Il fraticello

Un paio di anni fa un bel ragazzo mi disse che si sentiva chiamato ad impegnare la sua vita per qualcosa che conta davvero. In quella occasione mi donò settantamila euro, la sua ricchezza, perché voleva presentarsi al Signore libero e senza legami. Ho seguito da lontano il suo itinerario religioso ed egli la mia vita di vecchio prete. Ogni settimana gli ho mandato “L’incontro”, è stato il mio piccolo contributo alla sua formazione religiosa.

Un paio di settimane fa Lorenzo mi ha mandato la sua foto, vestito da fraticello francescano, assieme a quella di sei compagni che hanno pronunciato i primi voti di povertà, castità e obbedienza.

Di primo acchito mi è venuto da pensare: “chissà che i frati non lo rovinino!”, perché non tutte le mie esperienze in questo settore sono state esaltanti. Poi ho pensato a Francesco d’Assisi, lieto e povero e l’ho affidato alla sua scuola. Però non ho saputo resistere alla tentazione di scrivergli: «Sii te stesso perché il Signore ti ha fatto unico ed irripetibile!”. Sono sempre stato sospettoso delle “regole” quando tentino di produrre uomini tutti uguali col marchio di fabbrica.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.