Il circo Orfei agli Arzeroni

Alcuni anni fa mi recai negli uffici comunali, che ormai da tempo avevano sede nell’ex “Carbonifera” di viale Ancona, per verificare la disponibilità del Comune a metterci a disposizione un’area in una zona centrale su cui costruire una nuova struttura per anziani non completamente autosufficienti.

Presentammo alcune proposte che risultarono però inattuabili per vari motivi, poi uno dei funzionari ci disse che in località Arzeroni era disponibile un’area di circa trentamila metri quadrati che aveva il vantaggio di farci risparmiare il denaro per la costruzione del parcheggio in quanto già realizzato dal Comune. Un altro impiegato, che assisteva al colloquio, uscì con una battuta che mi fece sorridere: “Aiutereste così anche noi perché non vorrei mai che, prima o poi, passasse un giornalista di Striscia la Notizia e tutta l’Italia venisse a sapere che il Comune di Venezia ha costruito un parcheggio inutilizzato in mezzo alla campagna e non collegato con una strada”.

La soluzione ci parve allettante ma alla prova dei fatti l’impresa si rivelò assai più difficile di quanto avremmo potuto immaginare. Realizzato il Don Vecchi agli Arzeroni abbiamo avuto subito l’impressione d’aver costruito una cattedrale nel deserto, in verità c’è ancora qualcosa che ci preoccupa e per questo stiamo stuzzicando la nuova amministrazione comunale affinché predisponga una fermata per autobus vicino alla nostra struttura.

L’altro giorno, quando mi sono recato al Don Vecchi 5, ho notato, con mia grande sorpresa, che sull’area antistante la struttura era nata in un giorno, come per incanto, una città: prefabbricati di ogni genere, un tendone che poteva contenere centinaia o forse migliaia di persone, roulotte e quant’altro. Una strana città con giardino zoologico: un elefante, dei dromedari ed altri animali che brucavano nei prati antistanti la nostra struttura. Il Don Vecchi 5 e il 6, che è già al tetto, sono diventati la piazza maggiore della città del Circo Orfei. Credo che questo evento riuscirà a far conoscere a tutta Mestre le nostre nuove strutture. Il circo è stato un dono inaspettato ma quanto mai gradito.

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