La Voce – Anno 2 – n° 5 – 31 gennaio 2021

IL MESSAGGIO DI QUESTA DOMENICA

Quando nascesti, tutti erano contenti e tu piangevi. Vivi in modo che, quando tu morirai, tutti piangano e tu sia felice.

(proverbio arabo)

MORALE IN PILLOLE

IL LUMINO ROSSO

Un protestante, durante un giro turistico, entrò con la sua bambina in una chiesa cattolica. Invece di guardare le opere d’arte, la bambina fu incuriosita dal lumicino rosso che ardeva in un angolo, accanto al tabernacolo.
“Papà, perché c’è quel lumino rosso?” chiese.
“Perché secondo i cattolici, dentro quell’armadietto c’è Gesù sotto forma di pane consacrato. La lampada ricorda a tutti la sua presenza”, rispose sincero il padre.
Una settimana dopo, padre e figlia entrarono nella loro chiesa per la funzione domenicale. La bambina si guardò intorno per un po’, poi tirò la giacca del padre.
“Papà, perché qui non c’è il lumino rosso?”.
“Per noi protestanti, qui non c’è Gesù, bambina mia”.
La bambina si accigliò, poi prendendo la mano del padre disse:
“Papà andiamo in una chiesa dove c’è Gesù!”

 

Il santo curato d’Ars incontrava spesso in chiesa un semplice contadino della sua parrocchia. Inginocchiato davanti al tabernacolo, il brav’uomo rimaneva per ore immobile, senza muovere le labbra. Un giorno, il parroco gli chiese: “Cosa fai qui così a lungo?”.
“Semplicissimo. Egli guarda me e io guardo lui”.
Puoi andare al tabernacolo così come sei con il tuo carico di paure, incertezze, distrazioni, confusioni, speranze e tradimenti. Avrai una risposta straordinaria:
“Io sono qui”.
“Che ne sarà di me, dal momento che tutto è così incerto?”.
“Io sono qui!”.
“Non so cosa rispondere, come reagire, come decidermi nella situazione difficile che mi attende”.
“Io sono qui!”.
“la strada è così lunga, io sono così piccolo e stanco e solo…….”.
“Io sono qui!”.

AI MIEI FEDELI DELLA CHIESA DEL CIMITERO

Io sono quanto mai ammirato dai fedeli che frequentano la mia chiesa per la loro compostezza, attenzione e devozione esemplare.
Tutto questo mi fa sperare che in famiglia, sul posto di lavoro e nella vita civile siano tutte persone esemplari sia nell’adempimento del proprio dovere sia nella disponibilità ad aiutare il prossimo.
Pertanto sogno che più di qualcuno si renda disponibile per dare una mano a ritirare e dispensare i generi alimentari, la frutta, la verdura, gli indumenti, i mobili e l’arredo per la casa del nostro “Ipermercato della solidarietà” che quest’anno si trasferirà nella nuova struttura di 3.500 metri quadrati.

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