Adesso, che mi pare d’aver scoperto il volto più bello della vita e della natura, proprio adesso che mi pare d’aver imparato a guardare ogni uomo e ogni donna con gli occhi di un fratello e di un innamorato, mi pare che sia giunto il tempo di andarmene.
Talvolta avverto un senso di mestizia, di malinconia, quasi mi pare di essere arrivato troppo tardi a guardare con occhi nuovi, più saggi e più ricchi di meraviglia il mondo e gli uomini, e soprattutto urge, dentro di me, la preoccupazione e il desiderio di passare questa dolce scoperta a chi ha ancora molto tempo davanti a sé. Talora con la tristezza mi pare che, magari confusamente, compaia perfino la delusione e lo scoramento.
In questi giorni ho visto sul “Gazzettino” un articolo sulla laguna, sulle valli e sulle zone palustri nelle quali Hemingway amava andare a caccia, ed ho pensato alla fine tragica di questo stupendo narratore, che ha bevuto la vita a grandi sorsi, ubriacandosi di bellezza e di esperienze di ogni tipo; però senza controllo, senza misura e senza certezze.
Ho ripensato in questi giorni a quel capolavoro tragico di Hemingway “Il vecchio e il mare”: la lotta appassionata ed esaltante del vecchio pescatore che con sforzi inauditi riesce a catturare il pesce, lo lega alla barca per portarlo a riva, ma gli altri pesci se lo divorano e lui arriva alla spiaggia solamente con la lisca nuda. In questo lungo racconto c’è tutta la malinconica e disperata filosofia dell’autore di “Per chi suona la campana?” e di “Addio alle armi” sulla disfatta di Caporetto.
Anche se questa sensazione emotivamente talora mi turba, voglio giocarmi ciò che mi resta, fino all’ultimo respiro, sulla verità donataci da Cristo. Voglio calarmi nella veste del “curato di campagna” di Bernanos quando scrive: “Poco importa se vesto da beccamorto, io posseggo la gioia del vivere e del morire e ve la donerei per nulla se soltanto me la chiedeste!”
Voglio essere un annunciatore di speranza, la sentinella biblica che annuncia che “la notte” sta per finire e spunta già l’alba del nuovo giorno. Questa possibilità è la mia ricchezza più grande, della quale voglio rendere partecipi tutte le creature che incontrerò sulla mia strada!