“L’Avvenire”, Corriere della Sera dei cattolici

Monsignor Nonis, che fu preside di non so quale facoltà dell’Università di Padova, scrisse alcuni anni fa: “I cattolici finalmente hanno un quotidiano ben fatto e di valore, però non se ne sono ancora accorti e continuano a leggere giornali laici, sinistrorsi e talvolta faziosi come Repubblica, Il Corriere della Sera, ed altro ancora”. Allora lo ritenni un giudizio determinato dal titolo ecclesiale che quest’uomo di lettere deteneva, mentre ora ho scoperto che questo prelato aveva ragione. Io non sono abbonato ad Avvenire perché riesco a malapena a sfogliare le numerose riviste e periodici ai quali sono abbonato da anni e che mi parrebbe di tradire non rinnovando l’abbonamento, però una signora residente al Don Vecchi mi passa questo giornale il giorno dopo averlo ricevuto. Ho potuto così constatare che oltre alla cronaca riguardante sia la Chiesa nazionale che quelle locali, offre una quantità di articoli, scritti da giornalisti quanto mai intelligenti, onesti e documentati, sugli argomenti più disparati che riguardano la vita religiosa, politica, sociale e la cultura. Purtroppo pare che, ancora una volta, sia vero quello che afferma il detto popolare: “L’erba del vicino è sempre più verde”, e forse è proprio per questo che, pur non avendo nulla da invidiare a quotidiani come Il Corriere della Sera, la diffusione di Avvenire è ancora limitata.

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