Da “LA COMUNITÀ” – 4 marzo 2018

Da LA COMUNITÀ – 4 marzo 2018
periodico della parrocchia del Sacro Cuore di via Aleardi

Anche questa settimana segnalo l’intervento dei “Catechisti della Iniziazione Cristiana” (neocatecumenali) su “Cammino di Quaresima – la legge del Signore è perfetta, rinfresca l’anima”.

Il periodico pubblica inoltre, con molta evidenza, una lezione del parroco, mons. Marino Gallina, sul tema “Il femminismo nasce nell’Antico Testamento” ed un’altra lezione per il giorno successivo (9 marzo ore 20,45) su “Perché vegliamo questa notte?”

don Armando

CAMMINO DI QUARESIMA

“LA LEGGE DEL SIGNORE È PERFETTA, RINFRANCA L’ANIMA”

Ascoltando l’episodio biblico, riportato nella prima lettura di questa domenica, notiamo che Dio, affidando a Mosè parole importanti, ha voluto che fossero scolpite nella pietra perché non venissero dimenticate facilmente. Esse vanno lette ed interpretate come dono di Dio in attesa di una risposta dal suo popolo, risposta che oggi Egli continua a chiedere a noi. Non è facile trasmetterle ai bambini e ai ragazzi, più difficile ancora farle diventare patrimonio dei piccoli che, nel Sacramento della Riconciliazione, presto incontreranno Gesù.

È Lui che, pur riconfermando la validità della legge mosaica, ci viene in aiuto e ci fa comprendere che i Comandamenti con il “NO” non sono dei divieti ma servono a dire “SI”‘ a qualcos’altro. Gesù ci dona un Comandamento “nuovo” che li comprende tutti, il Comandamento dell’Amore. Le parole di Dio, in positivo, risultano allora inviti chiari, a volte esigenti, a cui dare risposta nella propria vita. La vecchia legge viene superata, liberata dal formalismo, fatta propria, trasformata in un dialogo e in un impegno di amore con Dio.

La Parola, portata oggi all’ambone nel Lezionario con la processione di ingresso, è stata affidata, in forma scritta, per la prima volta a Mosè. Sull’altare i bambini di terza elementare hanno posto il cartellone con la immagine di questo patriarca della libertà, uomo che ha vissuto la Parola e della quale è stato missionario.

“MI IMPEGNO A METTERMI IN ASCOLTO DI GESÙ’ CHE PARLA ATTRAVERSO COLORO CHE MI VOGLIONO BENE”: queste sono le parole che oggi tutti troveranno scritte sul foglietto del proposito settimanale.

I catechisti dell’Iniziazione Cristiana

Giovedì 8 marzo 2018 – ore 17.30
IL FEMMINISMO NASCE NELLANTICO TESTAMENTO?
Incontro – dibattito in occasione della Festa della Donna: analisi di alcune figure femminili dell’Antico Testamento
Relatore: mons. Marino Gallina Sala Sant’Antonio – Ingresso libero (fino ad esaurimento posti)

Da “IL DIALOGO” – 4 marzo 2018

Da “IL DIALOGO” – 4 marzo 2018
settimanale della parrocchia di San Michele Arcangelo di Quarto d’Altino

La facciata del foglio è occupata dalla testimonianza di una ragazza della parrocchia che racconta ai parrocchiani la singolare esperienza di fede fatta assieme ad una quindicina di giovani guidati da don Danilo Barlese per approfondire e per vivere in maniera più autentica la vita cristiana.

Il foglio riporta poi un singolare incontro su “Gesù di Nazaret, il Dio della Croce”, una catechesi fatta attraverso le opere d’arte illustrate da Vittorio Vidali.

Riporto inoltre l’intera seconda facciate perché mi pare offra degli appuntamenti di parrocchia quanto mai interessanti.

don Armando

LA REDDITIO SYMBOLI:
RISCOPRIRE LA PROPRIA FEDE CAMBIANDO E CRESCENDO INSIEME

Domenica 4, la nostra chiesa ospiterà una quindicina di giovani della nostra diocesi, che, guidati da don Danilo Barlese, celebrerà una tappa del cammino di catechesi della Redditio Symboli. Una di questi è Mariachiara di Quarto d’Aitino. Abbiamo raccolto la sua testimonianza

Il percorso della Redditio Symboli è un cammino diocesano della durata di due anni in cui attraverso le tappe più significative della vita cristiana si riscopre e si rafforza la propria fede: con l’iscrizione del nome abbiamo cominciato questo cammino, sono seguite poi la consegna del credo, la consegna della croce, la consegna del padre nostro e il rito dell’elezione che celebriamo questa domenica.

Inizialmente ero molto titubante, molto insicura sul fatto che potesse essere un percorso adatto a me, che potesse essere troppo impegnativo e che potessi non esserne all’altezza. Spinta però da una grande curiosità ho deciso di buttarmi. Con il passare del tempo mi sono sentita sempre più coinvolta ed interessata fino ad arrivare a un punto di svolta, una svolta che è partita da dentro, in maniera del tutto innata. Ed è da li che ho cominciato a vedere le cose in maniera diversa, come se questo nuovo approccio con la fede mi avesse anche aiutato a riscoprire me stessa in un momento di indecisione e di decisioni importanti da prendere per la mia vita. Tante cose sono cambiate in due anni, non solo per me, ma per tutti i partecipanti al gruppo ed una delle parti più belle del percorso è stata senza dubbio la condivisione delle paure, dei dubbi, dei successi e delle novità, certi di avere dalla nostra parte Don Danilo che ci sta accompagnando verso la tappa finale. Ora non ci resta che prepararci per la Redditio che faremo nel mese di giugno a conclusione di questo emozionante e stravolgente cammino, sapendo però che non sarà la fine di un percorso, ma l’inizio di una nuova consapevolezza ed un nuovo entusiasmo nell’affrontare la quotidianità.

