I profughi

Su quest’argomento sono già intervenuto più di una volta nel passato mettendo in luce due aspetti: il primo di non facile soluzione ed il secondo necessario, impellente perché assolutamente scandaloso.

Per quanto riguarda il primo aspetto del problema, mi pare ovvio che l’Italia non possa accogliere una massa di disperati senza definire cosa farne e come integrarli nella nostra società. Di certo non possiamo mantenerli in eterno sia perché costano sia perché un uomo che non lavora diventa facilmente preda della delinquenza ma, purtroppo, a questo riguardo, non ho mai letto né un progetto né una proposta.

Per quanto riguarda il secondo aspetto, partendo da evidenze a livello locale, ho sempre sospettato che un po’ tutti, non solo nel mondo civile ma anche in quello religioso, lucrassero su questo dramma sociale.

Lo scoppio del bubbone di Roma me ne ha fornito una conferma fin troppo evidente: tanti, troppi hanno fiutato, tentato e colto l’affare.

Qualche domenica fa, durante la trasmissione “L’Arena” condotta da Giletti, che va in onda nel primo pomeriggio di domenica, ho appreso che, a dispetto dei cinquanta euro al giorno che lo Stato versa all’ente preposto, ciascun profugo riceve solo 2 euro e mezzo!

Mi domando ancora una volta cosa ci stiano a fare le moltitudini di magistrati, finanzieri, poliziotti e burocrati se non riescono a controllare un malaffare di questo genere.

Mi pare che oggi si parli della possibilità di un trasferimento per i dipendenti dello Stato però solo entro un raggio di cinquanta chilometri, altro che cinquanta chilometri, bisognerebbe trasferirli al Polo Nord!

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