Qualche settimana fa è venuta a trovarmi al Don Vecchi una delle mie “ragazze” delle magistrali, facendomi una proposta che mi ha alquanto sorpreso ma che nello stesso tempo mi ha fatto molto piacere. Questa donna ultrasessantenne, che ha mantenuto una sua bellezza composta ed armoniosa, mi ha detto che lei e le sue compagne di classe, diplomatesi mezzo secolo fa, avrebbero desiderato festeggiare l’evento venendo a pranzare da me al Senior Restaurant del Don Vecchi.
Io ho sempre avuto un certo timore di questi incontri il cui denominatore comune sono vecchi ricordi un po’ sbiaditi e trasformati da tutte le vicende che si sono susseguite da quei tempi lontani ricchi di sogni, di emozioni e di progetti che la vita poi spesso smorza o perfino distrugge. Sarebbe stato però scortese non aderire a questo invito così cordiale che, tutto sommato, nasceva dalla simpatia e da una qualche forma di riconoscenza. Mi lusingava poi il fatto che di tutto lo staff di docenti che, insegnavano materie con un peso ben più consistente della religione, avessero scelto proprio me.
Pur con qualche piccola esitazione e preoccupazione le ho detto che sarei stato molto contento che fossero mie ospiti per il pranzo di una domenica di metà ottobre. Non è che non incontri spesso e con piacere qualche donna dai capelli grigi che mi dica: “Si ricorda don Armando che è stato mio insegnante alle magistrali?”, incontrare però quasi una classe intera è stata un evento veramente insolito. L’incontro è stato molto più felice e positivo di quanto potessi immaginare. Quello che mi ha fatto poi molto piacere è stato il constatare che sono rimaste donne sane, con valori evidenti e soprattutto il sentire che manifestavano con sincerità simpatia, affetto e riconoscenza per il loro vecchio insegnante che ha tentato con tutte le sue forze di trasmettere loro una visione positiva della vita.
L’insegnamento alle superiori mi costò veramente tanto anche perché sono sempre stato convinto di non aver le qualità necessarie, comunque sono stato contento che per loro il ricordo sia rimasto molto positivo.