Meglio sbagliare per eccesso

Ci sono persone che “vanno a nozze” quando, secondo loro, riescono a pescarmi in fallo, però penso anche, non so se a torto o a ragione e sarei molto felice se fosse quest’ultimo il motivo, che in città mi si consideri il difensore dei poveri, dei vecchi e degli emarginati per antonomasia. È vero, il problema degli “ultimi” mi sta veramente a cuore ed è altrettanto vero che reputo, lo ribadisco ancora una volta, che un cristianesimo che si esaurisce nei riti e nelle preghiere e non diventa impegno concreto a favore dei fratelli più fragili è “aria fritta”! Per mia fortuna ora anche Papa Francesco afferma la stessa cosa.

A causa di queste mie convinzioni, quando qualcuno constata che secondo lui un povero non è meritevole di aiuto perché ha dei comportamenti disdicevoli, mi rinfaccia l’episodio, quasi a volermi dire: “Vedi quanto sbagli?” e in queste ultime settimane questa “accusa” mi è stata rivolta con compiacimento e sarcasmo.

Veniamo ai fatti. Una signora di Viale Don Sturzo ha suonato il campanello della mia porta con in mano una scatola di tortellini dicendomi che una persona, tra le mille che ogni settimana vengono a ritirare generi alimentari, si era seduta sulla panchina del parco ed aveva lasciato per terra quattro o cinque scatole di tortellini. Ho tentato di spiegarle che forse si era trattato di un mussulmano timoroso che contenessero carne di maiale, anche se però erano tortellini ai funghi. “Veda di provvedere!” mi ha detto quasi li avesse pagati lei quei tortellini.

Due o tre settimane fa ho scritto di una signora bulgara che aveva perso casa e lavoro dopo essere stata investita da un’auto. Mi sono impegnato per il primo soccorso ma poi, constatando che era impossibile assicurarle alloggio e mantenimento, le ho consigliato di tornare in Bulgaria dai suoi. Lei, dopo qualche resistenza perché pensava di ottenere un risarcimento per il danno che le era stato arrecato, mi ha chiesto i soldi per il viaggio, soldi che io le ho dato volentieri. Sennonché una lettrice de “L’incontro” mi ha telefonato informandomi che quella signora era stata la badante di sua madre ed aveva usato sia il suo Bancomat che quello di sua madre per rubarle del denaro e inoltre che una sua amica l’aveva vista a Mestre nonostante, secondo me, dovesse essere già in Bulgaria. Ho pensato che molto probabilmente era stata lusingata dai soldi che si aspettava di ricevere dall’assicurazione.

Potrei proseguire con altri racconti simili però penso che bastino questi per tirare una conclusione e dare una risposta. Dal Vangelo arrivano moniti molto chiari: “Ebbe compassione della folla perché gli appariva un gregge disperso e disorientato perché senza pastore” ed inoltre “Chi non ha mai peccato scagli la prima pietra”. Una mia cara amica della San Vincenzo un giorno in cui le facevano notare quanto fosse credulona ed eccessivamente generosa con i poveri rispose: “Quando mi presenterò al giudizio di Dio se fossi accusata di questo errore potrei ribattere che suo figlio Gesù è stato il primo a sbagliare per eccesso, però se avessi sbagliato per difetto non saprei come difendermi!”.

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