Ogni giorno, con le preghiere del mattino, recito anche il Credo, preghiera che recito assieme ai fedeli anche ogni domenica o in occasione di feste importanti.
Qualche giorno fa mentre lo recitavo, lasciandomi condurre, come una dolce nenia, dal ritmo delle parole che conosco fin dalla mia infanzia, mi è venuto da chiedermi: “Ma io in che cosa credo veramente?”.
D’istinto mi è venuto di rispondermi: “A tutto quello che la Chiesa mi chiede di credere, altrimenti dovrei cambiare mestiere!”. Però nella coscienza mi è rimasta la medesima domanda, magari formulata in maniera più specifica: “Quali sono le verità del Credo su cui mi appoggio con più fiducia e trasporto?”. Con un po’ di fatica e qualche disagio sono arrivato a questa conclusione: credo in Dio senza alcuna perplessità ed incertezza, credo che il cristianesimo dia le risposte più esaurienti alle domande sulla vita, sui rapporti umani, sul domani prossimo e futuro e credo che la Chiesa, con il suo insegnamento ed anche con i suoi riti mantenga vivi nel tempo e per tutti la proposta ed il progetto di Gesù. Di questo sono assolutamente sicuro e offrirei la mia vita per testimoniarlo, su tutto il resto invece, pur dopo tanto indagare, talora perfino esasperato, quante perplessità e quanti dubbi! Mi auguro tanto che il buon Dio accetti come sufficiente l’essenziale! Forse posso aggiungere, a mia difesa, che sono impegnato in una ricerca vera e sofferta e aperto ad ogni spiraglio di luce che da qualsiasi fonte mi giunga. Spero tanto che tutto questo mi basti!