Una magnifica opportunità

Nota della redazione: questo articolo, come gli altri, risale a diverso tempo fa. Come è noto il ristorante è stato poi realizzato.

Don Gianni è il nuovo direttore de “L’incontro” ma il compito di impaginarlo è stato affidato ancora a me. Credo di essere un collaboratore poco allineato, con idee alquanto personali e poco disposto a non alimentarle.

Non ho ancora capito se don Gianni e il Consiglio di Amministrazione della Fondazione abbiano colto la magnifica opportunità che consente di aprire un ristorante per le famiglie e per i singoli che apparentemente vivono una vita dignitosa e normale ma che in realtà versano in condizioni di notevole disagio per la scarsità di risorse economiche. Che esista questa categoria di persone credo che nessuno possa metterlo in dubbio; che a Mestre non ci sia una risposta a questo tipo di “povertà dignitosa” è altrettanto certo; che la disponibilità del catering “Serenissima Ristorazione” sia una grazia del cielo nessuno lo può negare ed è altresì certo che la Fondazione dei Centri Don Vecchi abbia, a portata di mano, la possibilità di realizzare questo progetto senza esporsi economicamente. Ritengo che offrire un aiuto a questi concittadini in disagio oltre a essere un dovere morale sia anche un dono per un centinaio di mestrini generosi e desiderosi di impegnarsi in questa opera buona. Se avessi vent’anni di meno e se fossi io il responsabile della Fondazione non ci penserei un istante e come Cesare getterei il dado certo di fare la volontà di Dio e il bene del prossimo. Beneficerebbero di questa iniziativa i poveri ma anche chi contribuirà a realizzarla, però a novant’anni e da prete “fuori corso” come posso azzardare di imbarcarmi in un’impresa che indubbiamente presenta qualche difficoltà?

Io, però, non sono un soggetto disposto ad arrendersi alle prime difficoltà perciò, da mane a sera, sto seminando, nei solchi delle coscienze delle persone che mi sono vicine, questo seme bello e fecondo coinvolgendole con ogni mezzo in questa impresa difficile anche se non impossibile ma soprattutto sto coinvolgendo, da mane a sera, il mio “Principale” perché mi dia una mano!

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