Mi sono domandato più volte, e finora non sono ancora riuscito a capirlo fino in fondo, perché nutro una simpatia particolare per i convertiti. Ho sempre avuto l’impressione che sia i convertiti che ho conosciuto sulle riviste o nei libri, sia quelli che ho incontrato personalmente durante la mia lunga vita, abbiano una ricchezza umana, un entusiasmo per Cristo e una fede più calda e profonda degli altri cristiani.
Se mi rifaccio ai primi, nutro per san Paolo, sant’Agostino, san Girolamo e per altri ancora del passato lontano o recente, una simpatia istintiva, nutro per loro un’ammirazione che ho per pochi altri personaggi della tradizione cristiana.
Questa mattina ho letto il brano del Vangelo che narra l’approccio e la confessione pubblica di Maria di Magdala, là nella casa di Simone, di fronte ad una tavolata di personaggi notabili per la loro fin troppo dichiarata fedeltà al messaggio della Bibbia, di credenti un po’ bacchettoni e formalisti. Una volta ancora, durante la lettura del racconto, ho compreso il bisogno di perdono e di redenzione della Maddalena, la donna di strada che aveva cercato amore presso chi le poteva dare solo passione. La donna di questa pagina del Vangelo era stata turbata nello spirito, ma il male, fortunatamente, non aveva ancora intaccato la parte più delicata del suo cuore che cercava solamente tenerezza e comunione. Maddalena trova finalmente in Gesù ciò che confusamente cercava e, una volta trovato, non le interessa per nulla il giudizio maligno, sprezzante ed amaro di chi è solamente preoccupato di un perbenismo di facciata.
L’emozione che ho provato durante la lettura di questa pagina del Vangelo ha portato a galla un episodio dolce ed edificante del mio passato. Roberto Joos, brillante giornalista del Gazzettino, era pure un pittore affermato che ho conosciuto durante una bella stagione vissuta con i pittori della nostra città. Joos mi propose un giorno di dipingere una tela per la mia chiesa. Nonostante mi avesse chiesto di scegliere io il soggetto del quadro, volli che lo facesse lui. Egli scelse la Maddalena. Portò in chiesa una bella ragazza e lavorò a lungo ritraendo il momento in cui Maria di Magdala, con uno sforzo immane, volta le spalle al mondo di prostitute e di drogate a cui era legata e si aggrappa alle ginocchia di Gesù come l’appiglio che la può salvare dal naufragio.
Il quadro è proprio di una stupenda dolcezza, esprime il bisogno di pace interiore e di chiarezza. Anche se un vecchio parrocchiano, come il fariseo del Vangelo, mi rimproverò dicendo che quel quadro avrebbe adescato i nostri giovani perfino in chiesa.