Mariachiara

ARTE & SPIRITUALITÀ

GESÙ DI NAZARET, IL DIO DELLA CROCE
Serata di catechesi attraverso le opere d’arte
Relatore: Vittorio Vidali
Operatore del servizio guide del Patriarcato di Venezia
MERCOLEDÌ 14 marzo – ore 20.10 Sala S. Marco

Da “UNA COMUNITÀ SULLA VIA DI SAN PAOLO” – 4 marzo 2018

Da UNA COMUNITÀ SULLA VIA DI SAN PAOLO – 4 marzo 2018
settimanale della parrocchia di San Paolo di via Stuparich

Il parroco, don Stefano, non bada a spese perché il suo settimanale esce sempre con sei facciate molto ariose e sempre interessanti.

A leggere il periodico viene da pensare che la parrocchia che lo esprime sia molto viva. Due facciate abbondanti sono dedicate al commento del Vangelo, la terza ad un incontro per giovani ed un altro per le famiglie nel monastero di Marango. La quarta facciata annuncia il cineforum, attività ora quasi scomparsa dalle nostre parrocchie. La quinta la Conferenza del venerdì, che penso sia un corso tenuto da un insegnante di joga. Mentre l’ultima contiene l’agenda settimanale della parrocchia.

Pubblico la notizia sui due incontri.

don Armando

MOMENTO DI PREGHIERA E RIFLESSIONE A MARANGO

Domenica 11 marzo, organizzato dal gruppo famiglie della nostra Parrocchia si terrà presso i monaci di Marango un momento di preghiera e riflessione.

Questo il programma della giornata

Ore 10.45 Messa presso la comunità di Marango (Caorle). A seguire pranzo condiviso (ognuno porta qualcosa). Ore 14.30 Riflessione con il monaco Don Alberto Vianello sul tema: “Quale fede nella sofferenza? A partire dalla parola di Dio, riflettiamo insieme sulla possibile esperienza del Signore e se la fede ci può aiutare quando sperimentiamo la fragilità della nostra costituzione umana”

ATTENZIONE!!!
Dalla prossima settimana iniziano le iscrizioni a Grest e Camposcuola 2018…

Comunità Parrocchiale
San Paolo Apostolo
I giovani della parrocchia offrono a tutta la comunità…
…un’ora di riflessione in preparazione

al TRIDUO

IL RISORTO

AVVISI

DON SANDRO COMPIE GLI ANNI!
Preghiamo con lui e partecipiamo alla s. messa di martedì ore 18.30. Seguirà un brindisi in sala della vetrata.

CATECHISTI DELLA COLLABORAZIONE
Incontro di preghiera di Quaresima: mercoledì 7 ore 20.30 nella cappellina della chiesa.

“SIGNUM”
Daniele Bonesso con l’ausilio di Studio Danza, sta realizzando un opera teatrale di grande suggestione che farà riflettere e meditare

SAB. 24 MARZO ore 21.00 SALA S. MARCO

FESTA INTERCULTURALE DELLA DONNA 2018
SABATO 10 MARZO ORE 18.00 presso il patronato
TESTIMONIANZA: esperienza in Tanzania e Zambia di SARAH BASTIANELLO
ESIBIZIONE DEL GRUPPO DI DANZE ORIENTALI YA BANAT

CENA IN CONDIVISIONE

AZIONE CATTOLICA DIOCESANA
CONVEGNO PI PRIMAVERA
“GIOVANI IN DIALOGO”
Camminando verso il Sinodo
incontro con Gioele Anni
Domenica 11 marzo
Centro culturale Santa Maria delle Grazie –
Mestre Ore 15 -1

Da “PARROCCHIA SAN PIETRO ORSEOLO” – 4 marzo 2018

Da “PARROCCHIA SAN PIETRO ORSEOLO – 4 marzo 2018
settimanale della parrocchia relativa di viale don Sturzo

Oltre ai testi della liturgia della domenica e l’intenzione delle sante Messe della settimana non pubblica altro che alla fine delle messe dell’11 marzo il reparto scout vende uova di cioccolato e che il 7 marzo avrà luogo la festa dei compleanni del gruppo anziani.

don Armando

Da “IL FOGLIETTO” – 4 marzo 2018

Da “IL FOGLIETTO” – 4 marzo 2018
settimanale della parrocchia di Santa Maria Ausiliatrice della Gazzera

Il periodico consiste solamente in un foglio A4 piegato in due, ma così fitto fitto di notizie e di appuntamenti che il leggerlo toglie il respiro.

