Da “SAN NICOLO’ E SAN MARCO” – 19 novembre 2017
settimanale delle omonime parrocchie
Sono interessanti, come sempre, le tre riflessioni del parroco don Gino su “I bamboccioni” e su “L’addio al mondiale”. E’ tempo che i cristiani prendano posizione, non accodandosi ai mass media manovrati da lobbies interessate. A questo proposito don Gino fa un discorso sano e controcorrente.
Interessante pure il discorso sulla bella esperienza di far catechismo attraverso il teatro e quello di far confluire 300 ragazzi di tutte le età ad ascoltare un discorso religioso mediante una forma nuova ed interessante.
Segnalo pure la piccola notizia sull’incontro dei giovani di 5a superiore e del primo anno di università per trattare il tema “Cristo è interessante?”. Mi pare che sia importante che tutti i parroci sappiano che è ancora possibile interessare anche queste fasce di età che purtroppo molti danno per perdute.
don Armando
Appunti… di don Gino
BAMBOCCIONI
La parabola dei talenti che la Chiesa ci propone in questa domenica m’ha fatto venire alla mente quella definizione che un noto politico ha usato per definire i giovani d’oggi: bamboccioni, incapaci cioè di assumere con coraggio proprie responsabilità e legati al caldo della propria famiglia fino ad un’età esagerata. Giovani che pretendono di avere tutta la libertà di fare quello che vogliono ma senza responsabilità, addossando ai genitori tutto il peso di mantenerli con tutte le loro esigenze e i loro capricci.
La definizione di bamboccioni ha suscitato non poche polemiche, ma ha anche messo in risalto come sia facile e comodo avere tutti i benefici di una famiglia senza assumere alcuna responsabilità personale e soprattutto pagandola di persona.
I doni del Signore, dice la parabola, richiedono sempre una responsabilità. Per questa si possono trovare tutte le giustificazioni, ma dalle responsabilità non si fugge. I talenti, anche se si tratta di uno solo, vanno messi a frutto con coraggio e determinazione.
La vita è il talento più prezioso, guai a sotterrarlo e renderlo infruttuoso per comodità.
CATECHISMO A TEATRO
Successo pieno per il “Catechismo a teatro”. Trecento ragazzi hanno riempito il teatro di Villa dei Leoni, messo a disposizione gratuitamente dal Comune. La compagnia di teatro “Barabao” ha incantato i nostri ragazzi con uno spettacolo bellissimo che ha ripercorso, con un linguaggio facile, immediato e coinvolgente, la vicenda del ragazzino fuggito dall’Agfanistan e arrivato in Italia dopo aver affrontato le peripezie più drammatiche per un piccolo di appena 12 anni. “Fare il primo passo” è il motivo che è stato di sottofondo alla narrazione e che è proposto quest’anno per la festa di s. Nicolò.
E’ stato commovente vedere con quanta attenzione i ragazzi hanno seguito il racconto e, alla fine, hanno posto una raffica di domande alle due attrici che, con semplici stratagemmi e usando delle cose semplici: fogli di giornale, carta scotch e altre piccole diavolerie, hanno saputo passare da un personaggio ad un altro. Insomma un incontro di catechismo a teatro che è stato di sicuro una esperienza valida e bella. Da riproporre.
ADDIO MONDIALE
Pare che per qualcuno l’eliminazione della nazionale italiana dai mondiali di calcio sia un’autentica tragedia. Non la vedo così, sia perché le tragedie sono di ben altra natura, sia perchè la vicenda del calcio non mi coinvolge più di tanto.
Pare che la tragedia sia legata, non soltanto alla figuraccia fatta dalla nostra nazionale che, dicono, abbia i giocatori più bravi di tante altre squadre, ma soprattutto alle perdite economiche (si parla di miliardi) che ne derivano dall’esclusione ai mondiali di Russia. Pur non essendo un esperto a me pare che il calcio stia imboccando due strade sbagliate: quella di ridurlo ad una macchina di soldi e non più ad uno sport che possa appassionare a livello sportivo; la seconda di avere in campo delle individualità pregevoli, e pagate esageratamente, ma non una squadra; e senza una squadra non si vince una partita. Forse mi sbaglio?
don Gino Ciccuto
CRISTO E’ INTERESSANTE?
Giovedì sera 23 novembre, ore 20.45, è riservato per i giovani di 5a superiore e primo anno di università. E’ una serata dedicata a rispondere alla domanda. “Cristo è interessante?” che può diventare la base per una riflessione seria sulla fede.