Forse penso troppo ai fatti di questo mondo e meno a quelli di Dio! A mia discolpa debbo pure dire che Gesù ai suoi discepoli ha pur ordinato di combattere i “dèmoni”.
Non so se per i miei colleghi preti i dèmoni siano dipinti di rosso, abbiano due corna in testa e siano armati costantemente di tridente. I dèmoni con cui io invece penso di dover combattere si chiamano: prepotenza, ingiustizia, invidia, passività e cose del genere.
In genere poi, questi dèmoni, come quelli del tempo di Gesù, non vanno a spasso in divisa ma, come i microbi o i virus, si rintanano nel cuore e nella coscienza degli uomini. Spesso poi i diavoli operano in gruppo. Gesù stesso affermò che quelli che tormentavano un pover’uomo erano una legione.
Ebbene, in questi giorni si sta parlando con tanta frequenza dei guai della Spagna. Prima di Zapatero la Spagna era indicata come una nazione all’avanguardia a livello economico. Poi arrivò Zapatero, che di diavoli credo ne avesse qualche legione in corpo, e portò la Spagna alla deriva morale ed economica di cui oggi tutti parlano.
Questo losco figuro, che nell’ultimo decennio fece da maestro a tutta la sinistra, almeno europea, quando avvertì odor di bruciato tagliò la corda, eclissandosi e lasciando la nazione nello squallore più completo. Se gli spagnoli avessero ascoltato un po’ di più Gesù, nostro maestro, che ci ha ammonito di guardarci dai falsi profeti, non sarebbero caduti così in basso.
Il guaio è che anche in Italia il diavolo è al lavoro. Lascio ai miei amici scoprire in quali personaggi del nostro Paese egli ha preso dimora.