Da “LA FESTA” – 19 novembre 2017
settimanale delle parrocchie di San Cassiano e San Silvestro di Venezia
in occasione della giornata del povero promossa dal Papa, ha strappato l’applauso dei fedeli e li ha spinti alla generosità, la testimonianza di un povero che con l’aiuto dei concittadini ha ritrovato la strada della redenzione e s’è nuovamente reinserito nella comunità. Credo che portare alle assemblee liturgiche queste testimonianze personali di chi ha vissuto in proprio certi drammi umani sia quanto mai più efficace delle solite prediche spesso scontate.
don Armando
DOMENICA SCORSA È STATA SPECIALE
L’iniziativa di Papa Francesco di dedicare una Giornata Mondiale di preghiera per i Poveri ci ha sorpreso.
La testimonianza di Alberto, durante l’Eucaristia delle 10.30 a S. Cassiano, ha toccato il cuore dei presenti e ha strappato due applausi di solidarietà.
Alberto ci ha invitato a non etichettare ed isolare chi vive ai margini della strada; anche lui era uno di questi. Frequentava le mense cittadine per i poveri, aveva trovato soccorso presso il dormitorio della Caritas, vedeva scorrere la vita davanti a sé e non riusciva ad inserirsi. Poi la carcerazione, la riflessione, il cambiamento e l’aiuto di volontari e di un’Associazione gli hanno permesso di trovare lavoro e casa. Ora è pienamente inserito nella società, ha riallacciato i rapporti con la famiglia, ha incontrato una ragazza… Insomma si sente più realizzato, ma c’è un ultimo desiderio che Alberto ha espresso: continuare il cammino di Fede.
Per questo l’ho inserito nella catechesi degli adulti. Lui, prima emarginato dalla società, ora chiede di sentirsi accolto da una comunità di Fede.
Siamo contenti di accoglierlo tra noi. A pranzo ci siamo incontrati con lui e con due altre persone che hanno vissuto l’emarginazione. Attorno alla tavola sono emersi dialoghi sull’esperienza del disagio da loro patita ma soprattutto sulla forza che la Fede ha esercitato su di loro.
Mentre parlavano rimanevo colpito dalla profondità del loro amore per Gesù e mi dicevo:” ma guarda se proprio con persone che vivevano nella precarietà e che ora continuano a non nuotare nell’oro devo sentire discorsi di fede?” È stato davvero un pranzo speciale.
Ma la Giornata dei Poveri non ha colpito solo me: in settimana una signora mi ha avvicinato e mi ha detto: “tenga questa busta, è per i poveri. Ho sentito quanto ci avete detto domenica scorsa, sono andata a casa, ho preso una collana che custodivo da anni, l’ho portata da un “compra-oro” e l’ho venduta. Questo è il ricavato”.
Una pensionata mi si è avvicinata in settimana e mi ha consegnato una somma consistente sempre per i poveri e altri hanno fatto lo stesso gesto. So che altri parrocchiani stanno decidendo di compiere questa opera di Carità. Tutto questo ci conferma su quanto espresso dal Papa: i poveri sono uno stimolo per ritrovare la freschezza del Vangelo. Ebbene, questo l’abbiamo sperimentato anche noi domenica scorsa e in questa settimana.