“Nonostante i preti!”

Anche nel mondo della Chiesa circolano battute, barzellette, sentenze ed altro ancora che mettono quasi sempre in risalto i limiti, le fragilità e le debolezze degli uomini di Chiesa. Mi pare che nel passato queste manifestazioni di anticlericalismo, più o meno pungenti, fossero più frequenti e ben più acide. Ricordo di aver letto alcuni volumi di un prete romagnolo, don Fuschini, uomo di lettere e fine intellettuale dalla penna scorrevole, che sapeva “dipingere” in maniera quanto mai incisiva l’anticlericalismo esasperato della sua terra specie del Ravennate, territorio in cui massoni e mangiapreti si “sposavano” totalmente con i repubblicani di un tempo.

Leggendo quei volumi ho appreso quanto pochi fossero i praticanti in terra di Romagna e quanto fossero oggetto degli strali più mordenti quelle poche vecchiette che ancora frequentavano la chiesa e quanto sarcastiche fossero le invettive proferite da una popolazione generosa e sana ma erede di quel dominio pontificio che non ha di certo brillato per buon governo della cosa pubblica.

Nel mio paese natio, che è parte integrante della Vandea d’Italia, la satira non era così mordace ma comunque illazioni sul costume dei preti non erano certamente infrequenti. Ricordo che una battuta, un po’ più seriosa di altre eccessivamente volgari ma però altrettanto devastante, affermava “che se i preti non erano riusciti a distruggere la Chiesa con il loro comportamento voleva dire che essa era fortemente voluta e protetta dal cielo”.

Mi sono ricordato negli ultimi tempi di queste considerazioni anche alla luce cupa del vecchio prete trentino che “comprendeva” la pedofilia, del giovane prete polacco docente in Vaticano che ha rivendicato il suo diritto all’amore con il “fidanzato omosessuale” o peggio ancora la vera o presunta ma comunque verosimile presa di posizione di un gruppetto di cardinali che avrebbero auspicato e richiesto le dimissioni di Papa Francesco. L’altro ieri quando, prima di iniziare la catechesi del mercoledì, il Pontefice ha chiesto perdono alla folla per gli ultimi scandali avvenuti dentro e fuori dal Vaticano, mi sono commosso comprendendo quanto pesanti siano sempre state “le chiavi di Pietro” ma ora che un Papa vorrebbe liberarci da una impalcatura sacrale per aiutarci a vivere una religione da Vangelo il loro peso è tale da schiacciare letteralmente l’attuale successore di Pietro.

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