Comunque in questo numero è riportato il discorso del Papa sulla Quaresima, una proposta del cappellano dell’Angelo a pregare per riparare agli aborti che vengono praticati in ospedale, il Corso prematrimoniale per fidanzati, la Giornata dell’Ammalato posticipata e molto altro ancora.

Riporto la quarta facciata, così com’è composta, perché ci si possa fare un’idea di questo periodico. Da parte mia suggerisco, con molta discrezione, di diluire su due fogli A4 per dar modo al lettore di respirare.

don Armando

– La nostra Settimana

DOMENICA 4 marzo – III di Quaresima (viola 3a settimana)
“Signore, tu hai parole di vita eterna”
(Esodo 20.1-17; Salmo 18; 1 Corinzi 1.22-25; Giovanni 2,13-25)
SS. Messe ore 8.00-10.00-11.15-18.30

“PROGETTO “GEMMA” oggi raccogliamo la quota mensile (v. pag. 2)
* Scuola e Nido: ore 11.00: ASSEMBLEA GENERALE dei GENITORI in sala don Cristiano.
All’Ordine del Giorno:
Verifica della situazione economica: Rendiconto 2017 consuntivo e preventivo.
Variazione costi dei “buoni-pasto”.

•TESSERAMENTO “NOI” in Sala-Giovani dopo le Messe delle ore 10.00 e delle 11.15
Prenotazioni per Pranzo sociale “La gnoccolata” di Domenica 11/3 ore 12.30
I Cicloamatori e Cicloturisti della Gazzera iniziano il loro nuovo Anno sociale in festa.
Congratulazioni e auguri cordialissimi’.

ore 15.00 – FIDANZATI: Assemblea Diocesana con il PATRIARCA in Basilica S. Marco per i partecipanti agli itinerari di formazione al Matrimonio cristiano 2018 (v. pag. 3)
ORATORIO aperto – ore 15.30

5-Lunedì – CATECHESI QUARESIMALE ore 20.45 presso la Parrocchia Gazzera
L’invito è rivolto ai cristiani della Collaborazione pastorale… (v. pag. 1)
6-Martedì – CATECHESI con le MEDIE in chiesa – ore 18.00-19.00
Perciò la S. Messa delle 18.30 è sospesa e si celebra solo al mattino ore 7.10
9-Venerdì –VIA CRUCIS in Chiesa -ore 18.30 (la S.Messa al Mattino ore 7.10)
10 -Sabato –2A Elementare-ore 16.00 CONSEGNA DEL VANGELO ai bambini, con la partecipazione dei genitori e padrini. Auguri!

CONFESSIONI: OGNI SABATO ore 16.00-18.00-Sacerdoti in chiesa a disposizione: (d. Ottavio e d. Valentino nei confessionali, d. Luigi in Cappella)

DOMENICA 11 marzoIV di Quaresima (Rosaceo ~4a settimana )

“Il ricordo di te, Signore,” è la nostra gioia
(Cronache 36,14-16.19-23; Salmo 136; Efesini 2,4-10; Giovanni 3,14-21)
SS. Messe ore 8.00-10.00-11.15-18.30

Da “LA MIA PARROCCHIA” – 4 marzo 2018

Da “LA MIA PARROCCHIA” – 4 marzo 2018

Come al solito sono pubblicati i testi della liturgia della domenica e il commento del Vangelo. Per il resto c’è molto poco: una uscita dei giovani alla Giudecca, la benedizione delle famiglie e il calendario della Settimana Santa.

don Armando

ooo In breve ooo

USCITA GIOVANI

Domenica 11 marzo sei invitato a una giornata di condivisione con gli altri giovani nel convento dei PP Cappuccini a Venezia, alla Giudecca.

È un momento forte di condivisione e spiritualità.

Partiremo subito dopo la Messa delle ore 11 Se vuoi informazioni chiedi al parroco o agli animatori

BENEDIZIONE FAMIGLIE

Don Mauro continua la visita alle famiglie della parrocchia per la consueta benedizione alle famiglie.

Questa settimana inizia la visita delle famiglie di via Garigliano.

Da “NOTIZIARIO SETTIMANALE” – 4 marzo 2018

Da “NOTIZIARIO SETTIMANALE” – 4 marzo 2018
notiziario della parrocchia di Santa Maria di Lourdes

Di interessante c’è il rendiconto del 2017 in cui entrate e uscite risultano alla pari, comunque un magro bilancio

don Armando

Rendiconto economico 2017

Bilancio Ordinario (a cura del Consiglio Economico Parrocchiale)

ENTRATE

Questue €21.528

Candele ” 6.448

Offerte per funerali e sacramenti ” 5.041

Ricavato da attività parrocchiali ” 1.057

Buste Natale e Pasqua ” 3.960

Offerte per sistemazione tetto Chiesa ” 2.350

Offerte varie ” 6.491

TOTALE ENTRATE €46.875

USCITE

Utenze (luce, acqua, gas, telefono) € 13.306

Cereria e culto 622

Manutenzione ordinaria 1.213

Tasse, assicurazioni 9.220

Stampa, cancelleria, varie 7.085

Sostentamento parroco 7.800

Spese straordinarie 6.500

Acquisto mobili e paramenti 1.158

TOTALE USCITE 46.904

Nella voce di spesa “Stampa, cancelleria, varie” è inserita la quota “Offerte per carità” riportata nella ca­sella sottostante.

