Educazione

Per molti anni mi sono occupato dei maestri essendo stato nominato dal Patriarca di allora consulente ecclesiastico dell’associazione professionale dei maestri cattolici “A.I.M.C.”.

Nei corsi di pedagogia che venivano organizzati per gli insegnanti ho sentito ripetere mille volte che educare significa aiutare i ragazzi ad esprimere il meglio delle loro potenzialità.

L’arte dell’educare consiste nel fare emergere i valori che sono insiti nella natura umana ma che hanno bisogno di qualcuno che faciliti e renda possibile questo sviluppo e questa crescita.

Un’educazione eccessivamente permissiva, non solo non aiuta questo processo ma rende facile l’inselvatichirsi del comportamento.

Oggi si corre questo pericolo: vedi il bullismo a scuola, l’inciviltà di chi imbratta i muri, la guerriglia dei membri dei centri sociali e la rissosità in Parlamento.

Oggi più che mai c’è bisogno di regole ma soprattutto di educatori sociali che abbiano il coraggio, la forza morale e la convinzione per farle rispettare.

Un mio amico prete, che faceva l’uomo di sinistra, affermava di frequente che la democrazia è giusta ed auspicabile ma essa deve avere un forte leader!

Per l’Italia non è certamente auspicabile l’avvento di un altro duce ma solamente che qualcuno di molto autorevole imponga il rispetto delle leggi.

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