L’amara sorpresa

Una delle accuse che le persone abituate a pensare solo ai fatti propri spesso rivolgono a chi si sforza di aiutare il prossimo è quella di soccorrere i mendicanti di professione, i fannulloni e le persone viziose trascurando i veri poveri cioè quelli che hanno dignità, che non chiedono nulla e soffrono in silenzio.

Non riesco proprio né a stimare né tantomeno ad approvare chi non sa fare altro che criticare senza impegnarsi in prima persona, sono però costretto ad ammettere che nella loro critica c’è qualcosa di vero. In quest’ultimo periodo della mia vita, pur non riuscendo a non dare un euro a chi mi tende la mano con fare mieloso ed avvilito, sto impegnandomi più del solito per tentare di aiutare i concittadini che con dignità preferiscono soffrire in silenzio piuttosto che stendere la mano. Credo che molti conoscano già il mio sogno, che spero stia per trasformarsi in un progetto concreto e realizzabile, di aprire un “ristorante” per le famiglie con un reddito molto basso, per le persone disoccupate o in mobilità. Più ci penso più mi appare un progetto difficile da realizzare, sono però sereno perché l’Arcangelo Gabriele ha detto a Maria che “Nulla è impossibile a Dio”.

Mentre sto perseguendo questa meta, inaspettatamente, l’Associazione di Volontariato “Vestire gli Ignudi” mi ha messo a disposizione una certa somma per offrire il pranzo (euro 5 al giorno) ai residenti dei Centri Don Vecchi con minori entrate. Ho chiesto alla segreteria di svolgere un’indagine e il risultato mi ha messo letteralmente in crisi. Al Don Vecchi tutti vestono benino, nessuno, se non i soliti due o tre scioperati, chiede mai nulla ma i numeri che l’indagine ha evidenziato mi hanno fatto accapponare la pelle! Ho letto con estrema tristezza le note sulle condizioni dei cinquanta residenti: tre non hanno alcun reddito, due dispongono di 250 euro, una quarantina dispone di un reddito compreso tra i 250 e i 500 euro mensili (la maggior parte va dai 300 ai 400 euro) per non parlare poi di quelli con un reddito compreso tra i 500 e gli 800 euro. Spero che gli utili di “Vestire gli Ignudi” mi permettano di offrire il pranzo ad almeno cinquanta residenti sia nel 2015 sia nel 2016.

Vi informo di questa situazione sperando che chi ha del superfluo si ricordi di chi non ha il necessario!

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