CUORE DELLA COMUNITÀ

Avvento di fraternità € 408

Colletta “Un pane per amor di Dio” 600

Giornata del Seminario 400

Giornata Missionaria Mondiale 469

Giornata carità del Papa 249

Offerte sostentamento del Clero 128

Offerte per carità 2.270

Da “IL NOTIZIARIO” – 4 marzo 2018

Da “IL NOTIZIARIO” – 4 marzo 2018
settimanale della parrocchia di Santa Rita di via Miranese

Il parroco, don Gianfranco Gomiero, è uno dei pochi parroci che ogni settimana stende in proprio la riflessione sulla pagina del Vangelo della domenica. Lo fa sempre con molto impegno occupando due facciate del suo periodico.

Dell’agenda parrocchiale riporto l’annuncio della “Domenica insieme” e della “L’assemblea parrocchiale”.

don Armando

Per Riflettere

Manca il titolo

E’ un vangelo imbarazzante quello di oggi. Ci ricorda uno dei gesti più violenti che Gesù abbia mai compiuto.

Una inaspettata operazione di pulizia che colpisce soprattutto i mercanti, venditori di animali e cambiavalute, che erano lì nel tempio non soltanto per fare i loro affari, ma anche per agevolare i pellegrini che si recavano alla festa della Pasqua, cambiando le monete romane per l’offerta pasquale e vendendo loro animali senza difetti per il sacrificio. Il racconto è molto vivace, quasi divertito. Ma nasconde una tensione indescrivibile, che si manifesta soprattutto nel confronto con i capi dei Giudei.

Possiamo dire che a Gesù quel giorno è andata bene. Probabilmente proprio perché nessuno ha capito il senso di quella sfuriata. Poteva finire in una maniera drammatica. In fondo non c’era niente di illegale in quello che facevano i venditori di animali e i cambiavalute. E lui non aveva nessuna autorità per scaraventarli fuori dal tempio.

Allora, perché mai l’ha fatto? Valeva la pena correre un tale rischio? In effetti, anche se è stato capito solo dopo la risurrezione, un significato a quel gesto Gesù lo ha dato e rimane valido per sempre. Occorre essere onesti con Dio e con se stessi.

Non si può e non si deve in nessun modo far passare Dio come un Dio da imbonire con le nostre offerte e i nostri atti di culto. Dio va onorato prima di tutto con l’offerta di se stessi, mettendogli a disposizione la propria vita perché possa manifestarsi come un Dio che si dona e che cerca in ogni modo di prendersi cura di chi ha bisogno. Quel giorno Gesù fece un intervento pesante e violento. Non sopportò che la Pasqua fosse diventata occasione di mercato e di guadagno a danno dei poveri. Quel modo di intendere e di celebrare la Pasqua doveva finire.

Lo scontro avuto con i mercanti segnò l’inizio della fine di quella Pasqua.

Con la stessa forza oggi Gesù entra nella nostra vita, che per il battesimo e la cresima è diventata il nuovo tempio di Dio, il luogo in cui “adorare Dio in spirito e verità”, per rinnovarne la destinazione pasquale. Probabilmente gli ingombri sono tanti. E’ importante dargli carta libera, non fare opposizione. Egli ha “il potere di abbattere e di far risorgere in tre giorni” ogni tipo di esistenza per renderla un nuovo segno dell’alleanza del Padre con l’umanità.

Don Franco

Domenica insieme e Assemblea parrocchiale

Domenica prossima 11 marzo, IV Domenica di Quaresima, ripeteremo l’esperienza della Domenica insieme nella forma consueta: Celebrazione eucaristica alle ore 10.00, catechesi dei ragazzi e degli adulti alle ore 11.30, pranzo condiviso alle ore 13.00, assemblea parrocchiale alle ore 15.00, celebrazione dei vespri alle ore 18.00. Particolare importanza intendiamo riservare all’Assemblea, alla quale invitiamo anche coloro che non possono fermarsi per il pranzo. All’o.d.g. la preparazione delle celebrazioni pasquali.

Da “IN CAMMINO” – 4 marzo 2018

Da “IN CAMMINO” – 4 marzo 2018
settimanale della parrocchia di Sant’Antonio di Marghera

Oltre la solita agenda parrocchiale non trovo altro che l’avviso che l’11 marzo la compagnia “Ribalta Veneta” metterà in scena al Teatro Aurora la commedia “Zente Refada e che un sacerdote, don Giorgio, che ha visitato più volte l’Iraq, il 19 marzo offrirà alla comunità parrocchiale una sua testimonianza sulla tragica situazione di quel Paese.

don Armando

TEATRO AURORA
Domenica 11 marzo ore 16.00 la Compagnia RIBALTA VENETA presenta ZENTE REFADA

RIDIAMO UNA CASA AI CRISTIANI DI QARAQOSH
In collaborazione con don Giorgio Scatto della Comunità di Marango

Offerte libere pervenute €uro 165,00, totale €uro 1357,00

Don Giorgio ha più volte visitato l’Iraq e Qaraqosh sia prima che dopo la devastazione operata dall’Isis e ben volentieri ha accettato l’invito di venire da noi a portarci la sua testimonian­za corredata anche da immagini. E davvero un’occasione da non perdere per sentire la voce di questi nostri fratelli nella fede testimoni oggi del martirio fino all’effusione del sangue. L’incontro è fissato per lunedì 19 marzo ore 20.30 in sala S. Antonio. Diffondete quanto più possibile l’invito.

