Il senso del dovere

Gli anziani con cui vivo talvolta appaiono logori, suonati o rassegnati alla monotonia del quotidiano, quasi sempre poco propensi all’impegno e a nuove iniziative. In realtà non è proprio così, almeno per certi aspetti della vita sto rendendomi conto che sono più informati di quanto non sembri su tutte le provvidenze che la civica amministrazione e la Ulss pongono in atto a loro favore. A cominciare da metà giugno, e credo che la cosa procedaerà fino a settembre, li vedo spesso che arrancano dietro a valigioni trascinati da qualche figliolo o nipote diretti ai luoghi di villeggiatura.

Gli anziani conoscono veramente bene tutti la provvidenza messa in atto dal comune; non hanno certa bisogno di “Centri di ascolto o di sportelli di informazione per sapere le modalità e i calendari dei turni di villeggiatura al mare e ai monti. Taluni partono ritornano e ripartono senza darlo troppo a vedere, mentre mostrano d’essere sorpresi per qualche euro d’aumento. Con estrema facilità hanno scoperto molto in fretta di poter fruire dei generi alimentari offerti dal Banco alimentare e della medesima opportunità di beneficiare dello spaccio che mette a disposizione gratuitamente frutta e verdura.

Anche nel settore della terza età c’è una grande sensibilità e prontezza per quanto riguarda i diritti mentre spesso si fa orecchio da mercante per quanto riguarda ciò che si può e deve fare per gli altri.

Tempo fa un opinionista osservava in un periodico che dopo Mazzini non c’è stato alcun altro in Italia che abbia parlato dei doveri del cittadino! Mi convinco sempre di più che nel nostro Paese la necessità più grave non sono tanto le leggi, provvedimenti perequativi, le riforme sociali che facciano cambiare la mentalità, il costume della nostra gente. I politici, i sindacalisti e i mass media hanno arrecato dei danni che sono pressoché irreparabili, che solamente grandi riformatori possono riparare.

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