Qualche settimana fa ho introdotto la liturgia della messa prefestiva, che celebro con gli anziani del “don Vecchi”, tra la sorpresa generale, con queste parole: “Il Signore, nonostante i suoi infiniti impegni, trova tempo questa sera per venire tra noi anziani a darci i consigli di cui abbiamo bisogno e per ascoltare le nostre richieste”. S’è fatto silenzio e la messa è iniziata, tenendo conto che c’era questo ospite importante tra noi.
M’è parso che il mio sermone, i canti e le preghiere dei fedeli, tenessero conto di questa presenza di Gesù. M’è parso ancora che ognuno si sentisse compreso, come lo furono i partecipanti alle nozze di Cana in cui Cristo fece il suo primo miracolo, sperando anche noi che lui trasformasse noi, “acqua queta della laguna”, in autentico barbera.
Questa frase m’è nata da un vecchio ricordo della mia lunga vita in parrocchia. Tanti anni fa avevo notato che un’anziana maestra in pensione, originaria dell’Istria, passava lungo tempo in chiesa nei tempi in cui essa era deserta. Se ne stava tranquilla nel suo banco, silenziosa ed apparentemente indifferente a quello che accadeva nel tempio. Siccome la conoscevo bene, perché mille volte mi aveva parlato del dramma che pesava sul suo cuore per l’uccisione del marito e del giovane figlio da parte dei titini, un giorno le chiesi come mai venisse sempre in chiesa nei tempi in cui essa era pressoché deserta. La vecchietta mi rispose con candore e naturalezza: «Il buon Dio deve essere molto impegnato con i problemi che gli pongono gli uomini di questa nostra società e perciò penso che non possa perdere il suo tempo per ascoltare questa povera vecchia; allora vengo nei tempi in cui suppongo sia più libero!»
Di certo è semplicemente meraviglioso il poter pensare che il Signore trovi sempre un po’ di tempo per ognuno di noi, per ascoltare spesso le nostre facezie e i nostri discorsi così poco saggi. Eppure è certamente così! Mia madre aveva ben sette figli, ma credo che nessuno di noi si sia mai accorto che ella non avesse tempo per ascoltare ognuno di noi sette. Papa Luciani disse che Dio “ha un cuore” di padre e di madre contemporaneamente. Se è così son ben felice di poterne approfittare.