Da “APPUNTI” – 4 marzo 2018

Da “APPUNTI” – 4 marzo 2018
settimanale della parrocchia di San Lorenzo Giustiniani di via Castellana

E’ la prima volta che presento questo settimanale che mi è giunto via E-mail dopo l’ultimo sollecito che ho fatto tramite lettera pastorale.

Il parroco è don Sandro Manfré, ha 55 anni e le anime della sua parrocchia sono 4554.

Non presento alcun articolo perché questo è l’unico bollettino – penso settimanale – che esce senza data. Pubblico invece il sito internet sperando di riuscire a scoprire la data di ogni numero: www.sanlorenzogiustiniani.it

don Armando

Da “PROPOSTA” – 25 febbraio 2018

Da “PROPOSTA” – 25 febbraio 2018
settimanale della parrocchia di San Giorgio di Chirignago

Confesso a chi legge questa rubrica che ho ricevuto, si, qualche plauso da parroci e cattolici militanti per l’impresa che sto affrontando – ossia la rassegna stampa on-line dei bollettini parrocchiali di Mestre e dell’interland – però devo anche dire che non sono per nulla sommerso da consensi plebiscitari.

Oggi però mi è arrivata la prova che la mia fatica non è del tutto inutile, avendo letto in questo periodico “Proposta” un bell’articolo di Angelo Favero della parrocchia della Santissima Trinità, sul dovere di andare a votare nonostante tutto.

Questo articolo è infatti quanto mai intelligente e convincente, Credo che ogni bollettino parrocchiale avrebbe dovuto riportarlo: Spero che non sia proprio un’utopia che ogni parroco o poco dotato o troppo impegnato, pubblichi ciò che di meglio è riuscito a fare un altro collega.

Di “Proposta” segnalo i tre giorni di esercizi spirituali per adulti che avranno luogo in questa parrocchia il 9, 10 e 11 marzo e il pellegrinaggio a piedi da Vittorio Veneto a Follina.

don Armando

ESERCIZI SPIRITUALI PER GLI ADULTI
9/10/11 MARZO 2018

Che dimenticanza! Nell’annunciare i prossimi Esercizi Spirituali ho dimenticato di dirne il tema.

Dopo aver trattato della FEDE e della SPERANZA negli anni passati, ora tocca parlare della CARITÀ. A farlo sarà innanzitutto un padre cappuccino, P. FRANCESCO, che ho incontrato personalmente la scorsa settimana nel convento del Redentore di Venezia dove svolge il ruolo di responsabile dei frati giovani. Ne ho avuto un’ottima impressione e sono certo che farà benissimo.

Quest’anno, però, ci sarà anche una novità: domenica mattina invece della meditazione del predicatore ci sarà una testimonianza speciale che ha a che fare con la Carità vissuta: ho invitato una comunità di suore di Rimini (precisamente Monte Tauro) che vivono così: ognuna ha con se un ragazzo portatore di un handicap grave; vive con lui, lo accudisce come farebbe una mamma con il proprio figlio, inserita però in una comunità di fratelli e di sorelle che seguono una regola di preghiera e di servizio. Le abbiamo già incontrate con i giovani due volte e tute e due ne siamo rimasti affascinati. Tutti e tanti buoni motivi per partecipare.

don Roberto Trevisiol

Sabato 3 Marzo:

Ore 5.00: Partenza del pullman di chi farà il pellegrinaggio da Vittorio Veneto a Follina a piedi
Ore 8,30: Partenza del secondo pullman
Pomeriggio: CONFESSIONI

Da “COMUNITA’ E SERVIZIO”– 25 febbraio 2018

Da “COMUNITA’ E SERVIZIO”– 25 febbraio 2018
settimanale della parrocchia San Giuseppe di viale San Marco

Don Natalino, il parroco, dedica la “spalla” della facciata del suo bollettino al modo di offrire l’omelia. Lui parla di un parlare dolce, suadente, così da creare silenzio e partecipazione. Io chiamo più volentieri questa modalità di parlare “Kerima”, ossia messaggio, il più possibile espressione della convinzione di porgere la Parola del Signore che è parola di vita e verità.

Le due facciate interne sono dedicate: la prima a descrivere il pronto soccorso dell’Angelo, uno degli aspetti più negativi e desolanti del nostro ospedale, anche se l’autrice – bontà sua – tenta di salvare il comportamento degli operatori sanitari. La seconda è dedicata al ritiro spirituale d’inizio Quaresima, fatto assieme alla parrocchia di San Marco. Buoni i risultati, anche se pare che la partecipazione sia stata scarsa.

