Da ”SAN NICOLÒ E SAN MARCO” – 31 dicembre 2017

Da ”SAN NICOLÒ E SAN MARCO” – 31 dicembre 2017
settimanale delle parrocchie omonime di Mira

Oltre i soliti “Appunti di don Gino” sull’inaugurazione di due residenze sanitarie di Mira e due riflessioni sul presepio, mi par opportuno segnalare due iniziative che potrebbero essere copiate anche da altre parrocchie: il pane benedetto per capodanno e la serata d’arte sulla Natività.

don Armando

Appunti…. di don Gino

DUE DONNE

Prima di Natale ho partecipato all’inaugurazione della casa di riposo di Mira, in via Boldani. In realtà si tratta di due “residenze socio sanitarie”: una residenza per gli anziani e una per disabili. La cosa bella è che sono intitolate a due donne: Adele Zara che ha espresso la sua bella umanità salvando dalla deportazione nei campi di concentramento la famiglia Levi che lei ha nascosto e ospitato nella sua casa di Oriago; suor Armanda delle Suore Sacramentine di Oriago che ha espresso la sua umanità e la sua consacrazione al Signore dedicandosi alla scuola e lasciando di sè un ricordo bello e profondo che rimane ancor oggi, a distanza di tanti anni e nel cui nome vengono ancora compiuti gesti di fraternità e di carità. Due donne semplici, ognuna con la sua vocazione, ognuna con la sua umanità e la sua fede, a ricordarci che è sempre possibile fare della propria vita un dono per gli altri e che solo questo dà significato alla vita, alla famiglia, alla propria consacrazione al Signore. C’è da augurarsi che gli anziani e i disabili che avranno questa casa come loro dimora, vi trovino un ambiente accogliente pieno di gesti di affetto e di tenerezza.

IL PIANTO

Il pianto è il primo gesto di un bambino quando nasce. E’ un pianto che la tenerezza di una mamma e la prima poppata riescono a calmare e a trasformare in un sorriso. Sarà stato così anche per Gesù? I Vangeli che ci raccontano il Natale non ci presentano una bella favola, ma la realtà cruda della nostra umanità. Sì, Gesù ha pianto, come ogni bambino e l’amore di Maria e di Giuseppe lo hanno accolto in un abbraccio di tenerezza e di consolazione. Ma la ragione del pianto del presepio è legata anche a quella situazione di povertà e di rifiuto che accolgono la nascita di Dio che si fa uomo in mezzo a noi uomini e ci ricorda che il Natale non è fatto solo di luminarie, di nenie e di regali. Il Natale è anche dolore, sofferenza, rifiuto, che richiedono la tenerezza di Maria perchè ogni pianto e ogni dolore trovino consolazione e affetto. Nel presepio sono presenti tutte le lacrime della vita e quel Bambino è fi a ricordarcele perchè non passiamo davanti distratti e prendiamo consapevolezza che proprio quel Bambino è venuto ad asciugare tutte le lacrime del mondo e impariamo da Lui ad asciugare almeno qualche lacrima, quella a noi più vicina.

LA MANGIATOIA

Una povera mangiatoia e un po’ di paglia accolgono Gesù che viene in mezzo a noi. C’è da dire che Dio s’accontenta di così poco per prendere dimora nella nostra vita. Non dobbiamo dimenticarlo quando ci presentiamo davanti a lui con la nostra mano aperta per riceverlo nell’Eucaristia dove Lui si è voluto fare Pane per noi. Queste nostre povere mani, talvolta un po’ sporche e certamente così semplici da non essere tanto diverse da quella mangiatoia e da quella paglia dove Maria lo ha deposto con tanto amore e delicatezza, ce lo devono ricordare. Talvolta ci vien da dire: “Signore non ho altro per accoglierti degnamente, ma tu vieni lo stesso nella mia vita”.

don Gino Cicutto

IL PANE BENEDETTO
Il primo giorno dell’anno ritorna la bella tradizione di regalare un pane benedetto perchè diventi segno di pace e di condivisione in ogni famiglia. Il pane benedetto verrà consegnato durante le Messe del 1° gennaio. Ringraziamo di cuore La Panetteria di via Buse che anche quest’anno ci fa dono del pane da benedire e ringraziamo il piccolo esercito che lo prepara perchè sìa un gesto di augurio e di benedizione per il nuovo anno. Il pane, poi ci invita ad allargare lo sguardo dalle nostre famiglie a quelle che non hanno pane, per imparare a condividerlo con tutti, ma soprattutto con i più poveri. Non può mancare anche lo sguardo di fede che nel pane ci dà la gioia di riconoscere lo stesso Gesù che ha deciso di farsi pane per il cammino della nostra vita e rende la Domenica il giorno dell’Eucaristia e del Pane di vita.

SERATA SULLA NATIVITÀ
L’Associazione Mir’Arte di Mira e le parrocchie di s. Nicolò e s. Marco invitano tutti ad una serata sulla Natività che ha luogo presso il patronato di s. Nicolò: Giovedì 4 gennaio alle ore 20.30.

La serata propone immagini d’arte sulla Natività, accompagnate dalla lettura di lesti letterari e da brani musicali che presentano il percorso del Santo Natale nell’arte e aiutano a cogliere il cammino di Maria e Giuseppe. Le immagini sono proposte e commentate da Valerio Vivian. La serata dedicata a tutti, potrebbe essere un’occasione bella per i nostri catechisti che sono chiamati a trasmettere la bellezza del Natale ai nostri ragazzi.

Il percorso dell’Arte è di sicuro un cammino di bellezza per scoprire come gli artisti del passato hanno saputo presentare il mistero della Natività.

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