Da “LA FESTA” – 16 luglio 2017
Periodico delle parrocchie di San Cassiano e di San Silvestro di Venezia
Mi fa enorme piacere leggere su questo periodico parrocchiale il pezzo scritto da don Antonio Biancotto, che ne è il pastore, sulla sua singolare esperienza di evangelizzazione di strada.
A me piacciono i preti coraggiosi, consapevoli di possedere un messaggio stupendo sulla vita, ossia il messaggio di Cristo. Preti che escono dalle canoniche, che sperimentano modi nuovi per diffondere il vangelo, preti che non stanno tutto il giorno a chiocciare in canonica e a curiosare sul computer. Il guaio è però che i preti del genere sono come le “mosche bianche”.
Vi suggerisco di leggere la testimonianza di don Biancotto che non è nuovo a queste avventure.
L’EVANGELIZZAZIONE DI STRADA A RICCIONE
Da giovedì 6 a lunedì 10 luglio mattina, ho partecipato insieme a due seminaristi e ad un evangelizzatore di strada alla Missione sulle spiagge romagnole. All’inizio ero un po’ preoccupato per l’esito di questa originale forma di accostamento al mondo giovanile vacanziero. Prima di uscire a coppie sul lungomare o tra gli ombrelloni, sentivamo una specie di forza contraria che ci diceva di non andare, ma passato il primo disagio abbiamo scoperto la bellezza del dialogo con chi da anni non calca le nostre chiese. Abbiamo fatto incontri significativi, abbiamo toccato le ferite di giovani che ostentavano gioia ma che erano profondamente disorientati. Abbiamo condiviso dialoghi ed esperienze con giovani aperti alla ricerca e alla gioia. Qualche volta abbiamo riscontrato rifiuto o superficialità nelle loro risposte, ma questo è normale per chi annuncia (vedi l’esempio di Gesù)! Al termine dell’evangelizzazione pomeridiana tornavamo contenti alla sede, e la gioia colpiva gli organizzatori, che più volte hanno ripetuto la frase di Gesù ai discepoli dopo la missione”: “Rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti in cielo”.
Durante la serata e la notte abbiamo accompagnato davanti a Gesù giovani e adulti: è sempre stato un momento di dialogo di fede e di sintonia con ciascuno. Anche qui si toccava con mano la gioia che il Signore ha promesso di donare a chi parla con sincerità del Suo Amore.
Tutta le mattinate invece sono state dedicate alla preghiera e alla formazione. E’ stato pertanto anche per noi un momento di ricarica spirituale.
Siamo tornati lunedì mattina raggianti di luce interiore e disponibilità a metterci a servizio della diocesi per questa nuova forma di avvicinamento al mondo giovanile. Ora ci attende la Missione a Venezia in programma dal 27 al 31 ottobre prossimo e, se ci saranno le condizioni, cercheremo di attuare una micro-missione sulle spiagge del litorale veneziano la prossima estate.
don Antonio