La quarta facciata è dedicata alla cronaca delle due parrocchie San Giuseppe e Corpus Domini; il che fa pensare che il periodico di questa seconda sia stato chiuso.

don Armando

AVER CURA DELLA PAROLA
di don Natalino

Le mie passate frequentazioni con gli autori monastici del medioevo mi hanno lasciato il gusto della parola, pronunciata prima ancora che scritta. Maestro su tutti è San Bernardo, chiamato «doctor mellifluus», per la dolcezza dei suoi testi, in cui si riflette senz’altro lo stile del suo eloquio. Intendiamoci: coltivare il gusto della parola non significa assumere un tono mieloso fino ad un mistico sussurro o, al contrario, sferzare l’uditorio con esclamazioni ad effetto. A peggiorare tali mode concorre purtroppo anche l’uso smodato del microfono. Il gusto della parola implica ben altro. Prima di tutto sa creare il silenzio dell’ascolto e perciò sostiene una vera attenzione e quindi anche l’essere presenti a ciò che si sta facendo. Tutto questo è particolarmente importante nelle nostre celebrazioni liturgiche, eppure spesso lo si trascura. Prevale la preoccupazione di spiegare, facendo un po’ come la mamma che metteva il formaggino Mio per rendere più appetitosa la solita minestra.

Ed ecco quindi che occorre aggiungere monizioni, introduzioni, commenti, riflessioni… insomma un’alluvione di parole nostre, spesso un po’ improvvisate e piuttosto approssimative, perciò di peso più che di sollievo. Ho aperti davanti a me il lezionario ed il messale e mi sembrano quasi degli spartiti musicali, che attendono di venire eseguiti. Il primo servizio sta proprio nel pronunciare e proclamare bene quelle parole, che la Chiesa ci presenta, perché risuonino nella mente e nel cuore di chi ascolta.

VUOI ESSERE IL TU DI DIO?
Ricordi del ritiro spirituale

Nella Quaresima, che richiama i quaranta giorni vissuti da Gesù nel deserto, cerchiamo di trovare il tempo per ascoltare più profondamente la Parola di Dio. Il ritiro parrocchiale è stata una buona opportunità per le parrocchie della nostra collaborazione pastorale. All’arrivo in chiesa abbiamo percepito un clima di serena fraternità, ricevendo e dando saluti e sorrisi di persone sconosciute. La “lectio” di don Natalino sulla prima lettura della domenica, tratta dal Libro della Genesi, ci ha introdotto nel cuore del ritiro spirituale: il silenzio personale per la “me-ditatio”. Il silenzio, al quale è così difficile abituarsi ai nostri giorni, ci permette di assimilare la Parola di Dio e di percepire la Sua presenza. In un momento successivo ci siamo riuniti a piccoli gruppi in patronato, per condividere l’ascolto della Parola mediante la testimonianza fraterna: la “collatio”. I nostri due gruppi, troppo esigui, si sono uniti e questa fusione è stata una novità inaspettata ma ben accolta da tutti. Grazie a Stefano e Alberto si è subito instaurato un clima caloroso. Ci siamo presentati per conoscerci e poi – dapprima un po’ in sordina e poi con più vigore – abbiamo condiviso le nostre esperienze l’ascolto della Parola nella vita concreta. Abbiamo percepito di essere stati chiamati ad un incontro da Qualcuno che, come per l’Alleanza con Noè, aveva preso per primo l’iniziativa.

Ci siamo stupiti di come sia stato invece premiante fidarsi e provare questa nuova esperienza. È stato come “uscire dall’Arca”: come Noè viene invitato ad uscire e andare ad abitare la terra, anche noi ci siamo accorti che è necessario uscire dalle nostre stanze sicure ed abitare il mondo.

Ecco alcune testimonianze ricevute da persone magari mai viste prima, ma che condividono questo cammino di Chiesa in cammino:

* Ho scoperto di essere amata e ho capito che se Gesù mi ama e perdona, anche io voglio amare e perdonare;

* Ho capito che questo è un patto con una firma sola: la Sua! So che Lui mi ama anche se non sarò fedele!

* Posso diventare Arco dell’Alleanza nel mio ambiente di lavoro, dove è più difficile amare e perdonare;

* Abbiamo bisogno di segni: anche all’interno del rapporto di coppia serve un segno di Alleanza”.

Quando è scaduto il tempo ci siamo guardati: c’era voglia di continuare a parlarci, ascoltarci, condividere. Siamo tornati in chiesa, consapevoli di essere diversi da prima. Grati per questa chiamata e presi dal pensiero di una proposta:” Vuoi essere il tu di Dio?”

Nella preghiera conclusiva abbiamo cantato insieme il nostro TU di risposta.

Marina e Stefano

Da “LETTERA APERTA”- 25 febbraio 2018

Da “LETTERA APERTA” 25 febbraio 2018
settimanale della parrocchia dei Santi Gervasio e Protasio di Carpenedo

Questo settimanale è certamente uno dei più importanti dell stampa parrocchiale, quasi quello che è “L’Avvenire” per la stampa nazionale.

Questo numero esce con un grosso titolo a tre colonne (che sono quelle permesse dal giornale) con un titolo che mi mette i brividi: “Serve un uomo forte?”, sotto il quale don Gianni, il parroco, riporta il pensiero degli italiani.

Interessante quanto mai la relazione dei rappresentanti del “Gruppo missioni”, che si sono recati in India per verificare i risultati ottenuto con i contributi inviati e quanto mai consistenti di questo gruppo.

Pubblico pure un corsivo sugli incontri preelettorali organizzati dal gruppo scout di Carpenedo e quello di Quaresima Giovani.

don Armando

SERVE UN UOMO FORTE?
L’Istituto di ricerca Demos ha pubblicato l’indagine annuale sul rapporto fra italiani, istituzioni e politica. Alla crisi dei riferimenti democratici tradizionali corrisponde la richiesta di leadership carismatiche al comando

Sono nato nel ’67, quando la democrazia era il marchio della civiltà.

