Articolo tratto da “L’Incontro” del 25 settembre 2022
Mercoledì scorso (14 settembre, NdR) don Armando Trevisiol ha ricevuto l’onorificenza dal Presidente della Repubblica che gli conferisce il titolo di “Ufficiale al Merito” della Repubblica italiana.
Si tratta di un’onorificenza laica che attesta la riconoscenza di tutti per l’intenso lavoro svolto da don Armando anche a servizio della crescita civile del nostro territorio. Fin qui il fatto.
Da parte sua, don Armando è lieto per questo segnale di affetto e ringrazia molto quanti si sono operati per offrirgli l’onorificenza, ci tiene però a sottolineare che da solo non avrebbe mai potuto far nulla. Il riconoscimento va dunque esteso a tutti i collaboratori e a i volontari di questi decenni di attività. Ricorda che anche Giulio Cesare non avrebbe certo potuto conquistare la Gallia se con lui non ci fossero state le truppe e i cuochi.
Il nostro caro don Armando chiede dunque che su questo foglio (e blog, NdR) la gratitudine sia estesa a quanti hanno lavorato al suo fianco e noi personalmente ne siamo onorati. In secondo luogo, sappiamo bene che don Armando è sempre stato molto schivo rispetto a questo genere di titoli. Mentre altri cercano nuovi appellativi e talvolta li inventano pure, lui vive per il Signore e per i fratelli.
Questo deve restare il nostro stile sempre. Finché staremo umili saremo anche vitali. Se dovessimo montare in superbia, la nostra opera diventerebbe presto sterile.
Don Gianni Antoniazzi