I miei concittadini hanno appreso la mia avventura chirurgica da “L’incontro”, forse lasciandosi impressionare dalla cronaca un po’ fiorita del mio diario. Tanto che ho l’impressione che siano tutti un po’ sorpresi di vedermi sano e pimpante nonostante i miei ottant’anni passati e le mie disavventure renali.
Talvolta penso che “L’incontro” faccia la funzione di seminare certe notizie che poi, come le piume sparse dal vento, vanno a finire in ogni dove e perciò tanti cittadini, più di quanti io pensi, finiscano per conoscere certe vicissitudini della vita, oppure che passino delle immagini settimanali che rimangono impresse nella fantasia senza poterne conoscere il seguito.
Io ritengo che tutto questo sia positivo, perché da un lato crea una familiarità, per cui ci sentiamo tutti coinvolti da un comune destino e dall’altro lato sdrammatizza certi eventi, che sono certamente gravi, ma che si possono anche vincere. Non mi spiace di poter dare questa testimonianza in diretta, spero che tutto questo possa aiutare taluno a superare angosce forse esagerate e al tempo stesso aiuti a capire che certi incidenti, anche di una certa gravità, fan parte dell’avventura della vita. Non si deve pensare che la nostra esistenza debba procedere tutta piatta, informe e tranquilla. Una battaglia vinta procura molta soddisfazione, aiuta i medici a cimentarsi con fiducia contro il male, constatando che esso, pur chiamandosi col nome tetro di cancro, si può vincere e non una volta soltanto!
Molti non immaginano neanche quanta ricchezza interiore procurino certe prove superate, io penso che non sarei neanche quel poco che sono, se non fossi passato attraverso certe disavventure fisiche. Poi non vi dico il piacere che provo quando mi capita di incontrare persone, di cui non ricordo il nome e che forse neanche conosco, che si sorprendono felicemente vedendomi perfino troppo florido, dopo essere stato sottoposto ai ferri della sala operatoria.
Spero che la mia testimonianza di fiducia nella vita, nel prossimo, negli operatori sanitari, possa aiutare chi ha timori del genere e che la mia scelta di vivere tutta la vita in tutti i suoi aspetti come un’avventura, tutto sommato positiva, possa essere di una qualche utilità anche per i miei concittadini.