Da pochi giorni, l’Istituto di ricerca Demos, ha svolto un’indagine con risultati singolari. Nel 2017 appena il 60% degli italiani ritiene che la democrazia sia ancora efficace. Il resto non esclude l’opportunità di forme autoritarie. In ogni caso la maggioranza degli italiani pensa che, per superare la fatica di questo momento, serva un uomo forte al governo (65%). In effetti la fiducia sui partiti è scesa al 5% e l’11% dà credito al Parlamento.

È scesa anche la stima per la “Chiesa”: negli ultimi 10 anni siamo passati dal 54% al 42%. Drammatica l’opinione su vescovi e cardinali. Anche in questo ambiente però spicca la speranza in una guida giusta e determinata: papa Francesco quest’anno è al 77%, nonostante la posizione scomoda sugli immigrati (l’anno scorso era all’82%).

C’è dunque il crollo delle istituzioni partecipative. Anche la nostra parrocchia ne risente: 40 anni fa i giovani correvano a “fare gruppo”, oggi preferiscono la vita isolata e delegano ad altri la discussione sui problemi. Un confratello sacerdote, che giudico saggio, mi riferisce che l’ascesa del Duce è maturata in un contesto del tutto analogo. Che ci sia da temere?

don Gianni

GRUPPO MISSIONI
di ritorno dall’India

“Quando siamo arrivati in India, siamo stati ricevuti al nostro ingresso nella Diocesi di Eluru da un grande cartellone con su scritto: “Cari Amici, grazie di essere in India e speriamo che l’India vi dia qualcosa di speciale e che vi rimanga nel cuore”. Quel bellissimo saluto e augurio si è verificato appieno: abbiamo ricevuto tantissimo sia in termini emotivi che educativi. Di speciale abbiamo ricevuto, visitando i boarding homes (collegi), le grandi gioiose manifestazioni d’affetto dei bambini, che ovunque, con le mani tese, cercavano una carezza, un bacio, il contatto fisico, quasi a verificare, ad accertarsi che eravamo andati lì proprio per loro. Come non emozionarsi, quando nel lasciarli, ci dicevano “ritornate!”. Come non emozionarsi incontrando a Pandirimamidigudem la piccola bimba disabile che con un grande sforzo ci ha mandato un bacio. Che dire, poi, della grande ospitalità offertaci, delle continue attenzioni sia del Direttore del So-

cial Service Center sia dei direttori dei boarding homes, volte a rendere il più agevole possibile il nostro soggiorno e meno faticose le nostre visite ai collegi? Il tutto accompagnato da un’instancabile disponibilità e grande cordialità. Dai sacerdoti abbiamo imparato ancora una volta cosa significa anteporre il benessere dei poveri al proprio, prendersi cura di loro in maniera gratuita. Ci vengono in mente i due giovani sacerdoti di Mallukunta, il cui ufficio/canonica viene sommerso dall’acqua durante il periodo dei monsoni, che, con un sorriso e con estrema generosità, ci hanno detto “non pensate a noi, provvedete per i bambini. Aiutateci ad acquistare i banchi perché possano studiare meglio”. Le corde del nostro cuore sono state profondamente toccate dall’incontro con i bimbi che ciascuno di noi ha in adozione, ma toccate in maniera molto forte anche dall’incontro e dalle testimonianze di quei ragazzi/ragazze, ormai adulti, che, grazie all’aiuto ricevuto, si sono conquistati un posto più che dignitoso nella società, aiutando essi, ora, chi oggi si trova nella loro stessa situazione di allora. Nuovo sprone per tutti noi a continuare nel nostro impegno. Tanti altri sarebbero gli episodi che ci hanno riempito il cuore di forti emozioni, così fresche da farci sentire ancora LÀ, in mezzo ai “nostri” bambini e ai buoni sacerdoti che si prendono cura di loro. Grazie a voi, carissimi amici della Diocesi di Eluru, perché l’India ci ha dato veramente qualcosa di speciale, che ci rimarrà sempre nel cuore”.

Per II Gruppo Missioni Paola Franzoso

QUARESIMA PER I GIOVANI

Venerdì 2 marzo proponiamo una prima sera di incontro di Quaresima per i nostri giovani. Abbiamo invitato don Valter Perini a parlarci del tema “Che cercate?”. È l’argomento che i vescovi affronteranno a settembre nel sinodo dei giovani. L’incontro si sviluppa in questo modo. Inizieremo alle 18.45 con l’intervento di don Valter. Farà seguito alle 19.15 un lavoro diviso per gruppi. Alle 19.45 ci troveremo di nuovo insieme per proporre qualche domanda a don Valter e ascoltare le sue risposte.

Alle 20.15 ci sarà la cena e alle 21.10 circa andremo a fare una preghiera in chiesa. Per le 21.30 già tutti dovrebbero essere a casa. La cena è offerta dalla parrocchia. Chiedo ai giovani di lasciare gli altri impegni e di venire a questo appuntamento: ne varrà la pena. Domando anche ai genitori, nel limite del possibile, di spendere una parola buona perché tanti possano essere presenti.

