Un tempo ero assai preoccupato per la ripetitività della celebrazione dei fondamentali “misteri” cristiani, concepiti come eventi o riferimenti più importanti della proposta evangelica, quali le feste fondamentali – Natale, Epifania, Pentecoste, Ascensione, ecc. – che finivano per diventare tappe scontate, poco significanti, quasi monotone ed incapaci di suscitare sentimenti vivi e forti.
Nulla di più sbagliato, perché se la preparazione e la meditazione sono attente ad approfondite, la stessa verità si manifesta in un contesto sempre diverso, “il mistero”, ossia l’evento – si tratti della vita di Cristo o di un suo discorso o parabola – vengono ad assumere sempre un volto nuovo, sempre “fresco” ed interessante.
La verità, quella vera, è sempre nuova, ha sempre riflessi diversi e suscita nel cuore del discepolo tensioni, sensazioni e stimoli veramente fecondi.
Quest’anno, per la copertina di Pasqua de “L’incontro”, pensando alla Maddalena che, inebriata dalla scoperta della resurrezione di Cristo, torna felice ad annunciare questa meravigliosa novità agli apostoli, ho scelto il bel volto sorridente di una giovane donna e le ho messo in bocca le soavi parole di una poesia di padre David Maria Turoldo.
La mia folgorazione, per Pasqua, è stata il bisogno e il dovere, oltre che il dono e il privilegio, di fare l’annuncio della resurrezione con una voce, un volto veramente bello e felice, che odori di ebbrezza e di gioia indicibile. E’ semplicemente meraviglioso poter dire ai fratelli che incontro: «Cristo ha vinto la morte, io so di camminare verso il mattino di un nuovo giorno, più bello di tutti i giorni che ho vissuto e che potrò vivere.
La mia preghiera ardente ed appassionata per Pasqua è stata questa: “Aiutami Signore ad essere testimone credibile della tua resurrezione”.
Ho tentato di vestirmi a festa, di indossare finalmente gli abiti belli dell’ottimismo, della speranza e del coraggio di vivere. Spero e voglio riuscire a mantenere questo volto!