Alla fine della seconda guerra mondiale la casa editrice Einaudi pubblicò due volumi. Il primo dal titolo “Le ultime lettere dei condannanti a morte della Resistenza europea” e il secondo, sempre sul medesimo argomento, dal titolo “Le ultime lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana”. Ho comprato più copie di questi due volumi per regalarli agli amici nel desiderio che anch’essi condividessero l’alto messaggio di queste persone di grandi ideali che pagarono, con il sacrificio della loro vita, il sogno di democrazia, di dignità umana e di libertà. Confesso che le testimonianze di questi uomini e donne liberi, coraggiosi e generosi mi hanno fatto veramente del bene e mi hanno aiutato a prendere coscienza dell’esistenza di valori che valgono più della vita stessa e a ricordare che dobbiamo essere infinitamente riconoscenti nei confronti di chi ha donato queste splendide testimonianze. Da quando sono prete credo di non aver mai lasciato passare il 25 aprile, festa della liberazione, senza ricordare ai miei concittadini che questi eroi hanno pagato con la vita la nostra libertà e la nostra democrazia, motivo per cui dobbiamo loro eterna riconoscenza, sia per il loro eroismo che per le loro testimonianze, e custodire e difendere quei valori, costati tanto cari, a quei nostri concittadini morti perché noi ne potessimo godere. Questa mattina durante la mia meditazione, ho appreso una notizia che non conoscevo e che per associazione di idee ho collegato alle testimonianze suddette. Una cristiana del Canada ha scritto che è profondamente riconoscente a William Tyndale che, nel 1536, fu accusato di eresia e il 16 ottobre dello stesso anno messo a morte per aver tradotto la Bibbia in inglese. Questa notizia mi ha fatto pensare che se io oggi posso vivere una religiosità umana, libera da tabù e da una sacralità razionale lo debbo al coraggio e al sacrificio di cristiani autentici che lungo i secoli e fino all’altro ieri hanno cercato, tra incomprensioni, persecuzioni e condanne morali e fisiche, la verità e il volere di Dio. A tutti costoro rivolgo oggi un pensiero pieno di ammirazione e di grande riconoscenza.