La mia stima per Andreotti

Una volta ancora mi trovo in disaccordo col mondo intero! In occasione della morte di Giulio Andreotti, come era prevedibile, si sono versati fiumi di inchiostro per inquadrare la sua persona e la sua opera. Ne han parlato tutti e ne han parlato molto: gli sono stati riconosciuti dei meriti, però, in quasi tutti gli interventi, m’è parso di cogliere sempre un’ombra di riserva, una critica talora aperta da parte dei suoi avversari politici, e talora sommessa da parte di quel mondo con cui egli ha pur collaborato a livello politico.

Io non sono certamente uno studioso, né godo di una documentazione tale da poter dare giudizi, eppure ho sempre avuto una grande simpatia ed una grande stima per questo politico rimasto al vertice dello Stato dall’inizio della storia repubblicana ad oggi. Per me Andreotti è stato una persona intelligente, capace, arguta e coerente. Dobbiamo anche ad Andreotti la rinascita del Paese e soprattutto l’averci risparmiato la tragica esperienza di un regime comunista, e questo è un merito pressoché insuperabile. Come ogni uomo anche Andreotti ha avuto i suoi limiti ed avrà fatto i suoi sbagli, ma mai quanti i suoi detrattori.

Come ho avuto stima per Andreotti, altrettanto ho avuto disistima per i suoi detrattori, soprattutto per il magistrato Caselli che ha fatto spendere al Paese una cifra enorme per un processo fazioso durato dieci anni, con spreco di tempo, oltre che di denaro, con sofferenza e soprattutto con perdita di stima della magistratura presso l’opinione pubblica.

Andreotti è sempre andato diritto per la sua strada, ha detto con franchezza ad ognuno quello che pensava di lui, ha testimoniato a viso aperto la sua fede e credo che abbia fatto il bene del Paese in tempi tristissimi.

Più volte ho scritto della mia stima per i cristiani che non si vergognano di essere tali e che non hanno complessi di inferiorità nei riguardi della gente faziosa, prepotente o sempre schierata con le idee alla moda.

Tanti anni fa ho ricevuto dalle mani di Andreotti il titolo di “Mestrino dell’anno”, titolo di cui vado fiero; conservo con piacere la foto di questo evento e ritengo doveroso dargli questa testimonianza di stima per controbilanciare quel mondo anticlericale e di sinistra che non riesce mai a riconoscere il merito dei cattolici coerenti e tenta sempre di infangarne la testimonianza con supposizioni e malignità di ogni genere.

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