Ascoltando gli interventi di Renzi, che non cessa mai di sorprendermi positivamente per l’entusiasmo, la vivacità dell’eloquio e le sue battute d’effetto ricche d’immaginazione mi viene da domandarmi in quale branca dell’Agesci abbia militato. Spesso mi vien da pensare che probabilmente da giovane sia stato il capo “branco” ossia il responsabile del “gruppo” dei lupetti, i ragazzi più giovani dell’associazione scout.
Io ho fatto l’assistente degli scout per quasi una trentina di anni e conosco bene il metodo e la vita scout. Il testo base di chi educa i ragazzini più piccoli, i lupetti, è “il libro della giungla” di Kipling, il libro in cui le qualità più nobili sono rappresentate dagli animali della foresta e confesso che quando il capo “Akela” raccontava suddetto libro i ragazzi erano letteralmente entusiasti, non battevano ciglio, ascoltavano a bocca aperta il loro capo che parlava della vita trasmettendo messaggi e valori positivi mediante le storie della vita nella foresta.
Ebbene oggi, quando mi capita di ascoltare Renzi nei suoi interventi, rimango affascinato come i miei “lupetti” di un tempo. Qualche giorno fa, a proposito dell’Italicum, sbottò: “Ragazzi non stiamo giocando a Monopoli dove ti fanno tornare indietro in caselle pregresse!” e successivamente ad Obama: “L’Italia non è più la bella addormentata nel bosco!”. A me Renzi piace per il suo coraggio, per la determinazione e per il suo fare spigliato e disinvolto, per il suo amore verso l’Italia. Mi pare che con la sua squadra di belle ragazze, di giovanotti e di uomini abbia finalmente portato la primavera in Parlamento anche se in esso vi sono ancora le ortiche alla Bindi, i cardi alla D’Alema o alla Fassina e i rovi alla Bersani. A me Renzi piace davvero e mi chiedo: “Ma coloro a cui non piace forse gli preferirebbero Vendola, Grillo, Berlusconi o Salvini?