Oggi la tecnica fa veramente miracoli! Mi è giunta questa mattina una lettera di Luigi Brugnaro, l’imprenditore che è uno dei candidati a Sindaco di Venezia. Penso però che nonostante il tono amichevole e confidenziale con cui inizia scrivendo: “Caro Don Armando”, la stessa lettera l’abbia inviata a migliaia di concittadini, infatti anche l’anziana suor Michela, mia coinquilina, mi ha confidato che Brugnaro ha scritto pure a lei dicendole: “Cara Michela”.
Il computer è l’artefice del “miracolo” di personalizzare un messaggio che invece è rivolto a migliaia e migliaia di cittadini. Brugnaro chiede ai veneziani se gradirebbero che fosse il loro Sindaco, così come stanno facendo, usando argomentazioni e modi diversi, anche gli altri candidati Sindaco.
Io non conosco affatto il candidato Brugnaro che mi propone di condividere la “missione impossibile di salvare Venezia”, so solamente che è un imprenditore di successo che finora non ha avuto nulla a che fare con la politica “di mestiere”, come lui definisce coloro che hanno fatto di questa nobile arte una professione, però mi è piaciuto il modo di porgersi, l’entusiasmo e la passione con cui dice di voler fare questo tentativo anche se l’esperienza ci insegna che, in queste occasioni, è facile fare promesse che non costano nulla.
Non pubblico la lettera perché desidero che tutti i cittadini che ambiscono a ricoprire questo ruolo, abbiano eguali opportunità di misurarsi e di chiedere consenso.
Spero solo che chi riceverà i voti necessari per diventare sindaco dimostrerà con i fatti le sue reali capacità facendo pulizia di tutto il malaffare e l’incompetenza che hanno ridotto il Comune di Venezia nelle condizioni in cui si trova.