Il male oscuro

Credo che sia abbastanza ovvio affermare che le malattie più pericolose sono quelle di cui non si sa di essere affetti. Mi è capitato più volte che qualcuno mi abbia confidato che mentre pensava di stare bene un male subdolo e senza sintomi evidenti stava minando la sua salute tanto che quando se n’è reso conto era tardi e talvolta troppo tardi.

Ho letto tempo fa un interessante articolo di Carlo Carretto, il famoso presidente dei giovani di Azione Cattolica, che quando venne rimosso dal suo ruolo perché ritenuto scomodo dalle gerarchie ecclesiastiche, ha scelto di farsi religioso nell’Ordine dei “Piccoli Fratelli di Gesù” di Charles De Foucauld. Carretto scriveva che la febbre o un qualsiasi dolore sono una grazia del cielo perché rappresentano un campanello d’allarme che ci avverte del pericolo perché sono i sintomi del male subdolo ed oscuro che ci sta minacciando.

Qualche giorno fa una troupe di Raitre è venuta da Roma al Don Vecchi per fare un “servizio” sul nuovo ristorante, destinato alle famiglie in difficoltà, e sull’impegno della Fondazione dei Centri Don Vecchi a favore dei poveri. L’intervistatrice non mi è parsa un granché perché mi è sembrato cercasse di pescare nel torbido facendo emergere la diffidenza nei riguardi degli extracomunitari e dei profughi piuttosto che sottolineare quanto la Fondazione ha fatto e sta facendo per i vecchi, per chi ha bisogno e anche per i fratelli che fuggono dalla guerra e dalla miseria.

Pensavo che le immagini tragiche che la televisione ci mostra ogni giorno di quegli uomini, donne, bambini, affamati, stanchi, disorientati avessero turbato, impietosito e fatto emergere sentimenti di pietà, di condivisione e di generosità e che l’esplicito monito di Papa Francesco “a non voltarsi dall’altra parte, invitando ogni comunità a farsi carico di una famiglia” avessero convinto tutti. Invece con infinita sorpresa e tristezza ho sentito riserve, preoccupazioni, stupide paure, egoismo, timore per il proprio benessere e per la propria tranquillità. Cari vecchi lasciate che vi dica che, anche senza saperlo, portate dentro di voi i peggiori virus e i più malefici bacilli quali l’egoismo, il razzismo, la mancanza di generosità e di consapevolezza che siamo tutti fratelli, che dobbiamo darci una mano e pensare ai più poveri e ai più provati. Vecchi miei curatevi e presto perché questi bacilli portano alla morte del cuore e dell’anima. Se poi il bacillo dell’egoismo si diffondesse sareste i primi a subirne le conseguenze perché nessuno penserebbe più a voi come è stato fatto finora.

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