Il “dopo Cacciari”: cosa sarà dei cattolici veneziani?

Talvolta mi capita di provare uno strano sentimento pensando cosa sarà con l’uscita di Cacciari dalla scena politica ed amministrativa della nostra città.

Bene o male l’intelligenza e la forte personalità di Cacciari, hanno garantito spazi di vita civile di libertà e di presenza ai cattolici veneziani e in particolare a quei credenti che sono convinti che le soluzioni care alla sinistra storica possano risolvere i problemi della collettività.

Da sempre credo che in un paese democratico (e intendo democratico in assoluto non come usano questi termini Stalin o i veterocomunisti anche italiani) i cattolici possono vivere e militare sia nella destra che nella sinistra pur rimando fedeli ai valori evangelici ed operando per il vero bene del popolo, specie dei più deboli.

Ora però mi pare che con l’uscita dalla scena amministrativa di Cacciari, non ci siano più personalità di spessore umano, culturale e politico che possono dare ai cattolici, che ormai sono privi di rappresentanza, perché i vecchi funzionari di sinistra, più furbi, più esperti, più disinvolti e tutto sommato più organizzati, hanno occupato tutti i posti decisionali e la frangia cattolica di sinistra è stata totalmente fagocitata ed emarginata.

I cattolici veneziani sono ormai degli orfanelli appiccicati alle gonne di Madre Chiesa, questo però crea soltanto spirito di rivalsa, tentazione di non collaborazione e di isolamento.

Io, per tantissimi anni, quando a Venezia i cattolici sembravano cittadini di serie B di fronte alle giunte socialcomuniste, mi sono impegnato a fondo, negli ambiti della mia attività, per creare strutture, organizzazioni parallele a quelle pubbliche, che potessero permettere ai cattolici di proporre il loro messaggio sociale e garantire ai fratelli di fede rappresentanza sociale.

Solamente nell’ultimo ventennio ho abbandonato questo isolazionismo per una integrazione con la struttura pubblica ed una collaborazione aperta e fiduciosa. Ora temo davvero che con l’uscita di scena di Cacciari la nuova sinistra, che poi non so perché si chiami nuova, sia stata così poco lungimirante da non lasciare spazio sia ai cattolici di destra che di sinistra!

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