Combattenti del Sol Levante

Mi reco due volte la settimana a rifornire, della buona stampa, gli espositori dell’Angelo.

Non ci sono più sacerdoti a servizio a tempo pieno “della cittadella della sofferenza”; che almeno il messaggio di speranza offerto da Cristo giunga attraverso i nostri periodici!

Ogni settimana portiamo cinque/seicento copie de “L’incontro”, un centinaio di copie del mensile “Il sole sul nuovo giorno”, ottocento/novecento copie di “Coraggio”, un centinaio di copie settimanali delle preghiere del cristiano e un centinaio di copie de “L’albero della vita”, per la lettura positiva del mistero della morte.

Con questi contributi non risolviamo certamente il problema della pastorale degli ammalati, ma almeno la nostra diventa una presenza, umile finché si vuole, ma gradita.

Infatti non solo i nostri periodici non rimangono sugli espositori, ma anzi li aumentiamo di settimana in settimana.

L’altra sera facendo il giro degli espositori del primo piano, forse la visione delle grandi palme dello splendido giardino pensile, per associazione di idee, mi fecero venire in mente il fatto di alcuni combattenti del Sol Levante, che non essendo stati avvertiti della fine della guerra perché in servizio all’interno della giungla, anche dopo vent’anni dalla fine si consideravano ancora in armi.

Guardando suor Teresa, che mi accompagnava, mi venne da chiedermi: “Ma non saremo anche noi come i soldati giapponesi, sopravissuti al mutare degli eventi?” Un tempo le suore di San Paolo, organizzavano tavole della buona stampa, le Figlie della Chiesa passavano di casa in casa, per l’apostolato del libro. Pare che tanti forse troppi, cattolici si siano ritirati, accontentandosi della routine, della prassi religiosa.

S’è celebrato l’anno di San Paolo, ma pere che all’infuori di qualche sermone di maniera abbia inciso ben poco la sua testimonianza del “combattente per la fede per antonomasia!”

Certo che fare i combattenti, quando è calata la fase secolare costa e costa molto, sarebbe molto più facile e perfino meno costoso andare in vacanza come ogni buon cristiano!

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