La particella di Dio

M’è parso doveroso informarmi sulla recente scoperta scientifica che la stampa ha definito “La particella di Dio”. Ho letto con attenzione parecchi articoli di carattere divulgativo, ma non ci ho capito niente. Le spiegazioni della stampa, pur tentando esse di semplificare e rendere comprensibile l’argomento, almeno per me, non sono riuscite a spiegarmi ciò che l’esperimento ha dimostrato.

Io sono rimasto alla metafisica “sposata” da san Tommaso, in cui si afferma che ogni effetto presuppone una causa. Ora se con la “particella di Dio” si fosse scoperto il bisnonno dell’atomo, per me non cambierebbe assolutamente nulla, perché vorrebbe semplicemente dire che per spiegare l’esistenza del bisnonno bisogna risalire al trisavolo. Dio rimane colui che è la fonte dell’essere, perché una fonte prima ci deve essere per spiegarci la presenza dell’acqua.

Zichichi, il famoso scienziato, è andato un po’ oltre scrivendo: “L’attuale messaggio della scienza è quindi che tutti noi siamo figli di una logica rigorosa, non del caos: l’ateismo è un atto di fede – non di ragione – nel nulla.

Meglio ancora, perché mentre i credenti hanno il conforto della ragione e la scienza dalla loro parte, gli atei hanno solamente la “fede” nella loro supponenza.

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