Tanto tempo fa mi sono imbattuto per caso in un’espressione un po’ paradossale di San Francesco di Sales, il santo vescovo di Ginevra. Questo santo francese è stato nominato dalla Chiesa patrono dei giornalisti per aver adoperato, in maniera egregia, la penna per contrastare le tesi delle Chiese protestanti assai agguerrite ai suoi tempi e fortemente anticattoliche e per aiutare le anime a vivere un cristianesimo autentico. Ebbene San Francesco di Sales ebbe a dire che “la verità che non è trasmessa con carità non è neppure verità!”.
Io, ispirandomi a questa sentenza, penso di dover dire soprattutto al vasto mondo del volontariato che “la carità che non è fatta con cortesia, garbo, pazienza e tolleranza non è neppure carità anche se sta distribuendo tonnellate di frutta e verdura, altrettante in generi alimentari e in vestiti per i poveri”. Nel mondo laico i titolari di attività, o chi li rappresenta, sono soliti affermare che il cliente va rispettato e trattato con cortesia e normalmente i dipendenti, per non perdere il posto di lavoro o per migliorare la loro posizione, si attengono fedelmente a questo principio. Nel mondo del volontariato invece le cose spesso vanno diversamente. I volontari frequentemente si sentono benefattori dell’umanità e spesso sono portati ad usare un atteggiamento tanto determinato da sconfinare nell’arroganza, caratteristica purtroppo abbastanza diffusa in questo contesto.
Premetto che trattare con una “clientela” proveniente da culture diverse non è la cosa più semplice di questo mondo perché molti ritengono che tutto sia loro dovuto, perché hanno sempre il sospetto che li si tratti guardandoli dall’alto in basso ma soprattutto, poiché da noi tutto si “paga”, anche quando il tributo richiesto è semplicemente simbolico ed irrisorio, c’è sempre il tentativo di tirare sul prezzo. Detto questo però credo che noi cristiani e noi volontari, per coerenza e per essere testimoni credibili, non dobbiamo mai dimenticare che fare la carità è un privilegio che ha un prezzo elevato, prezzo che però è giusto pagare senza protestare!