La storia della Galleria San Valentino è stata sempre tribolata. Ho sognato che l’apertura del “don Vecchi” a Marghera potesse offrire a quel popoloso rione un centro di cultura e d’arte del quale era totalmente sprovvisto. Ho sognato che il gruppo abbastanza nutrito di critici che conosco da anni mi avrebbe dato una mano per realizzare e far funzionare la galleria, ma uno è morto, un altro si è ammalato, un altro ancora s’è ritenuto troppo lontano, qualche altro ha optato per la sua vita con abitudini consolidate, infine c’è stato chi s’è accorto che la galleria l’impegnava ad appuntamenti fissi ed abbastanza frequenti. Fatto sta che mi sono ritrovato solo soletto con i miei sogni di seminare il culto dell’armonia e della bellezza anche tra i capannoni abbandonati ed arrugginiti della Marghera industriale sognata dal conte Volpi.
Mi sono rivolto alle gallerie sorte a Mestre sulla spinta di monsignor Vecchi, che come me ha sempre inteso la proposta cristiana come una proposta globale che tende ad un nuovo umanesimo, ma non ho trovato né comprensione né aiuto. Fortunatamente un amico, soprattutto di mia sorella Lucia, più che di me ha avuto pietà di questo povero sognatore, e non so con quali lusinghe ha convinto una giovane signora, laureata in storia dell’arte, a farsi samaritana per questo vecchio prete malconcio e in panne.
Abbiamo avuto un primo incontro un paio di settimane fa e m’è parso che avesse scelto di fare questa nuova esperienza con spirito sereno e quanto mai positivo. Non so quale sarà il risultato di questa “assunzione”, di certo io considero già un gran regalo l’aver incontrato qualcuno che non dica pregiudizievolmente di no, come è così facile sentirsi rispondere ad ogni richiesta di impegno per un servizio.
L’incontrare invece qualcuno che, nonostante gli impegni, cerca di trovare un po’ di spazio anche per te, è una vera fortuna o, meglio ancora, una grazia del Cielo!
Il Patriarca Urbani diceva di non chiedere mai un favore per un servizio a chi non fa niente, perché ti dirà subito di no, ma di chiederlo invece a chi è molto occupato, perché quella persona generosa troverà quasi sempre il modo di aiutare anche te. Ora ho avuto conferma che il vecchio Patriarca di Venezia aveva ragione!