Da “COMUNITÀ PARROCCHIALE SS.TRINITÀ” – 25 febbraio 2018

Da “COMUNITÀ PARROCCHIALE SS.TRINITÀ”25 febbraio 2018
settimanale della parrocchia omonima di via Terraglio

L’articolo di fondo di questa settimana del parroco don Angelo è veramente un inno alla fiducia nel Signore, che nonostante tutti coloro che in buona o in cattiva fede tentano di rallentare il Suo cammino verso il futuro, creando ostacoli con il loro conservatorismo e la loro miopia spirituale, s’apre, spinto anche dal coraggio e dalla fede viva di Papa Francesco, verso il domani di una Chiesa giovane, viva e aperta al nuovo.

Confesso che la lettura di questo articolo mi ha fatto molto del bene e lo trascrivo perché convinto che farebbe del bene pure a tutti i preti e laici che lo leggessero con cuore aperto.

Mi augurerei che l’articolo fosse pubblicato in tutti i periodici parrocchiali perché solo battendo questa strada la nostra Chiesa avrà un domani.

don Armando

Domenica 25 febbraio 2018 seconda di Quaresima

Questo nostro
Ve lo posso dire con tanta schiettezza: in questa Chiesa mi trovo a mio agio. Ho mille critiche da fare soprattutto nei confronti della Chiesa italiana, che gradatamente è andata spegnendo lo slancio del tempo conciliare. E tuttavia Papa Francesco è riuscito a dare una svolta che certamente ha creato tanta confusione ma nello stesso tempo ha indotto a ripensare in profondità alla fede in Cristo, messaggero di pace e di salvezza. L’attuale dibattito sulle aperture di Francesco nei confronti della Cina sono un passo avanti verso l’evangelizzazione del mondo e, mentre il Cristianesimo si sta spegnendo nei cuori dell’Occidente, sazio e ben pasciuto, sicuro delle sue frivolezze ed esposto continuamente alle proprie beghe interne, il messaggio cristiano si propone come via da percorrere con fecondità sulle strade dell’Asia, come in quelle dell’Africa. Penso con rammarico al tempo tra la fine del ‘500 e gli inizi del ‘600 allorquando il gesuita abruzzese Matteo Ricci aveva intrapreso la strada dell’evangelizzazione della Cina facendosi lui stesso cinese e rivestendo Cristo delle note cinesi del mandarino e della lingua locale. Intervenne allora il Santo Ufficio con sanzioni severe richiamando il fatto che Cristo era e rimane occidentale senza alcun compromesso; era la visione ottusa di quella Chiesa prigioniera della mentalità dell’inquisizione che in nome della religione cattolica rinnegava l’elemento qualificante del messaggio cristiano, cioè la carità. Oggi nella Chiesa fortunatamente c’è un dibattito aperto con scontri di non poco conto; il Papa stesso è coinvolto in questi scontri e siamo tutti ben consapevoli che la parola di Gesù è concretamente vera: “molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera (Gv. 16, 12). Siamo consapevoli che la Chiesa, come il grembo di Maria, contiene tutto Cristo, Messia e Figlio di Dio, ma la Chiesa come Maria comprende un po’ alla volta la ricchezza di questa presenza divina nel seno della nostra povera umanità.

Basta lasciarsi guidare dalla storia, o meglio per usare l’espressione di papa Giovanni, dai segni dei tempi che sono le indicazioni di dove sta per apparire la salvezza di Dio, sono le frecce direzionali che occorre vedere, interpretare, ascoltare, approfondire. Francesco ha indotto a ripensare alle tematiche più urgenti intorno al matrimonio con due sinodi, anche per non abbandonare al nulla chi dall’esperienza sponsale esce umanamente provato e cerca un rapporto con Cristo presente nel segno eucaristico. Nel contempo ci

sono anche dei cardinali che contestano con i cosiddetti “dubia” ribadendo la dottrina tradizione della Chiesa. Non ci scandalizziamo di fronte a questo confronto serrato, anzi è un’occasione per crescere nella consapevolezza della fede. Il Papa, in continuità con il suo immediato predecessore, cerca una soluzione perché la Chiesa entri nella vita normale cinese e il cardinale emerito di Hong Kong gli spara contro delle potenti bordate accusandolo di tradimento. Qualcosa di analogo avvenne intorno agli anni ’60 allorquando Papa Giovanni avviò il dialogo con i Paesi europei comunisti. Nessun scandalo per tutto questo: sta crescendo la consapevolezza; ed oggi abbiamo un notevole vantaggio: fortunatamente chi dissente non deve fare i conti con il tribunale dell’inquisizione e, in caso di condanna, non viene consegnato al braccio secolare per il rogo. Potremmo ripetere con papa Giovanni: Tantum aurora est, è solo un inizio, seguirà la luce del giorno pieno.

Caro don Angelo,
bene l’articolo su Papa Francesco ma attenzione in ogni caso non all’originalità evangelica di Papa Francesco ma a suoi eventuali maldestri imitatori. Insomma non Tommaso dobbiamo temere ma gli epigoni tomisti; non il Papa ma i papisti che pretenderebbero di imitarlo estrinsecamente senza averne la statura, la spiritualità, la libertà interiore!

(don Luigi Battaggia)