Noi preti siamo ancora molto “ricchi”!

La crisi che ha investito i preti è almeno duplice, il primo aspetto è quello numerico: è infatti incontrovertibile che preti, frati e suore in questi ultimi cinquant’anni siano paurosamente diminuiti. Questo tipo di crisi però, che è pur reale, mi preoccupa meno perché storicamente è dimostrato che le crisi e le persecuzioni non hanno fatto altro che purificare e migliorare la “categoria” ma soprattutto perché il Signore, che non è solito scoprire le sue carte, chissà mai cosa ha in testa di alternativo! Il secondo aspetto si riferisce ai preti che si dice siano in “crisi di identità” ossia, in parole povere, che non sanno bene come collocarsi in questo tipo di società secolarizzata. Questa motivazione mi preoccupa più della prima perché mi pare svuoti dall’interno i contenuti della proposta cristiana in chi ha il compito di donarla agli uomini del nostro tempo. Avessimo anche molti preti, però non motivati, non profondamente convinti della validità della loro proposta, si smorzerebbe il loro entusiasmo, sarebbero incapaci di giocarsi tutto e di impegnarsi fino in fondo, riducendosi così a vivere una vita scialba, scolorita, arroccata all’ombra del campanile, in continua difesa della tradizione e di un piccolo gregge timido, pauroso e incapace di misurarsi con i problemi e la gente del nostro tempo. Bernanos, il celebre autore del romanzo “Il diario di un curato di campagna”, fa dire al prete che ne è il protagonista: “Non è colpa mia se vesto da beccamorto, ma io ho la gioia e ve la darei per niente se me la chiedeste!”. Oggi il sacerdote deve essere più che mai convinto di possedere, di certo non per merito suo, i valori più alti e le risposte più convincenti per le aspettative degli uomini d’oggi. Io quando celebro i funerali provo un’immensa ebbrezza nel poter affermare con convinzione che la nostra esistenza ha un senso, che c’è una meta, che ci aspetta la pienezza di vita e che il Padre ci attende a braccia aperte e per questo vale la pena di impegnarsi, di lottare e perfino di portare la croce. Mi auguro che tutti i preti riscoprano la loro grande ricchezza ideale.

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