La legge

Da cinquant’anni non prendo più in mano un testo di storia della filosofia, motivo per cui i miei ricordi su questa materia sono abbastanza annebbiati. Credo però di ricordarmi, seppur confusamente, che sia stato il filosofo Bacone a parlare degli “idoli” che sono venerati in ogni tempo e ai quali si offrono “sacrifici” anche nella nostra società.

Noi ci vantiamo di essere monoteisti, di avere una fede nobile nell’unico Dio “Creatore e Signore del cielo e della terra”. In verità ho invece l’impressione che siamo ancora in un mondo dedito all’idolatria, nonostante che viviamo nel terzo millennio. Il pantheon attuale s’è anzi arricchito di nuove divinità: la “linea”, l’automobile ultimo modello, la moda, la vacanza esotica, il denaro, il successo ad ogni costo, ecc. ecc. Per servire questi idoli l’uomo di oggi è disposto a fare ogni sacrificio e pare che viva solamente per averne le “grazie”.

C’è una di queste divinità, oggi molto in auge, che sembra, almeno di primo acchito, nobile e perfino sublime: la legge! Capita che un certo numero di cittadini, più o meno saggi e più o meno onesti, riescano ad ottenere un numero di consensi necessari per varare una legge. Una volta sancita questa legge, essa diventa uno dei nuovi idoli, che ha una “casta di sacerdoti” ben remunerati e con moltissimi privilegi, preposti a farla osservare.

Questa divinità ha i suoi templi e i suoi devoti, che con una fede assoluta la osservano, o almeno fanno finta di osservarla, e soprattutto l’impongono e spesso più volentieri se ne servono a loro vantaggio.

Io ritengo che la “legge” sia un elemento importante, anzi necessario per il buon andamento della società, però sono ancora più convinto che quando essa diventa un “idolo” essa finisca per schiavizzare e mortificare la dignità del cittadino. Rimango perciò assolutamente fedele discepolo di quell’esaltante e saggio Maestro che è Cristo, il quale afferma, in maniera lucida: “La legge è a servizio dell’uomo e non l’uomo servitore della legge!”. Motivo per cui sono estremamente scettico verso chi, nel nostro Paese, sta facendo della legge un idolo che piuttosto che donarci libertà ci schiavizza.

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