Da “LA BORROMEA” – 17 settembre 2017

Da “LA BORROMEA” – 17 settembre 2017
periodico della parrocchia del duomo di San Lorenzo di Mestre

Segnalo un corposo intervento del parroco, mons. Gianni Bernardi sulla carità in genere e quella praticata dalle istituzioni parrocchiali. Desidero però sottolineare una istituzione propria di questa parrocchia ed unica nel Patriarcato, cioè la “Banca del tempo libero”. Mi pare di ricordare che il fondatore di questa associazione fosse il compianto Franco Depieri il quale, prima di morire, era parroco a San Lorenzo.
Il concetto di fondo è questo: chi ha del tempo libero da impegni famigliari o professionali può investire una o più ore in questa “banca” che ha come finalità di aiutare i poveri attraverso le soluzioni più diverse, dal doposcuola all’assistenza a famiglie numerose o in difficoltà ed altro ancora. Questo investimento in Banca prevede un rendimento, cioè un taso di interesse il quale è sempre positivo: “il centuplo e la vita eterna” promessa in maniera solenne e garantita da Cristo.
Segnalo poi due cose importanti: 1) è stato eletto come presidente di questo ente benefico uno dei miei scout di sessant’anni fa (quando si semina, prima o poi si raccoglie; 2) La banca del tempo libero” è un’agenzia caritativa che punta ad avvalersi di mentalità e metodiche d’avanguardia.
Nell’articolo si segnala la creazione di un sito internet www.bancadeltempolibero.org. Chi volesse saperne di più non ha che da cliccare su questo sito. Sarebbe poi bello che qualche parrocchia aprisse uno “sportello” di questa banca particolare.

 

Una parrocchia che vive la carità resta nell’amore di Cristo

Carissimi, in queste domeniche intendo farvi partecipi della riflessione e delle prospettive sulla vita della parrocchia sulle quali stanno lavorando, iniziando da ieri, tutti i collaboratori e quanti amano la nostra comunità. Il punto di partenza di tale riflessione è stato la liturgia della festa di san Lorenzo (che abbiamo celebrato il 10 agosto, quando molti erano in vacanza…) che ci ha offerto, come prima lettura, una pagina dalla seconda lettera ai Corinzi di san Paolo (2 Cor 9,6-10), nella quale l’apostolo richiama i cristiani di Corinto al dovere di raccogliere fondi a sostegno della chiesa di Gerusalemme, che si trova in gravi difficoltà. Si tratta di un invito forte a non dimenticarsi della carità. La pagina, evidentemente, è stata scelta per mettere in luce lo stile di vita e di impegno cristiano di Lorenzo, diacono della chiesa di Roma, il quale, dopo il martirio di Papa Sisto II, distribuì ai poveri i beni della comunità e al magistrato imperiale che gli chiese di consegnargli le ricchezze della chiesa, rispose mostrando i poveri e dicendo: ecco le ricchezze della chiesa.
La dimensione della carità delinea, quindi, la figura del nostro patrono. E, di conseguenza, può e deve delineare anche la figura della nostra parrocchia.
Sappiamo tutti che la carità è una virtù teologale, che ci rende attenti a vivere secondo l’amore di Dio, rivelatosi in Gesù: «Come il Padre ha amato me, così anch’io ho amato voi. Rimanete nel mio amore… questo è il mio comandamento, che vi amiate gli uni gli altri, come io ho amato voi» (Gv 15,9.12). Cosa vuol dire per la nostra parrocchia vivere la carità? Quali sono i poveri che costituiscono il nostro vero tesoro? Bisogna, naturalmente, tener conto del fatto che il termine “povero” assume una molteplicità di significati, che richiamano tutti la presenza di una condizione di mancanza, di bisogno. Nella prospettiva cristiana, che noi dobbiamo assumere, la categoria “povero” abbraccia almeno tre precise condizioni. La prima è data dal significato ovvio e concreto del termine “poveri”: coloro che non hanno di che vivere, i “bisognosi” già dal punto di vista materiale (è chiaro che la povertà materiale può portare ad altre povertà…). Nella nostra parrocchia, considerata ricca, esistono situazioni di povertà magari vissuta nella discrezione e nel nascondimento…. Esistono poi situazioni che arrivano al Duomo da realtà diverse e lontane dalla parrocchia: a queste, negli ultimi anni, si sono aggiunte situazioni assolutamente nuove, che definisco le povertà degli immigrati. La parrocchia è molto attenta alle varie situazioni di povertà: ricordo il contributo importante della Banca del Tempo Libero al cui consiglio appena rinnovato e al presidente, appena eletto, Giusto Weindelmayer, auguro un proficuo servizio, e della Catena di Solidarietà, che permette al parroco di avvicinare quelle persone/situazioni che, per vari motivi, non passano attraverso le strutture ufficiali. Voglio anche ricordare le persone che vivono la carità nel Progetto Gemma, quella preziosa forma di aiuto, anche economico, alle mamme che devono affrontare difficoltà di ogni tipo per mettere al mondo i loro bambini: presente attorno alla Madonna della Salute, ormai a pieno diritto fa parte della vita della parrocchia di San Lorenzo. In questo contesto, vorrei anche ricordare l’opera preziosa compiuta da quanti visitano le persone anziane e ammalate: con semplicità è possibile partecipare alle sofferenze di tanti, portando il conforto che viene dalla fede nel Signore e dalla vicinanza fraterna: un grazie, quindi, ai diaconi, alle Suore Figlie della Chiesa e a quanti, con discrezione, svolgono questo importante ministero comunitario. Spero, naturalmente, che il numero di quanti si dedicano ai fratelli bisognosi e sofferenti possa aumentare: rivolgo, perciò, a tutti un invito forte in questo senso.
La nostra parrocchia è considerata ricca, anche per le sue strutture e per i beni che possiede. Non è esattamente così ed essa si trova spesso ad arrancare tra le tante spese e i tanti costi e la continua necessità di affrontare situazioni problematiche che si vengono a creare proprio sulle sue strutture, che sono ormai datate e che richiederebbero, al di là delle urgenze, degli interventi di fondo. Si tratta di un grosso problema, che per adesso rimetto alla vostra attenzione e che spero di poter affrontare con voi in un altro momento.

don Gianni

Btl

Dopo la pausa estiva, riprendono tutte le attività della Banca del tempo libero (BTL). Le prime sono Segreteria e Accoglienza. Le altre – alcune mai sospese del tutto durante l’estate, – riprenderanno di seguito. Ci si può informare in Segreteria al numero 041.958418 in orario d’ufficio. Vale la pena ricordare che la BTL è un’associazione di volontariato che da trentacinque anni è radicata nel territorio di Mestre come braccio caritativo del Duomo di San Lorenzo. Questa è una Banca che non chiude mai del tutto i suoi “sportelli”, considerato che i problemi non vanno in vacanza.
Durante l’estate, alcuni volontari hanno lavorato per rinnovare la comunicazione digitale: è stato preparato, infatti, e aggiornato il sito www.bancadeltempolibero.org della BTL che consentirà sia un rapporto diretto e informato con le persone che volessero intraprendere l’esperienza di volontariato, sia con i servizi pubblici che già si rivolgono all’associazione. Il nuovo sito sarà utile soprattutto per interagire con le situazioni di disagio sociale, di debolezza economica, di problematiche collegate ai portatori di handicap ecc.

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