Vacanze in città lontano dalla moda e dalle code

Immagino che non ci sia a Mestre qualcuno così ingenuo da pensare che verso sera, o prima di andare a letto, ripensando ai fatti o agli incontri della giornata, riporti sulla carta sensazioni o riflessioni provate in rapporto a quello che ho visto o sentito durante il giorno.

Le cose non stanno così. Quando qualcosa della realtà in cui vivo, provoca in me delle reazioni o dei sentimenti, faccio un appunto poi, quando ho un po’ di tempo, butto giù qualche riga per mettere a fuoco quello che ho provato, oppure ho concluso sperando che tutto questo possa aiutare qualche amico lettore de “L’incontro”. Quindi il legame o il rapporto tra il giorno segnato sul diario e l’avvenimento sono del tutto fittizi. Spessissimo ciò di cui descrivo sotto il nome di un giorno è datato in realtà in tempi più lontani, talvolta perfino di mesi.

Qualche volta mi è capitato di fare riflessioni sulla pioggia come fosse caduta il giorno prima, mentre nel giorno segnato sul calendario, il sole spaccava le pietre.

Oggi sto godendo particolarmente della mia città in solitudine, per cui sto provando le dolci e soavi sensazioni di San Benedetto da Norcia “O beata solitudine, o sola beatitudine”

La città è semideserta in questi giorni vicini a ferragosto, il ritmo sia di veicoli che di persone è di molto rallentato per cui mi godo appieno questa “fase agostana” e sento tanta commiserazione e compatimento per le pene di chi è imbrigliato in venti, trenta chilometri di coda, mentre io posso muovermi agilmente, trovo da parcheggiare ogni dove.

Cosa cerca la gente?
Immagino la pace, il silenzio, il riposo tranquillo, ma allora perché li va a cercare lontano, in luoghi scomodi e costosi, quando tutti sanno che la sagra durante agosto si sposta puntualmente a causa delle ferree leggi economiche ove negli altri mesi c’è silenzio e pace.

E’ arcinota a tutti questa alternanza di situazioni, eppure non passa anno che la gente non segua il magico pifferaio della moda che puntualmente li delude a caro prezzo.

Mi viene da pensare che la libertà più elementare la si conquista prima di tutto pensando con la propria testa, non intruppandosi con la maggioranza! Anche quest’anno quindi mi sto godendo beatamente le vacanze in città.

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