediamo di inviarci una mail all’indirizzo chirignagol@veneto.agesci.it e vi preghiamo di portarci i soldi alla prima domenica utile. La quota di partecipazione alla serata sarà di 15 euro a testa da consegnare al momento dell’iscrizione. Le sorprese non sono finite! Avrete anche la possibilità di acquistare i gadget del trentennale: la maglietta con il logo a 5 euro mentre la felpa a 15! Allora, cosa fate ancora lì?! Ci sarà da divertirsi!

A presto!