Ho avuto l’opportunità di toccare con mano quanto sia vera l’affermazione che il Manzoni mette in bocca allo sfortunato Lorenzo Tramaglino, il protagonista dei “Promessi Sposi”.
Sento il bisogno di raccontare ad amici e colleghi due episodi tra i più significativi che mi siano capitati mentre ero attanagliato dalla preoccupazione per come saldare i conti delle strutture mediante le quali speravo di tradurre concretamente il comandamento di Gesù: “Ama il prossimo tuo”.
Una mattina, mentre mi dibattevo tra le difficoltà economiche ed i conti da saldare relativi al Don Vecchi Due, un’anziana signora, dopo aver atteso tre quarti d’ora perché mi liberassi dagli impegni, entrò in ufficio e senza tanti preamboli mi disse: “Don Armando ho deciso di donarle un miliardo di lire per la sua opera”.
La somma mi arrivò per un cammino un po’ tortuoso perché lei morì improvvisamente e qualcuno dei parenti tentò di approfittarne, comunque poi la somma mi arrivò fino all’ultimo centesimo ed ora 142 anziani beneficiano di un alloggio presso la struttura pagata in notevole parte da questa benefattrice. Pensavo che nella mia vita un “miracolo” del genere non mi sarebbe più capitato, invece mi sbagliavo. Un’altra donna, che sta elargendo l’eredità di una sorella defunta, qualche giorno fa mi ha promesso settecentomila euro (l’equivalente di un miliardo e mezzo di vecchie lire) che supera di un bel po’ l’offerta precedente!
Se gli obiettivi sono validi e disinteressati al Buon Dio non mancano proprio “gli amici” per farci pervenire ciò che ci occorre.
Provare per credere!