Un gioco che fa vincere

Il lunedì mattina si stampa L’Incontro. Io vi dedico una mezzoretta e lo leggo fresco di stampa, prima di mezzogiorno o nelle prime ore del pomeriggio. Essendo però il periodico monografico, qualche volta devo fare un “fioretto” per leggerlo tutto, perché alla fin fine risulta sempre un po’ ripetitivo, anche se i vari autori affrontano lo stesso argomento con uno stile o delle angolature ben diversi.

In uno degli ultimi numeri ho letto che uno dei più gravi pericoli sociali del nostro tempo consiste nel gioco d’azzardo: fenomeno di cui già conoscevo la gravità, ma non nella maniera così rovinosa come l’ho potuta apprendere dalla lettura, seppur veloce, del nostro periodico. Nella sostanza si dice che la gente gioca d’azzardo nella speranza di vincere molto e senza troppa fatica. I giornalisti de L’Incontro affermano con autorità e numeri alla mano che questa è solamente una triste illusione perché vale esattamente il contrario: giocando si perde sempre e comunque!

Io, lo sapete, ho novantanni e, come si diceva un tempo, l’età talvolta può offrire almeno un po’ di saggezza. Dall’alto della mia età, quindi, vi posso assicurare che c’è invece un “gioco” poco conosciuto, perché poco reclamizzato per guadagnare veramente sempre, molto velocemente e senza correre il rischio di perdere o di logorarsi i nervi per la tensione psicologica che il gioco comporta. Il discorso, di primo acchito può sembrare una chimera e una pura illusione perché purtroppo la vita insegna che l’acquisire ricchezza costa sempre e costa tanto. Eppure mio padre mi ha insegnato il “gioco di Colombo”: cioè il far stare in piedi un uovo su un tavolo bello liscio, fatto altrettanto difficile, anzi impossibile. E invece è un gioco per nulla rischioso e di sicuro effetto, basta un colpetto nella parte inferiore dell’uovo sul tavolo ed esso sta in piedi sicuramente.

Eccovi dunque la soluzione più sicura e più facile per far soldi senza fatica e con assoluta sicurezza che io vi propongo: investire poco o tanto, in rapporto di quel che si possiede, sulla carità. Questa soluzione ha perfino l’avallo del Figlio di Dio: “Otterrete il centuplo e la vita eterna”. Io vi posso garantire almeno la prima parte, ma ho motivi per ritenere valida anche la seconda.

Eccovi la prova che io stesso ho sperimentato e con notevole successo e soddisfazione: quando facevo il cappellano a San Lorenzo monsignor Valentino Vecchi mi dava cinquantamila lire al mese per le mie spese personali: 25 euro. Da parroco la mia paga mensile era di 850 euro, quindi sono stato sempre un povero in canna e ho sempre avuto bisogno di denaro e di molto denaro per realizzare i miei progetti a favore di quel prossimo che la Chiesa ha affidato alle mie cure. Nonostante questo, investendo sui poveri nei miei 62 anni di impegno sacerdotale ho realizzato un patrimonio di una notevole consistenza: se faccio un conto, seppur a spanne, del valore del patronato, dell’asilo, della Malga dei Faggi, di villa Flangini e dei 6 Centri don Vecchi, trenta milioni di euro sono veramente poco! Solo questo patrimonio edilizio vale di certo molto di più di una sessantina di miliardi di vecchie lire! Ma se a questo aggiungo il fatto umano del benessere offerto a chi ne beneficia e della mia personale soddisfazione il valore è certamente superiore!

Allora carissimi lettori ed amici miei: non lasciamoci vincere dall’illusione di guadagni facili e non lasciamoci abbindolare dalla dea bendata da cui si spera di ottenere vincite impossibili, ma investiamo nell’aiuto al prossimo, nella solidarietà e nella carità cristiana. Facendo ciò a me è andata molto bene!

Vorrei aggiungere anche un secondo consiglio: ora le nostre banche sono tutte traballanti e pericolose, io perciò i soldi li ho investiti tutti in titoli celesti ed ho versato fino all’ultimo centesimo presso la banca di San Pietro. Come vi ho già detto colà si offrono interessi superlativi e i soldi son sicuri! Ora poi è stato messo nel mercato della carità un nuovo prodotto, dal titolo abbastanza noto: “Fondazione Carpinetum dei Centri don Vecchi.” Questa Fondazione cerca liquido perché impegnata nella costruzione di 56 alloggi per anziani poveri e pertanto cerca nuovi clienti. Se avete qualcosa messa da parte e volete un investimento sicuro ad alto rendimento, anche questa è una ottima opportunità.

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