Il vecchio Patriarca, cardinale Roncalli tornava frequentemente a ricordare a noi seminaristi e poi giovani preti, che il nostro tempo era un tempo bello per la fede e che non era vero che il mondo di oggi fosse peggiore e meno credente di quello del passato. Il nostro Patriarca di allora era non solo un uomo di fede solida, ma era pure un prete saggio capace di valutare i veri valori propri di ogni stagione della storia e capace di leggere i segni dei tempi.
L’immenso popolo dei santi per molti è costituito soltanto da personaggi dei secoli passati, mentre sono convinto che oggi nel mondo cristiano e non, ci sono molti più uomini santi, non solo, ma i santi di oggi hanno pur una consistenza ed uno spessore religioso ben più consistente di quelli del passato. Nelle mie letture non faccio che scoprire ogni giorno delle figure così belle, delle personalità di ogni età e di ogni categoria, così ricche di spiritualità e di valori umani, di una taratura religiosa infinitamente superiore a quella di santi che il calendario ci offre ogni giorno.
Al mattino seguo con attenzione un certo monsignor Pellegrino che in un paio di minuti presenta alla Rai “Il santo del giorno”. Lo fa bene, con parole appropriate, cogliendo gli aspetti più comprensibili per gli uomini del nostro tempo, però io preferisco di gran lunga “i santi” che vado scoprendo leggendo i quotidiani e le varie riviste.
In questi giorni, nel breviario, viene narrata la vita e le vicende del pio e santo re David. Tutti ricordiamo la prodezza di Davide, ragazzo dai capelli fulvi e di bell’aspetto che abbatte Golia, guascone superarmato, con un ciottolo di fiume lanciato con la sua fionda. Però, leggendo nel breviario le vicende narrate dalla Bibbia, vieni a sapere che questo “pio e santo re” ne ha fatte di cotte e di crude, tanto che se vivesse ai nostri giorni bisognerebbe demandarlo alla suprema corte dell’Aia per i suoi crimini.
Non vorrei scandalizzare le anime belle, ma a cominciare con la sua non innocente amicizia “particolare” con il giovane figlio di Saul, alla vicenda in cui si narra che uccide i filistei e conta sull’unghia 200 prepuzi per ottenere la figlia di Saul; quando poi si parla della prole, vieni a sapere che dei suoi sette-otto figli, ognuno gli è stato dato da una donna diversa. Non contento di queste, s’innamora della moglie del suo ufficiale Uria e per nascondere la sua marachella lo fa uccidere; e ancora due messaggeri che gli portano notizie che egli “ufficialmente” non gradisce, senza pensarci un istante li fa sgozzare. Per non parlare poi delle sue guerre di aggressione e delle sue pretese che Dio gliele facesse sempre vincere.
Teniamoci la nostra religiosità, i nostri santi e la nostra poca fede, che tutto sommato è tanto più santa e più nobile non solo dei tempi descritti dalla Bibbia, ma anche di quello dei secoli passati più recenti e di “letture spirituali” ne possiamo trovare di edificanti anche sui libri e le riviste di oggi!