In passato si è fatto un gran parlare della soppressione degli “enti inutili”. In Italia non ricordo quale sia stato il partito politico che ha scoperto questa “carta vincente” e per qualche anno ne ha fatto la sua bandiera. Mi pare che in realtà sostanzialmente non sia successo nulla, o peggio che paradossalmente si sia creato un altro ente, diventato pur esso inutile, per sopprimere gli enti suoi simili.
Ogni tanto salta fuori qualche bravo giornalista che si piglia la briga di elencare una interminabile litania di enti, creati nel tempo, che continuano a vegetare, pagando spesso in maniera consistente consigli di amministrazione e burocrati che pare percepissero lo stipendio per creare difficoltà e mettere intoppi a quei pochi cittadini che, armati di buona volontà e di coraggio, tentano di aprire strade nuove per produrre ricchezza e benessere.
Qualche giorno fa Renzi ha soppresso l’ente veneziano “Magistrato alle acque” perché non adempiva al compito per cui era stato creato, e per di più i suoi dirigenti hanno approfittato del loro ruolo per lucrare a livello personale. Qualcuno però, anche in questo caso, si è perfino lagnato perché questo rudere del passato è stato rimosso.
Ci sono certi mostri sacri, vere cariatidi inutili – perché non sorreggono alcunché – che anzi ingannano, col loro aspetto esterno che col tempo ha quasi assunto un aspetto sacrale.
In questi giorni è toccato alla Sovrintendenza ai beni artistici e al territorio di dimostrare la propria inefficienza, la propria inutilità e perfino la capacità di provocare danni enormi mortificando ed impedendo a chi ha intelligenza e buona volontà di lavorare e produrre. I quotidiani locali hanno scoperto che i funzionari di questo ente hanno praticamente impedito la realizzazione del Palais Lumière, questa enorme struttura che avrebbe dato lavoro immediato e futuro a cinquemila operai, a motivo di un vincolo in realtà inesistente.
Ho letto sulla stessa stampa che Cardin ha speso, per questo progetto mancato, ben dodici milioni di euro. Quasi certamente direzione e funzionari di questo ente quanto mai arrogante, che pontificano su tutto senza averne l’intelligenza, spessissimo mettono i bastoni fra le ruote agli imprenditori per motivi spesso puramente formali ed arbitrari, rimarranno al loro posto pur avendo provocato alla collettività, per la loro leggerezza, danni di miliardi di euro.
Io ho forse il dente avvelenato per l’ostruzionismo ostinato che ho incontrato nei riguardi di Villa Flangini, della canonica e della chiesa, avendo incontrato una chiusura ed una prepotenza inconcepibili. Comunque credo che sia giunto il tempo di far pagare i danni non solamente a chi ruba, ma pure ai responsabili di questi enti che dovrebbero salvaguardare la nazione da abusi, ma che invece finiscono per essere spesso di danno per la loro presunzione e la loro inefficienza.
16.07.2014